Fabio Donato – Altri enigmi…omaggio a Man Ray

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE MORRA - MUSEO NITSCH
Vico Lungo Pontecorvo, 29/d 80135 , Napoli, Italia
Date
Dal al

lun-ven. 10.30 – 18.30
sab. 10.30 – 13.30

Vernissage
09/06/2017

ore 19

Artisti
Fabio Donato
Curatori
Giuseppe Morra
Generi
fotografia, personale
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In mostra un dialogo tra lo straniamento tipico dei soggetti, animati o inanimati, ritratti da Man Ray e la quotidianità ermetica della città di Napoli.

Comunicato stampa

Produrre pensiero è il fine ultimo degli scatti fotografici di Fabio Donato, che torna ad investigare la trascendenza, alla ricerca di quell’elemento che rende una figura intrisa di impeto mitologico.
S’intitola Altri enigmi…omaggio a Man Ray la mostra, curata da Giuseppe Morra, che Fabio Donato presenta presso la Biblioteca del Museo Nitsch, l’8 giugno 2017 alle ore 19.00, imbastendo un dialogo tra lo straniamento tipico dei soggetti, animati o inanimati, ritratti da Man Ray e la quotidianità ermetica della città di Napoli.
Come proiezioni di immagini mentali, le fotografie di Donato ritraggono la realtà, sondandone il mistero che la sottende, suggerito da forme che inducono all’interrogazione, al ragionamento su un tempo non ancora concluso. Questo racconto visivo di vocazione concettuale, che rende attivo lo sguardo del fruitore, accentua il senso di alienazione che pervade gli oggetti d’uso quotidiano, fossili di un’archeologia del presente còlti in dettagli evocativi, componenti fondamentali nell’estetica fotografica di Donato.
Altri enigmi…omaggio a Man Ray si compone di fotogrammi che, come indizi, s’interrogano sulla realtà in termini profondamente esistenziali, oscillando tra visione interiore e trasformazione oggettiva dell’immagine, come il metronomo di Man Ray, a cui la mostra è chiaramente ispirata.
Come avviene nell’Enigma di Isidore Ducasse, oggetti-non-oggetti vengono ritratti, spogliati della loro funzionalità originaria, recuperabile solo intimamente e non senza retrocessioni e cedimenti, a testimonianza dell’unica certezza, quella dell’assurdo. Fabio Donato costruisce un racconto irrazionale, che mira alla ricerca di senso e unità, pur sapendo che potrebbe non aver fine, ma che, allo stesso tempo, sottolinea la straordinaria bellezza del mistero della vita.
La mostra è accompagnata dal catalogo dal titolo omonimo Altri enigmi…omaggio a Man Ray, edito da artstudiopaparo, con testi di Diana Gianquitto, Olga Scotto di Vettimo, Maria Savarese e Loredana Troise.

Fabio Donato
È da quasi cinquant’anni anni (1967 ad oggi) che il percorso della ricerca di Fabio Donato si svolge su due binari paralleli.
Il primo è quello più professionale, tutto dedicato alla storicizzazione dei linguaggi artistici (arti figurative, teatro). Ama definirsi fotoreporter della cultura; lavoro che svolge principalmente a Napoli, ma con viaggi, anche molto lunghi, in ogni angolo del mondo. Lungo le strade dei linguaggi dell’arte ha avuto l’occasione di sperimentare il proprio, quello della fotografia, con il punto di vista di uno spettatore privilegiato, che gli ha permesso di incontrare artisti come J. Beuys, A. Warhol, J. Beck, H.Nitsch, Eduardo, Svoboda, Shimamoto, e quasi tutti i più importanti operatori delle arti visive internazionali ,con un occhio attento al proprio territorio che gli ha permesso di mettere insieme un archivio ricco di circa 400.000 immagini.
Il secondo percorso, (quello che definisce “poetico”), si svolge, da sempre, su temi come la sospensione del tempo, la soglia come linea di demarcazione tra spazi, tempi, dimensioni mentali contrapposte. Ed ancora il doppio, il rapporto tra la realtà e la finzione, l’altro da sé. Il tutto attraverso immagini che, partendo da dettagli urbani, divengono territorio di proiezioni mentali.

Tutto ciò come tentativo di provocare “pensiero” in chi legge il suo lavoro, in un tempo dove l’hobby più diffuso dell’umanità pare sia diventato quello di autoritrarsi in ogni luogo e comunicarlo al mondo intero.
Da più di vent’anni è docente di Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Alcune sue opere sono conservate in collezioni museali in: Italia, Messico, Francia, Brasile, Cina.