DOS Design Open’ Spaces
Il progetto DOS, Design Open’ Spaces, realizzato dagli studi Re.rurban e Emilio Lonardo in collaborazione con il Comune di Milano e con il patrocinio del Politecnico di Milano – Scuola del Design, vede sette spazi dislocati in sei zone diverse “ri-conosciuti” e restituiti alla città con una nuova veste e nuove funzioni.
Comunicato stampa
Con l’edizione 2019 del Fuorisalone, dall’8 al 14 aprile, nasce un nuovo modello di distretto: non più legato ad un territorio specifico ma diffuso in diverse zone della città e orientato alla riqualificazione di spazi dimenticati, mai aperti al pubblico nella storia della Milan Design Week. Il progetto DOS, Design Open’ Spaces, realizzato dagli studi Re.rurban e Emilio Lonardo in collaborazione con il Comune di Milano e con il patrocinio del Politecnico di Milano – Scuola del Design, vede sette spazi dislocati in sei zone diverse “ri-conosciuti” e restituiti alla città con una nuova veste e nuove funzioni, tra interventi di ristrutturazione, esposizioni e installazioni di design, un fitto calendario di eventi diurni e serali spaziando dalla musica live ai dj set, percorsi degustativi e incontri culturali.
“La società occidentale contemporanea ci lascia in eredità tonnellate di scarti – spiegano Diego Longoni di Re.rurban ed Emilio Lonardo – Non solo cibo e oggetti, ma anche spazi, utilizzati per po’ e poi abbandonati. In questa prospettiva la cultura del design può svolgere un ruolo determinante nell’adozione di questi spazi, recuperandoli nella loro estetica, funzione o solamente presenza, sperimentando interventi in grado di rigenerare e riconsegnare questi luoghi a nuove possibilità d’uso, dimostrando la non necessaria urgenza di costruire sempre il nuovo. A differenza di quanto avviene nei distretti statici, legati alle singole zone, DOS non ha limiti spaziali né temporali rispetto alla durata dell’intervento sulle singole location: partendo dalla Milan Design Week, intende trasformare gli spazi, nell’estetica e nell’uso, per renderli di nuovo disponibili alla comunità e perché la loro nuova vita duri nel tempo.”
Location e iniziative
L’impegno di DOS, organizzazione che nasce dalla collaborazione sinergica tra istituzioni e attori privati, prenderà vita a Brera, Porta Genova, Bovisa, Tortona, Isola e Sarpi. Il “quartiere generale” del distretto diffuso sarà il Dazio Art Cafè, uno dei caselli daziari della Darsena, eletto ad esempio virtuoso del rapporto tra amministrazione pubblica e privati. Durante il Fuorisalone ospiterà numerose iniziative: una collettiva di giovani designer emergenti, un’area coworking e media, uno spazio libreria, live shooting, tre food truck selezionati in collaborazione con Chef in Camicia e una programmazione di eventi serali con le migliori crew milanesi. Tra queste: Vitamina; Nøid, con artisti della scena underground europea che non si sono mai esibiti in Italia; Breakout, con il vero suono della “giungla urbana” tra Bass music, Jungle e D’n’B; La Forêt, un nuovo party elettronico, tutto al femminile, nato nel cuore di Milano, tra Chill, Ambient e Nudisco; Record Store Day, una giornata dedicata alla puntina, allo scratch, e al caro vecchio vinile; Arcana, con una live performance sulle note di Bach e Corelli. Tutte le attività si svolgeranno dalle ore 10.00 alle 02.00 in Piazza 24 Maggio, dalle 10 alle 18 nelle altre location.
