Fabrizio Prevedello – Distanza

Informazioni Evento

Luogo
Z2O GALLERIA - SARA ZANIN
Via Alessandro Volta, 34, Roma, RM, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a sabato | 12-19

Vernissage
07/05/2025

ore 18

Artisti
Fabrizio Prevedello
Curatori
Gabriele Tosi
Generi
arte contemporanea, personale

Distanza, la mostra personale dell’artista Fabrizio Prevedello (Padova, 1972) invitato a confrontarsi con gli spazi della sede di via Alessandro Volta 34.

Comunicato stampa

z2o Sara Zanin è lieta di presentare Distanza, la mostra personale dell’artista Fabrizio Prevedello
(Padova, 1972) invitato a confrontarsi con gli spazi della sede di via Alessandro Volta 34.
Distanza raccoglie dieci opere tra sculture, disegni e fotografie. Marmo, cemento, gesso, vetro,
acciaio e immagine attraversano la mostra come presenze in mutazione. La scultura non si fissa,
ma si dispone in stati successivi, sospesi tra l’installazione e lo spostamento, tra permanenza e
passaggio. Da questa soglia si attiva una performatività silenziosa, fatta di pause, appoggi e
trasformazioni.
Ascesa e caduta (364 A, B) nasce dalla riconfigurazione di una scala in acciaio realizzata in
passato dall'artista. L’opera prende spunto da una scritta letta su muro a Berlino negli anni '90: “Più
veloce, avanti, più in alto… ma verso dove?”. I disegni della serie Ponte alle Cervaiole presentano
il progetto tecnico di un ponte mai costruito, destinato a ricucire un tratto interrotto di una via di
cava. Realizzati in scala reale e destinati a un artigiano, dimostrano come intuizione spaziale e
istruzione costruttiva possano coincidere. In entrambi i lavori ricorre una struttura triangolare, più
forte del quadrato per capacità di tenuta e resistenza.
Il movimento non riguarda solo le opere, ma anche il tema dell'andamento. Come un sentiero
montano, il percorso si costruisce per deviazioni e soste. Alcune sculture si confrontano con la
misura standard dell’europallet: modulo logistico, geometria industriale, in dialogo con i processi
irregolari della vita.
Nelle opere di Prevedello, la scultura si configura come un gesto che si intreccia con il paesaggio,
in un rapporto di reciproca modellazione. La fotografia Colore (198), che mostra un braccio che
stringe un frammento di pietra — grezzo da un lato, lavorato dall’altro — incarna un contatto intimo
ed erotico con la materia.
Distanza s’innesta nel tessuto urbano di Roma come un’interferenza minerale. In una città
costruita di tanta pietra, riemerge in galleria la vitalità del marmo e delle sue venature. Si
confondono le linee ascendenti dei progetti futuri e quelle discendenti dell'erosione.

BIO:
Fabrizio Prevedello (Padova, 1972) dal 2002 vive e lavora in Versilia (LU).
Studia scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara e dopo anni trascorsi a Berlino, nel 2002
torna a vivere in Italia.
La sua ricerca è caratterizzata dal continuo incontro tra materiali di produzione industriale e di
origine naturale, il cui dialogo è mediato dall'artista alla ricerca di un equilibrio statico e compositivo
che non risolva né annulli questa complessità interna, ma anzi ne utilizzi i risultati formali per offrire
più domande che risposte immediate.
Le sue mostre più recenti includono: Assistere il buio, a cura di Serena Fineschi, Siena (2025);
This Body Made of Stardust, Viviane Sassen, Collezione Maramotti, Reggio Emilia (2025); Entrare,
promossa da Megadue, in collaborazione con Associazione Il Giardino Del Guasto. Con il
sostegno di Cardelli & Fontana artecontemporanea e z2o Sara Zanin, Bologna (2025); Classica,
solo show a cura di Saverio Verini, Cardelli & Fontana, Sarzana (2024); Senza mai sfiorire. Densità
e leggerezza nella scultura italiana contemporanea, mostra collettiva a cura di Saverio Verini,
Palazzo Collicola, Spoleto (2024); Benedizione, Spazio C.O.S.M.O., Milano (2024); Contrappunti,
z2o Sara Zanin, Roma (2024); Costruzione, Ance Roma - ACER, personale, Roma (2023); Fuori
porta, Villa Pacchiani, a cura di Ilaria Mariotti, Santa Croce sull'Arno (2023); Basico, Surplace, R+S
/AK, personale a cura di Cesare Biratoni e Luca Scarabelli, Varese (2022); Mani, con un testo
critico di Antonio Grulli, z2o Sara Zanin, Roma (2022); Verticale terra, Fabrizio Prevedello/Michele
Tocca, a cura di Davide Ferri, z2o Sara Zanin, Roma (2021); Straperetana 2020, a cura di Saverio
Verini, Pereto (2020); Luogo, solo show a cura di Elena Magini, Centro per l’arte contemporanea
Luigi Pecci, Prato (2018).