Emidio Greco – Niente da vedere niente da nascondere

Informazioni Evento

Luogo
MAXXI - MUSEO DELLE ARTI DEL XXI SECOLO
Via Guido Reni 4a, Roma, Italia
Date
Il
Vernissage
07/05/2013

ore 18

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Alighiero Boetti, Emidio Greco
Generi
serata - evento, cinema
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Interviste, letture, musica e silenzi raccolti in un film: è Niente da vedere niente da nascondere di Emidio Greco, un documentario del 1978 che racconta il genio di Boetti, grande maestro dell’arte contemporanea italiana e che verrà proiettato al MAXXI.

Comunicato stampa

Roma 6 maggio 2013. Interviste, letture, musica e silenzi raccolti in un film: è Niente da vedere niente da nascondere di Emidio Greco, un documentario del 1978 che racconta il genio di Boetti, grande maestro dell’arte contemporanea italiana e che verrà proiettato al MAXXI martedì 7 maggio 2013 alle ore 18.00 (Auditorium del MAXXI – INGRESSO LIBERO).

Introducono la proiezione Giovanna Melandri Presidente della Fondazione MAXXI, Sebastiano Maffettone, Stefano Chiodi e Alessandro Greco.

Il film, prodotto da Gisèle Oser (durata 60’, 16 mm colore, Luca Sossella editore), viene realizzato da Greco nella primavera del 1978, in occasione della retrospettiva alla Kunsthalle di Basilea che documentava il percorso di Boetti dagli anni Sessanta, riunendo molte delle sue opere più importanti.
Il film si sviluppa con elegante sobrietà e freschezza, alternando riprese nelle sale del museo svizzero e nello studio dell’artista affacciato su Santa Maria in Trastevere a Roma.

Insieme alle visite guidate gratuite (tutte le domeniche fino al 16 giugno 2013 ore 11.30 e 12.00, accesso libero fino a esaurimento posti con il biglietto del museo), questo evento arricchisce ulteriormente l’offerta del MAXXI per far conoscere la vita e l’opera di questo grande artista italiano.

Fino al 6 ottobre 2013 infatti, l’esposizione Alighiero Boetti a Roma, con trenta opere, molte inedite o raramente esposte, racconta una stagione creativa straordinaria, alla ricerca di una identità e alla scoperta di mondi lontani e affascinanti, in quella Roma che Boetti definiva un “avamposto verso l’Oriente”.