Driant Zeneli – The six seasons of the white peacock

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO CASTROMEDIANO
Viale Gallipoli 28, Lecce, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
11/03/2025

ore 11

Artisti
Driant Zeneli
Generi
presentazione

Presentazione del progetto Italian Council con il Museo Castromediano di Lecce.

Comunicato stampa

La Regione Puglia, attraverso il Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio e il Museo Castromediano è capofila nel progetto di cooperazione internazionale “The Six Seasons of the White Peacock”, finanziato dall’Italian Council, con il programma della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura che sostiene la produzione, la promozione e la valorizzazione dell’arte visiva italiana nel mondo.

Il progetto coinvolge un'importante rete di istituzioni culturali e artistiche in quattro Paesi: la Samdani Art Foundation (Bangladesh), il Museo Nazionale di Arte Contemporanea di Atene (Grecia), l’Adrian Paci Art House di Scutari (Albania) e il Museo Civico di Castelbuono (Italia). Attraverso mostre, workshop, produzioni artistiche, talk e screening “The Six Seasons of the White Peacock” promuoverà il dialogo tra gli artisti e le comunità creative locali, con un approccio co-autoriale e interdisciplinare.

Il progetto si inserisce in una visione di valorizzazione dell’arte contemporanea italiana attraverso il coinvolgimento diretto di istituzioni culturali di prestigio, di giovani artisti emergenti, di artigiani locali e di studenti d’arte. L’obiettivo è creare nuove connessioni tra le scene artistiche di Italia, Bangladesh, Albania e Grecia, rafforzando la dimensione internazionale della produzione artistica italiana e favorendo processi di scambio e co-creazione.

Tra le iniziative creative, cardine del progetto, l’artista Driant Zeneli, realizzerà tra Dhaka (Bangladesh) e Lecce un’opera video che racconta l’amore impossibile tra un pavone bianco e una goccia d’acqua, una narrazione simbolica attraverso cui esplorare sentimenti umani come l’impotenza e il fallimento, spesso legati al desiderio frustrato di volare.

L’artista ha scelto come scenario per il suo lavoro il Parlamento di Dacca, un’iconica opera dell’architetto statunitense Louis Kahn. Progettato quando il Bangladesh era ancora parte del Pakistan e completato nel 1983, il Parlamento è uno dei più grandi edifici governativi del mondo. La sua struttura, caratterizzata da linee semplici e forme geometriche essenziali, è circondata su tre lati da un lago artificiale, espressione dell’intento di Kahn di rappresentare la bellezza della cultura e della natura bengalese.

L’opera di Zeneli, sviluppata nell’ambito di “The Six Seasons of the White Peacock”, avrà una colonna sonora realizzata in collaborazione con il Conservatorio di Lecce, ispirata a “Le quattro stagioni” di Vivaldi e adattata alle sei stagioni del Bangladesh. Una volta ultimata, entrerà a far parte della collezione del Museo Civico di Castelbuono (Palermo), consolidando il ruolo dell’istituzione siciliana nella promozione dell’arte contemporanea e nelle collaborazioni culturali internazionali. In questo modo, si creerà un ponte ideale tra il Museo Civico di Castelbuono e il Museo Castromediano di Lecce, entrambi impegnati nella valorizzazione della creatività contemporanea.

Per comunicare ufficialmente l’avvio del progetto, l’11 marzo 2025 alle ore 11:00 il Museo Castromediano di Lecce, capofila dell’iniziativa, ospiterà un evento di presentazione. Durante l’incontro verranno illustrati i dettagli del programma, i partner coinvolti e le attività previste nei diversi Paesi. Saranno presenti, in dialogo con Driant Zeneli, Luigi De Luca, direttore del Museo Castromediano; Laura Barreca, direttrice del Museo Civico di Castelbuono; Laura Lamonea, curatrice.

In collegamento: Samdani Art Foundation, Dhaka; National Museum of Contemporary Art, Atene; Adrian Paci Art House, Scutari.

“The six seasons of the white peacock”, i contenuti dell’opera

La struttura narrativa dell’opera ruota attorno ad un amore impossibile, quello tra un pavone bianco ed una goccia d'acqua. La sua incapacità̀ di volare in alto lo condanna a vivere intrappolato nella solitudine dell’isola. Un giorno si accorge di una goccia che scorre veloce sullo specchio d’acqua. Chiede aiuto alle stagioni per avvicinarla: ciascuna con le proprie specificità, con il sole, le nuvole, i fulmini e la pioggia. Quando tutto sembra concludersi con successo, all’arrivo della sesta stagione, l’estate, i venti caldi e la secchezza dell’aria soffiano via per sempre la goccia d’acqua. Disperato decide di sacrificare il suo corpo per erigere un castello, come protezione per tutte le future gocce d’acqua. Intessendo una narrazione mitologica con rimanda ad eventi storici e simboli della cultura del Bangladesh, Zeneli riflette su temi universali: l’amore e il potere, l’alleanza e il sacrificio. Sono il sogno e il desiderio dell’altrove ad attrarre il pavone bianco verso la goccia d’acqua. Il tentativo di volo dell'animale robot è fallimentare in partenza ed è proprio questa impossibilità a creare una preziosa occasione di ribellione alla logica della funzionalità̀ e del potere di cui il Parlamento rappresenta la massima espressione.

