Ericailcane – Potente di Fuoco e altri disegni

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO RASPONI 2
Via Massimo D'azeglio 2, Ravenna, Italia
Date
Dal al

feriali: sabato, domenica e festivi: 17-21. Chiuso lunedì. Ingresso libero

Vernissage
06/06/2020

no, apertura ore 16

Artisti
Ericailcane
Generi
arte contemporanea, personale
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La mostra “Potente di fuoco e altri disegni” è costituita da 88 disegni su carta, raffiguranti animali reali e fantastici: da una parte quelli realizzati nel lontano 1985 dal piccolo Leonardo all’età di 5 anni e conservati con cura dai genitori che, venticinque anni più tardi, decidono di “restituirli” al figlio, diventato l’artista Ericailcane.

Comunicato stampa

Da sabato 6 giugno è visibile a Ravenna negli spazi di Palazzo Rasponi dalle Teste la mostra “Potente di fuoco e altri disegni” dell'artista Ericailcane.
Cosa avviene se riscopri gli animali disegnati da bambino e li reinterpreti con il tuo stile di oggi? E' questa la scommessa da cui è nata, alcuni anni fa, l'idea del progetto “Potente di fuoco” che ha preso forma in una pubblicazione edita da Modo Infoshop. La mostra “Potente di fuoco e altri disegni" è costituita da 88 disegni su carta, raffiguranti animali reali e fantastici: da una parte quelli realizzati nel lontano 1985 dal piccolo Leonardo all’età di 5 anni e conservati con cura dai genitori che, venticinque anni più tardi, decidono di “restituirli” al figlio, diventato l’artista Ericailcane. La tentazione di ridisegnarli/reinterpretarli per lui è stata irresistibile. E così è nata questa singolare sfida al tempo. Gli animali di ieri sono diventati “adulti”; al segno infantile incerto, tracciato da Leonardo con pennarelli e matite, (ma già dotato di straordinaria qualità, freschezza ed efficacia descrittiva) è subentrato quello controllato in anni di esercizio di un talento non comune, in una sfida tra il prima e il dopo.
La città di Ravenna dedica ad Ericailcane una delle esposizioni più ricche di sempre per varietà e per quantità di disegni esposti. Corpo centrale il progetto "Potente di fuoco", che qui si arricchisce di nuovi inediti disegni sviluppati sulla stessa idea, anteprima del prossimo lavoro editoriale dell'artista.
Tra i disegni inediti in mostra vi è una serie di recentissime carte di grande formato in bianco e nero, create nei giorni bui del lockdown conseguente all’emergenza sanitaria per il contenimento della diffusione del Covid-19, opere che accoglieranno i visitatori all’ingresso del percorso espositivo. Ed ancora è possibile ammirare una selezione di disegni a colori (oltre ad alcune installazioni, video e oggetti fra i quali lo skateboard a tiratura limitata, disegnato da Ericailcane grazie alla collaborazione con “Bonobolabo” di Marco Miccoli) realizzati negli ultimi anni.
Originario di Belluno, Ericailcane, ha iniziato a farsi conoscere all'inizio del nuovo millennio con graffiti e pitture sui muri bolognesi ed in eventi di videoarte organizzati dall'Accademia di Belle Arti di Bologna, presso la quale si è formato. I lavori di Ericailcane, oggi noti a livello internazionale, sono caratterizzati da una precisione estrema con cui delinea animali dalle movenze umane, inseriti in contesti estranianti e carichi di significato sociale ed ecologico.
Forte il legame di Ericailcane con la città di Ravenna dove ha realizzato una delle sue più importanti e monumentali opere, in zona Darsena, dipinta sui muri in mattoni del vecchio mangimificio ex Mosa. Un’opera di grande impatto emotivo, che pare trarre ispirazione dagli animali fantastici, il Colombre e il Serpente di mare, creati negli anni ‘50 dal genio di Dino Buzzati, scrittore bellunese molto amato dall'artista. Nel 2019 Ericailcane è ritornato in città, invitato da "Subsidenze" il festival di street art curato dall’Associazione culturale “Indastria” di Ravenna ed ha realizzato il monumentale “Non facciamo di tutte le erbe fasci”.
L'esposizione, è promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna, MAR Museo d'arte della città di Ravenna, in collaborazione con D406 di Modena ed è curata da Andrea Losavio e Paolo Trioschi.