Esercizi di scrittura

  • BI-BOX

Informazioni Evento

Luogo
BI-BOX
Via Italia, 38 - 13900, Biella, Italia
Date
Dal al

mercoledì – giovedì – venerdì e domenica 16.00 – 19.00
sabato 10.00 – 12.00 / 16.00 – 19.00
chiusi: 25 e 26 dicembre e 1 gennaio

Vernissage
07/12/2013

ore 18

Artisti
Alessandra Maio, Gec, Isabella Mara
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Esercizi di scrittura, di riscrittura, di lettura, di apprendimento e di formazione.

Comunicato stampa

Il lavoro di Alessandra Maio parte dall’ossessione della scrittura come pratica salvifica alla punizione scolastica. La scrittura si arma d’ironia per comporre la figura dell’animale in un gioco di piani sfalsati che faranno vedere la semplicità dell’opera, prima del concetto insito in essa. Ad una prima visione ciò che percepiamo è solamente la figura dell’animale rappresentato. Lo scorgiamo in tutta la sua bellezza, ne intravediamo i particolari, le forme e le caratteristiche in bianco e nero. È solo immediatamente dopo esserci avvicinati che la scena ci compare in tutta la sua totalità.
Isabella Mara lavora sul concetto di libro sia come oggetto in sé sia come strumento di conoscenza e interpretazione del mondo. Citazioni è un progetto basato sul presupposto che ogni libro è un piccolo mondo, dove si può entrare e "stare", proprio come in una casa .
Estratto di Racconto Romano è un progetto partecipativo con l'obiettivo di creare una nuova edizione di "Racconti Romani" di Alberto Moravia . Il progetto è partito dalla collaborazione di 61 persone, che non appartengono esclusivamente al mondo dell'arte, ma che hanno competenze diverse. Ognuno è stato invitato a leggere un racconto della raccolta "Racconti Romani". Liberamente ispirato da essa e alla luce degli eventi attuali contemporanei, ognuno di loro ha sviluppato un estratto su un foglio.
Machine à habiter prende spunto da “La casa è una macchina per abitare "di Le Corbusier, 1923. La casa intesa come una "macchina" nel senso di meccanismo, uno strumento per la vita che risiede nell'essere stesso dell'uomo. Lavorando sul materiale raccolto ogni giorno dai giornali Isabella ha creato un libro pieno di collage, che sono ricordi di persone, luoghi, sogni, speranze e differenze, muovendosi tra documentazione e reinterpretazione.
GEC presenta una serie di lavori che hanno come simbolo Marylin Monroe che diventa centralinista di un call centre. Gec non ironizza sul fenomeno che trasforma un ragazzo qualsiasi in un idolo televisivo dopo 3 mesi passati in una casa zeppa di telecamere, ma al contrario eleva la regina del glamour e della seduzione di tutti i tempi al rango di semplice centralinista. Il corto circuito visivo della Marylin con l’auricolare è graffiante. Il valore aggiunto di quest’opera di poster art è dato dalla collezione di dispense universitarie che rappresentano il supporto cartaceo su cui il volto della Marylin è stato disegnato. Il libro da strumento di formazione e di apprendimento diventa simbolo del lavoro precario.