Driant Zeneli, nato nel 1983 a Scutari, Albania, è un’artista visivo che vive e lavora tra Tirana e Torino. La tensione fra utopia e realtà, illusione e fallimento sono solo alcuni dei temi che caratterizzano la sua produzione artistica. Nei suoi film, la storia e il potere si intrecciano a narrazioni individuali, dando vita a racconti utopici che sovvertono l’ordine naturale delle cose.

Ha ottenuto un diploma in Scultura e un master in Scenografia Multimediale all’Accademia di Macerata.

Sue mostre personali: Museum of Contemporary Art Zagreb, 2024; National Gallery of North Ma Macedonia, 2022: National Gallery of The Republic of Kosovo, Prishtina (2019); Albanian Pavilion 58th International Art Exhibition – Venice Biennale, (2019); GAMEC, Museum of Modern and Contemporary Art, Bergamo, (2019); Villa Medici, Rome (2016); GAM, Museum of Modern and Contemporary Art Turin (2013).

Ha partecipato a numerose mostre collettive, tra le più importanti: Sharjah Biennial 16, (2025); 15th Bienal De La Habana, 2024; Ruhr Triennale, Bochum 2024; Maxxi Museum, Rome (2023); Double Feature – Schirn Kunsthalle Frankfurt (2023); Dhaka Art Summit (DAS), Dhaka (2023); 59th October Salon, Belgrade Biennale,(2022); Manifesta Biennial 14, Prishtina (2022); Teatrino Palazzo Grassi, Venice, (2021); 39th EVA International Biennial, Limerick (2020); Latvian Centre for Contemporary Art, Riga (2019); Albanian Pavilion 54th International Art Exhibition – Venice Biennale, (2011); Autostrada Biennale, Prizren, (2011); Mostyn Gallery, Wales, UK (2017); MuCEM, Marseille, (2016) Centre Pompidou, Paris (2016); ZKM, Karlsruhe (2012); MUSAC, Castilla León. Spain, (2012); Prague Biennale 5 (2011); National Gallery of Albania, Tirana (2008).

Ha vinto numerosi premi: 2024 Winner of Italian Council 13th edition. 2017 Winner of the Moroso Concept Prize, Milan. 2009 Winner Young European Artist Trieste Contemporanea Award, Trieste. 2008 Winner of the 15th International Onufri Prize, Tirana. 2007 Winner of L’attimo fuggente”, International Film Festival, Pesaro. 2024 Italian Council 13th edition.

Ha pubblicato “Maybe”, 2019; “In an attempt to get up”, 2020.

La Samdani Art Foundation (SAF) è una fondazione artistica privata con sede a Dhaka, in Bangladesh, fondata nel 2011 dalla coppia di collezionisti Nadia e Rajeeb Samdani per sostenere il lavoro degli artisti e degli architetti contemporanei del paese. Guidata dalla direttrice artistica e curatrice Diana Campbell Betancourt, SAF cerca di ampliare il pubblico che si avvicina all'arte contemporanea in Bangladesh e di favorire l'esposizione internazionale degli artisti e degli architetti del Paese. I suoi programmi sostengono gli artisti e gli architetti del Bangladesh nell'ampliamento dei loro orizzonti creativi attraverso borse di studio, residenze, programmi educativi e mostre. Per raggiungere questo obiettivo, la SAF collabora con il governo del Bangladesh attraverso partnership ufficiali con il Ministero degli Affari Culturali della Repubblica Popolare del Bangladesh e la Bangladesh Shilpakala Academy.

Il Museo Civico di Castelbuono, situato nel Castello dei Ventimiglia, è un'istituzione culturale che svolge un ruolo fondamentale nella conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio storico-artistico di Castelbuono in provincia di Palermo. Ospita al suo interno una vasta collezione di manufatti che raccontano la storia e la cultura locale. Tra le sezioni permanenti del museo, si trovano esposizioni di urbanistica, archeologia e arte sacra, che offrono spunti significativi sull'evoluzione storico-architettonica dell'edificio e del tessuto urbano circostante. Oltre alla sua funzione conservativa e divulgativa, il Museo Civico svolge un ruolo attivo nella promozione della cultura e dell'Arte Contemporanea. Negli ultimi anni è divenuto un produttore culturale attivo, impegnato nella promozione del patrimonio artistico locale e mediterraneo, attraverso i linguaggi contemporanei in collaborazione con artisti emergenti e affermati.