Nel Dazio in Porta Genova sorgerà per l’intera durata della Design Week una libreria realizzata con Book Catering, realtà che porta libri ricercati in posti insoliti per incontrare nuovi pubblici, selezionando titoli di editori indipendenti che non si trovano in tutte le librerie e, talvolta, nemmeno online. I giovani designer che esporranno nel quartier generale sono accomunati dall’approccio innovativo e dal “pensiero laterale” nel processo di produzione delle opere: collettivo ILLUMINAZIONI, un format che riunisce artisti amanti della sperimentazione progettuale con le luci; Associazione RAM, i cui designer scelgono materiali insoliti, possibilmente riciclati, e li trasformano in prodotti che siano innovativi ed alla moda; Lucio del Gottardo, che crea sculture luminose e installazioni ispirate alle ombre sacre salentine; SC Concrete, progetto di Simona Covello con cui crea lampade, gioielli, oggetti d'arredo, utilizzando come materia prima il cemento con la capacità di farlo apparire leggero e morbido; Thesign Gioielli, una coppia di designers che creano gioielli stampati in 3D a partire dalla registrazione di un suono o dalle onde vocali della parola; Filomena Violante, designer di interni appassionata di arti visive che utilizza tessuti per arredare; l’architetto Riccardo Grancini con la sua ricerca sulle forme; Leonardo Aurelio e le sue lavorazioni in legno; Massimiliano Marcelia, artista mosaicista moderno e contemporaneo; Genesio Pistidda e Roberto Loliva con la loro lampada per esterni e interni che non produce luce, ma la assorbe e la frammenta.
Le altre location
Nel Brera Design District, vengono recuperati due spazi in Corso Garibaldi, ai civici 89 e 91, grazie agli interventi di Marble & Granite Service, che rivitalizza gli spazi con materiali e servizi legati al mondo della pietra naturale, e NovaColor, specializzata nella realizzazione di sistemi continui per pareti e pavimenti. Gli spazi saranno impreziositi dall’esposizione dello studio Frank&Frank, che mette in mostra il progetto Skin Cities: mappe di città iconiche realizzate su pelli colorate.
In via Solari 40, nel Tortona Design District, 28 mq di un ex negozio di ferramenta diventa un mini-appartamento con le funzionalità di un trilocale e con finiture e inserti di pregio. Autore della trasformazione è Milano Abita, società dell’architetto Martina Margaria, famosa per il recupero di piccoli spazi in abitazioni pronte all’uso in cui si fondono funzionalità, comfort ed estetica.
In zona Sarpi, nel Borgo degli Ortolani, si potrà visitare la storica Torre Liprando, torre campanaria che ospita l’installazione “Post Human Design” promossa da The Bench Collective. Un viaggio trans-mediale ambientato in uno scenario futuristico, che applica la realtà aumentata allo stato naturale dell’ambiente.
Con la Milan Design Week 2019, in Bovisa nasce la “Repubblica del Design”, che si localizza nei quartieri di Bovisa/Dergano e prevede dei “consolati” in ulteriori luoghi milanesi che si riconoscono nello spirito della Repubblica. Un nuovo quartiere che si attiva per aggiungere contenuti all’evento. Giovani designer e studi del “distretto dell’innovazione” si alleano per creare qualcosa di inedito.
In via Pepe 38, zona Isola, il progetto “Fashion (for) Revolution” vede coinvolgere alcune produzioni indipendenti della moda chiamate ad animare un ex ristorante abbandonato per renderlo colorato, bello, armonioso e vivo, non solo grazie alla presenza di persone che espongono, ma anche attraverso attività e laboratori. Progetti, marchi, sartorie, stilisti che si occupano di abbigliamento, accessori e gioielli, esporranno affiancati da designer.
Rigenerazione green
Gli spazi in Brera e il quartier generale in Porta Genova sono accomunati da uno degli aspetti più importanti degli interventi di rigenerazione messi in campo da DOS: l’approccio green del progetto, che si concretizza nella collaborazione con Airlite, rivoluzionaria tecnologia per la pittura di esterni e interni in grado di eliminare l’inquinamento trasformando, a contatto con la luce naturale o artificiale, gli agenti inquinanti in minerali inerti.
Tra i partner di DOS anche: Caffè Design, tre giovani designer con diverse personalità ma il comune obiettivo di rendere il Design una disciplina fruibile da tutti; Lovs Social, una community agency che vuole aiutare i brand e gli influencers, di oggi e di domani, nel creare nuove opportunità di business; This Studio Productions, studio fotografico italo-londinese con un approccio innovativo alla fotografia, al video e allo storytelling; Club Milano, magazine free press bimestrale di lifestyle, moda e design.