Elisabetta Pina – Nell’arco di un anno

Informazioni Evento

Luogo
GOGOL OSTELLO
Via Chieti, 1 (angolo Pier della Francesca) , Milano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
08/10/2013

ore 19,30

Artisti
Elisabetta Pina
Generi
fotografia, personale
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22 scatti, 20 x 20 cm colori e b/n dell’Arco della Pace , con la stessa inquadratura e alla stessa ora della mattina, le 10.00, si tratta di una scelta tra scatti fatti nell’arco di un anno. Immagini realizzate con iphone e lavorate con Instagram e messe on line sui Social Network (Facebook e Twitter). Un mezzo fotografico leggero, quasi invisibile, che permette però di cogliere attimi irripetibili e di fermare il flusso dei pensieri.

Comunicato stampa

Nell’arco di un anno succedono tante cose. Nell’arco di un anno ci si innamora, disinnamora, ci si innamora di nuovo, si piange, si ride, si sta male. E nella stessa giornata si può toccare il cielo con un dito e un minuto dopo assaggiare l’inferno. Si partecipa a funerali, matrimoni, compleanni e battesimi. Tutti i giorni, però, di qualunque colore sia l’umore e qualsiasi siano le condizioni metereologiche, ci si alza, si fa colazione e si va al lavoro. Tutti i giorni la stessa strada, ma ogni volta diversa. E lui, l’Arco, è sempre lì. Nel cielo le nuvole, pioggia che cade, sole che brucia, vento che soffia, afa che abbatte, gelo che sveglia, neve che si scioglie, modelle che sfilano, ragazzi che corrono, bambini che giocano, operai che aggiustano... Così bella questa piazza a volte da sembrare quasi finta come una quinta teatrale. Con mille personaggi che colorano e animano la piazza. Un giorno, per esempio, ho trovato un pittore che spesso si metteva davanti al monumento con il suo cavalletto. Mi sono fermata e gli ho chiesto se anche lui aveva il vezzo di volere immortalare nei suoi quadri il tempo che scorre. Mi ha risposto: «No, perché? Vuole comprare un mio quadro? Non mi faccia perdere tempo». Il mondo è bello perché è vario. Ognuno con il suo punto di vista sulla vita. Il pittore evidentemente non condivideva il mio pensiero. Questa piccola mostra è il mio Smoke, il film di Wayne Wang dove il protagonista ogni giorno fotografa lo stesso angolo di strada di Brooklyn, la mia cattedrale di Monet, il mio aspettando Godot. Il tempo passa, tutti aspettiamo qualcosa ma non sappiamo cosa. Senza accorgerci che mentre aspettiamo, le cose accadono, la vita va avanti, si modifica, migliora o peggiora, ma in ogni caso cambia. E in questo divenire ci sono dei punti fermi, come gli amici, quelli veri, quelli che non ti lasciano mai.

«Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma»
Antoine-Laurent Lavoisier