Earth Air Space
”EARTH AIR SPACE” è una mostra collettiva di tentativo di comunicazione tra cielo e terra quella proposta dalla galleria Raffaella De Chirico, la seconda della nuova sede milanese. Terra, Aria e Spazio. Elementi e concetti, materiali e incorporei.
Comunicato stampa
''EARTH AIR SPACE'' è una mostra collettiva di tentativo di comunicazione tra cielo e terra quella proposta dalla galleria Raffaella De Chirico, la seconda della nuova sede milanese. Terra, Aria e Spazio. Elementi e concetti, materiali e incorporei.
Il lavoro di Mohsen Baghernejad (Teheran, 1988), Today, è una incisione manuale su una lastra di ardesia, Silence Outside, Outside Silence e nasce da una lettera scritta da Linda Nochlin nel 1974, “Letter to a young woman as artist”. Nella missiva, rivolgendosi appunto ad una giovane artista, la Nochlin scrive: “Essere forte significa (…) che guardi saldamente verso l’esterno, anche quello che più vorresti è collassare all’interno”. Baghernejad da parecchi anni tratta il materiale di supporto, seppur difficoltoso, come un foglio su cui scrivere criptiche frasi dalle diverse, affascinanti chiavi di lettura. In questo caso l’ardesia, roccia metamorfica di origine sedimentaria, la cava, la terra già depositaria di memoria geologica.
Punto di Contatto di Gisella Chaudry (Partinico, 1989), è un lavoro tondo di grandi dimensioni, circa 200 cm di diametro, formato da lastre di polistirolo strinato nero, termoformato con mestoli da cucina di differenti dimensioni. Il risultato del lavoro è un’affascinante comunicazione tra il mondo terrestre e quello lunare: piccoli crateri fanno parte di un tutto, di un pianeta che è superficie ma è anche aria e spazio.
Proprio la luminosità e cangianti riflessi caratterizzano l’opera Untitled, di Fabio Perino (Torino, 1990) che è sintesi di terra e cielo, dell’umano e del divino, è lo spazio che comprende il Tutto, (uno spazio che nelle due precedenti opere era in potenza attraverso uno sfondamento dei materiali, in Today un’incisione di una lasta di marmo e in Punto di contatto una fusione del polistirolo che compone una grossa superfice lunare craterica). I materiali di rappresentano la ricerca dell’essere verso il trascendente: l’uso dell’oro simboleggia, anche storicamente, questo tentativo di ascesa, verso l’alto, verso il cielo, impersonato nell’opera dall’aerogel, costituito al 99 percento da aria; infine a concretizzare lo scontro con la realtà oggettiva, cioè la finitezza umana, il cubetto di ghiaccio che si scioglie, ricordando che il tempo a disposizione dell’uomo è limitato.