Ezio Gribaudo – Il Concilio Vaticano II

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO COMUNALE
via Martiri della Libertà, 150 , San Mauro Torinese, Italia
Date
Dal al

lunedì-sabato 16-20, mattino su prenotazione; domenica 11-12.

Vernissage
08/12/2013

ore 17,30

Contatti
Telefono: +39 335216045
Biglietti

ingresso libero

Editori
SKIRA
Artisti
Ezio Gribaudo
Curatori
Paola Gribaudo, Ioannis Kantzas
Uffici stampa
STUDIO LUCIA CRESPI
Generi
arte contemporanea, personale
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Mostra d’arte contemporanea “Ezio Gribaudo e il Concilio Vaticano II. Tra l’Imperatore Santo e Papa Wojtyla”, a cura di Paola Gribaudo e Ioannis Kantzas, che resterà aperta al pubblico nella Sala Conferenze del palazzo.

Comunicato stampa

Domenica 8 dicembre 2013, alle ore 17,30 nel Palazzo Comunale di San Mauro Torinese, in via Martiri della Libertà 150, viene inaugurata la mostra d’arte contemporanea “Ezio Gribaudo e il Concilio Vaticano II. Tra l'Imperatore Santo e Papa Wojtyla”, a cura di Paola Gribaudo e Ioannis Kantzas, che resterà aperta al pubblico nella Sala Conferenze del palazzo fino al 26 dicembre. Ingresso gratuito. Orari: dal lunedì al sabato 16 - 20, domenica 11 - 12
Nei Simboli di Ezio Gribaudo, la formulazione diaristica e il fremito pulsionale abbozzano gli affetti senza proporne una copia definita, alludendo ad una volontà di rielaborazione teorica personale e collettiva. Nel confronto con il Concilio Ecumenico Vaticano II, tenutosi dal 1962 al 1965, la cronaca si insinua nel taglio introspettivo, nel dettato intimistico. L'accenno all'attualità, alla rilevanza storica dell'evento, si palesa in filigrana, in laminate presenze, in misurate intuizioni. L'esplosione del colore non attende: è preventivata nel tracciato. Anche dopo mezzo secolo, allo stesso modo, la vena di ispirazione potrà vagare da un'opera all'altra, gioiosa e stimolante, coinvolgente per ogni aspetto dell'esistenza e del sapere, del passato e del presente. Negli omaggi a Giovanni Paolo II, a Benedetto XVI, al Cardinale Carlo Maria Martini, la creazione si ritroverà certa della propria libertà, perché conscia della scelta compiuta, della decisione necessaria. Aprire alla modernità, ripartendo dal Concilio – come recentemente affermato da Papa Francesco in un'intervista a Eugenio Scalfari – potrà essere il correlativo etico e sociale di questo dominio di emancipazione: destino comune al linguaggio dell'arte, della filosofia e della religione...