Esther Stocker – Analisi dell’errore

Informazioni Evento

Luogo
TENUTA DELLO SCOMPIGLIO
Via Di Vorno 67, Capannori, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
17/05/2025

ore 17

Artisti
Esther Stocker
Curatori
Angel Moya Garcia
Generi
arte contemporanea, personale

Un progetto che esplora i paradossi formali e gli spostamenti nell’equilibrio ottico, indagando utopia e fallimento, realtà e percezione, oggettività e soggettività.

Comunicato stampa

Sabato 17 maggio, dalle ore 17.00, nella Tenuta Dello Scompiglio di Vorno (Capannori, Lucca) si inaugura la mostra personale di Esther Stocker dal titolo Analisi dell’errore, a cura di Angel Moya Garcia, un progetto che esplora i paradossi formali e gli spostamenti nell'equilibrio ottico, indagando utopia e fallimento, realtà e percezione, oggettività e soggettività.

La mostra si articola attraverso un’installazione ambientale nello spazio principale e una serie di dipinti in quello adiacente. In quest’ultimo, una successione di elementi di disturbo e interferenze, che sfidano e interrogano i limiti dell’ordine e della regolarità percettiva, introducono l’installazione principale in cui un grande reticolato di nastro adesivo nero su fondo bianco travolge completamente l’ambiente in cui si sviluppa. Un’infinità di linee ortogonali origina una sequenza di elementi geometrici apparentemente regolari, intercettando lo sguardo dei visitatori e creando un dispositivo di interferenza che sembra subire un processo di progressiva perdita di definizione.

Un progetto che si articola come un sistema di aperture, di forme che vogliono affermare una certa cadenza assestata, normalizzata, inattaccabile e oggettiva che viene sovvertita dall’intrusione di distorsioni minime. Un sistema teoricamente perfetto, ma invaso da imperfezioni e di modifiche delle aspettative, in cui la logica, l’intuizione, il rigore e la fantasia, inerenti al metodo matematico, diventano categorie indissolubili. L’insieme, costituito da moduli eternamente ripetitivi ma irregolari, crea una scansione visiva apparentemente ordinata alla quale l'artista aggiunge anomalie o eccezioni che attirano l’attenzione per generare un ritmo che ci ricorda come la percezione soggettiva di un sistema più ampio possa definirsi, tuttavia, solo attraverso una reciprocità e un consenso condiviso di intenti, visioni e obiettivi.