Enrico Rinaldi – Digital paintings

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA NUOVO SPAZIO - PALAZZO MANIN
Via Daniele Manin 8, Udine, Italia
Date
Dal al
Vernissage
11/04/2015

ore 18

Artisti
Enrico Rinaldi
Curatori
Diego A. Collovini
Generi
arte contemporanea, personale
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Digital paintings: I lavori di pittura digitale sperimentano interazioni tra figure, eventi, materie appartenenti a tempi, spazi e contesti differenti, contemporanei e del passato.

Comunicato stampa

«Le composizioni fotografiche sono elaborazioni che agiscono sul rapporto tra il soggetto, l'oggetto e il media, attraverso ricollocazioni di materiali preesistenti in nuovi contesti.»: questa è la definizione che Enrico Rinaldi dà delle proprie opere.
Digital paintings: I lavori di pittura digitale sperimentano interazioni tra figure, eventi, materie appartenenti a tempi, spazi e contesti differenti, contemporanei e del passato.
Essi vengono elaborati in modalità tali da attivare, attraverso la ricontestualizzazione, nuove poetiche, dove sono al contempo annullate e mantenute le distanze temporali e stilistiche tra gli elementi delle composizioni.
La Galleria “Nuovo Spazio” ha spesso proposto nelle proprie sedi sia mostre di fotografia che di pittura digitale, a cominciare dagli anni Settanta, in cui presentava la prima mostra italiana di Arte Digitale con le opere elaborate al computer di Edward Zajec, in un’epoca in cui gli elaboratori elettronici in Italia si trovavano solo a Trieste, al Centro di Ricerca, a Roma e in qualche altra città.
L’artista, in questa mostra, presenta alcune opere delle serie “Il cuore di Pasolini”, “Shoah”, “The Shadow of life”, “Migranti”, “Italia Anni Settanta”, “Bosco (a Gustav Klimt)”, “Sfondali”, in cui l’artista veneziano rielabora alcune fotografie d’archivio o scatti di luoghi per lui importanti, in modo da trasformarli in un’opera assolutamente diversa, ricontestualizzandoli e creando una nuova poetica.
In occasione della mostra verrà presentato un catalogo a cura di Diego Collovini, edito dalla Nuovospazio Edizioni.
La mostra gode del Patrocinio dei club Unesco di Udine e di Venezia