Epifanie
LAB/per un laboratorio irregolare è un progetto di Antonio Biasiucci che nasce nel 2012 per rispondere all'esigenza di creare un percorso per giovani artisti, completamente gratuito, in cui trasmettere un metodo di costante approfondimento e critica del proprio lavoro.
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Informazioni
- Luogo: ARCOS - MUSEO DI ARTE CONTEMPORANEA DEL SANNIO
- Indirizzo: Corso Giuseppe Garibaldi 1 - Benevento - Campania
- Quando: dal 27/10/2017 - al 26/11/2017
- Vernissage: 27/10/2017 ore 14
- Curatori: Antonio Biasiucci
- Generi: fotografia
- Orari: martedì / domenica dalle ore 9,00 alle 13,00 e dalle ore 15,00 alle 18,30 lunedì chiuso
Comunicato stampa
LAB/per un laboratorio irregolare è un progetto di Antonio Biasiucci che nasce nel 2012 per rispondere all'esigenza di creare un percorso per giovani artisti, completamente gratuito, in cui trasmettere un metodo di costante approfondimento e critica del proprio lavoro. Dopo l'esperienza della prima edizione del “laboratorio irregolare”, il progetto è proseguito intorno a un tavolo, nello studio di Biasiucci, per oltre due anni, in cui si sono incontrati i giovani artisti e il fotografo per raccogliere, condividere e sviluppare i loro lavori
Per questo i lavori del laboratorio irregolare sono sempre “Epifanie” dal contenuto e dalla forma eterogenea. Sguardi autonomi, guidati da un unico metodo, che mette insieme otto esperienze di vita e ricerche fotografiche diverse. Così Pasquale Autiero racconta delle contraddizioni inguaribili del Sud tra il sacro e il profano, Ciro Battiloro dell'umanità che popola il Rione Sanità a Napoli, Valentina De Rosa di persone affette da grave disabilità, Maurizio Esposito di una geografia dell'anima, Ivana Fabbrocino della percezione del sé attraverso l'autoritratto, Vincenzo Pagliuca di case ai margini dello spazio, Valerio Polici di un viaggio nel proprio immaginario, Vincenzo Russo della “riproducibilità dell’opera d’arte”. “Fare il Laboratorio non significa diventare artisti, ma è il tentativo di scoprire cosa è importante; aiuta a distinguere il fondamentale dall’effimero, ad acquisire una forma mentis, una metodologia che è funzionale perlomeno a realizzare una fotografia che non mente. Una fotografia, appunto, una fotografia di se stessi. Nel Laboratorio non si privilegia un genere ma, al contrario, si punta alla cancellazione del genere. È privilegiato solo il proprio dire che eventualmente può prevedere più generi per comunicarlo. Aiuta a capire che lo scambio, il confronto, il relazionarsi sono fondamentali per crescere, insegna ad avere il coraggio di presentarsi nudi, ma consapevoli che è questo l’unico modo possibile”, così Biasiucci parla del Laboratorio Irregolare. L’esperienza del laboratorio irregolare dal titolo Epifanie, che ha ottenuto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, dopo aver presentato all'interno della Chiesa di Santa Maria della Misericordia ai Vergini, detta La Misericordiella, dal 7 giugno al 10 luglio 2017, i lavori su un tavolo lungo 15 metri, disegnato da Giovanni Francesco Frascino, su cui erano poggiati gli 8 portfoli-libro degli artisti di LAB, illuminato da un'unica striscia di luce, e poi a Roma dal 14 giugno al 15 luglio 2017 alla Galleria del Cembalo gli stessi lavori a parete, in una forma espositiva completamente diversa, su sollecitazione del direttore Ferdinando Creta e grazie alla sensibilità del curatore Antonio Biasiucci, sarà riproposta negli spazi del museo Arcos di Benevento dal 27 ottobre al 26 novembre. Biasiucci, che ha già esposto in Arcos in occasione della mostra Dentro e fuori la pelle, commenta “Una ulteriore occasione di farsi conoscere. Nella scorsa edizione i ragazzi hanno vinto dei premi, hanno tenuto mostre, il laboratorio è stato per loro un trampolino di lancio notevole”.
