Douglas Gordon – Raise the dead

Informazioni Evento

Luogo
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA ENNIO MORRICONE
Viale Pietro De Coubertin 34, Roma, Italia
Date
Dal al
Vernissage
26/10/2011
Patrocini

Prodotto da Fondazione Cinema per Roma
Promosso da
Fondazione Musica per Roma
Roma Capitale
Camera di Commercio di Roma
Regione Lazio
Provincia di Roma

Artisti
Douglas Gordon
Generi
arte contemporanea, personale
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Lo spazio dell’AuditoriumArte sarà dedicato alla mostra Raise the dead dell’artista scozzese Douglas Gordon, le cui opere da sempre cercano di abbattere le barriere tra arte visiva e cinematografica.

Comunicato stampa

In occasione della VI edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, la sezione Occhio sul Mondo | Focus si rivolge alla Gran Bretagna, inquadrando con taglio contemporaneo alcuni significativi frammenti della sua cultura. Alla vetrina di sette film selezionati tra le più recenti produzioni cinematografiche del Regno Unito si alternano la mostra ufficiale del Festival, una retrospettiva, due incontri e un’installazione sul tappeto rosso.

Douglas Gordon
Anche quest’anno la sezione Occhio sul mondo | Focus rivolge lo sguardo alle arti visive e, dal 26 ottobre al 5 novembre, lo spazio dell’AuditoriumArte sarà dedicato alla mostra Raise the dead dell’artista scozzese Douglas Gordon, le cui opere da sempre cercano di abbattere le barriere tra arte visiva e cinematografica. La video installazione “24 Hour Psycho Back and Forth and To and Fro” mostra al visitatore le sequenze del capolavoro Psycho di Hitchcock rivelandone nuovi e inaspettati dettagli, grazie alla proiezione del film su due schermi adiacenti, uno con la progressione normale, l'altro in reverse, fino a mostrare per un solo secondo la stessa immagine. Tale visione consentirà di far affiorare situazioni psicologiche nuove e nuove insidie dell’inconscio, ricostruendo completamente la narrativa dell’immaginario. In un'altra serie di lavori dedicati all'industria cinematografica e alla sua influenza nell'immaginario collettivo, Gordon utilizza alcune fotografie di celebri attori del cinema italiano. Bruciando parzialmente i loro volti e rendendoli solo in parte riconoscibili, l’artista si propone di creare un cortocircuito sensoriale e mnemonico che coinvolga la nozione del tempo e quello sfasamento tra realtà e finzione, vita e mito di cui si nutre la narrativa cinematografica.

Un evento di Festival Internazionale del Film di Roma