Ecosistemi dell’arte: creare condividere custodire

Informazioni Evento

Luogo
VILLA GENOESE ZERBI
Via Zaleuco 16, Reggio Calabria, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
17/05/2025

ore 18

Curatori
Lorenzo Benedetti
Generi
arte contemporanea, collettiva

L’Associazione Technè in collaborazione con Visioni Future presenta negli spazi de Villa Genoese Zerbi la mostra “Ecosistemi dell’arte: creare, condividere, custodire” a cura di Lorenzo Benedetti.

Comunicato stampa

Il progetto espositivo per Palazzo Zerbi si propone come un modello in cui l’arte non è solo oggetto di consumo o di mercato ma parte di un sistema culturale sostenibile che coinvolge attivamente artisti, pubblico e istituzioni.
l’idea di un’arte ecologica si fonda sulla necessità di creare circuiti virtuosi che favoriscano l’accessibilità, la condivisione e la durata delle opere nel tempo.
Attraverso questa triplice articolazione la mostra intende sottolineare l’importanza di un ciclo completo per l’arte contemporanea: dalla produzione alla diffusione, fino alla conservazione e valorizzazione.
Gli ambienti di Palazzo Zerbi accolgono e mettono in dialogo questi tre elementi, creando un percorso che evidenzia la complementarietà tra il lavoro degli artisti, la loro visibilità pubblica e la necessità di un impegno collezionistico, per garantire la permanenza delle opere nel tempo.

La mostra si articola in tre sezioni interconnesse presentando artisti di Reggio Calabria, il progetto di “poster 3500 cm2” e una selezione di opere dalla collezione di Cataldo Colella.
La sezione dedicata ad una selezione di artisti legati alla Calabria e alla Basilicata rappresenta la vitalità della ricerca artistica nel territorio, con l’intenzione di valorizzare il loro contributo alla scena contemporanea.
Un’altra sezione esplora il ruolo della diffusione nell’arte contemporanea attraverso 3500 cm2, un progetto internazionale che utilizza il formato del poster per promuovere il lavoro degli artisti in uno spazio accessibile e democratico.
Questa parte della mostra evidenzia l’importanza della divulgazione artistica e la possibilità di portare l’arte al di fuori delle istituzioni tradizionali.
Una terza sezione, infine, presenta una selezione di opere dalla collezione di Cataldo Colella, offrendo una prospettiva sul collezionismo come strumento di conservazione e valorizzazione dell’arte contemporanea.
La collezione rappresenta un archivio di esperienze artistiche, dimostrando il valore della raccolta privata nella costruzione della memoria culturale.

Pertanto il progetto per Villa Zerbi si inserisce a pieno titolo in una riflessione più ampia sull’ecologia dell’arte contemporanea, intesa non solo come sostenibilità ambientale ma anche, come un ecosistema culturale, in cui la produzione, la diffusione e la conservazione dell’arte si influenzano reciprocamente.

Espongono: Bianco Valente, Irma Blank, Alice Browne, Antonia Carrara, Fabrizio Cotognini, Tomaso De Luca, Maria Adele Del Vecchio, Ninni Donato, Drifters, Farshad Farzankia, Gerardo Fornataro, Carlos Garaicoa, Antony Gormley, Shilpa Gupta, Mona Hatoum, Rodrigo Hernández, Jiri Kovanda, Carsten Höller, Massimo Lovisco, Jessica Lloyd Jones, Jorge Macchi, Giulio Manglaviti, Aldo Marinetti, Max Maslansky, Valentina Miorandi, Arcangelo Moles, Jonathan Monk, Margherita Moscardini, Riccardo Muratori, Rolf Nowotny, Damir Ocko, Hans Op De Beeck, Giovanni Ozzola, Laura Paoletti, Eddie Peake, Beatrice Pediconi, Angela Pellicanò, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Gianfranco Presta, Albert Samson, Arcangelo Sassolino, Daniele Sigalot, Nedko Solakov, Pascale Marthine Tayou, Ivano Troisi, Jack Vickridge, Danh Vo, Nari Ward, Ai WeiWei, Sophie Whettnall, Xia Zhiyo.