Ester Pasqualoni – Donum percorsi d’arte contemporanea nei luoghi del sacro

Informazioni Evento

Luogo
CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO DI RUTA - LA MILLENARIA
via XXV Aprile, 35, Ruta di Camogli, Camogli, Italia
Date
Dal al
Vernissage
11/09/2019

ore 18,30

Artisti
Ester Pasqualoni
Curatori
Aldo Iori
Generi
arte contemporanea, personale
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Cover © Fabio Santinelli. DONUM percorsi d’arte contemporanea nei luoghi del sacro, dell’artista Ester Pasqualoni a cura di Aldo Iori.

Comunicato stampa

DONUM percorsi d’arte contemporanea nei luoghi del sacro
Inaugurazione Mercoledì 11 settembre 2019, ore 18.30 presso la Chiesa di San Michele Arcangelo di Ruta - la Millenaria, via XXV Aprile, 35, Ruta di Camogli (GE)
Artista Ester Pasqualoni
Cura Aldo Iori
Luoghi Chiesa di San Michele Arcangelo di Ruta - la Millenaria (Camogli)
Chiesa di San Nicolò di Capodimonte (Camogli)
Abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte (Camogli)
Eremo di Sant’Antonio di Niasca (Portofino)
Durata Dall’ 11 settembre al 27 ottobre 2019
Apertura Per informazioni su giorni e orari di apertura www.esterpasqualoni.com – www.parcoportofino.it
Patrocini Parco di Portofino, FAI – Abbazia di San Fruttuoso, Città di Camogli, Comune di Portofino, Comune di Santa Margherita Ligure
Contributi Parco di Portofino, Città di Camogli, Comune di Santa Margherita Ligure
Partner Grand Hotel Miramare, Santa Margherita Ligure
Sponsor tecnici Meci, Artigiana Traslochi, Orecchia Assicurazioni e la Compagnia Golfo Paradiso snc – Trasporti Marittimi Turistici .
Info [email protected] - www.esterpasqualoni.com – www.parcoportofino.it

Mercoledì 11 settembre 2019 alle ore 18.30 nella Chiesa di San Michele Arcangelo di Ruta - la Millenaria si inaugura l’esposizione DONUM percorsi d’arte contemporanea nei luoghi del sacro, dell’artista Ester Pasqualoni a cura di Aldo Iori.

Il progetto espositivo vede coinvolti contemporaneamente, in un percorso di mostra diffusa, i quattro monumenti religiosi di origine medievale posti all’interno della vasta area naturalistica oggi Parco di Portofino. La Chiesa di San Michele Arcangelo di Ruta - la Millenaria, la Chiesa di San Nicolò di Capodimonte, l’Abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte e l’Eremo di Sant’Antonio di Niasca sono i cardini di percorsi pedonali secolari che uniscono le preesistenze storiche tra loro, con i luoghi di contemplazione naturale paesaggistica e con i centri abitati. Attraverso questi insediamenti, infatti, un filo di Arianna si dipana nello spazio del Monte, aiutando nel contempo a individuare negli edifici sacri anche una successione temporale, in un passato che dai secoli dell’Alto Medioevo giunge fino all’esaurirsi di quella civiltà e di quel mondo, tra Quattro e Cinquecento. Alcuni degli edifici hanno visto cambiare o diminuire nel tempo la loro fruibilità e quindi il loro significato. Ricollegarli in una rete intessuta con il filo dell’arte è un modo per porre nuovamente all’attenzione del pubblico la loro storia unica e al contempo unitaria.
Il titolo DONUM nasce proprio dall’idea che l’artista si pone nella condizione di offrire un dono ai luoghi scelti e a coloro che giungeranno a essi tramite i percorsi che li legano.

Ester Pasqualoni progetta e colloca le proprie opere in questi luoghi con l’intento “di far vivere le opere nello spazio e nella luce creando dialoghi che valorizzino reciprocamente l’opera e il luogo che l’accoglie così da generare nel fruitore un’occasione contemplativa che unisca il passato e il presente in un tempo continuo”.

Come scrive Aldo Iori, ”la questione contemporanea della spazialità dell’opera risulta particolarmente importante per l’artista che trova felici soluzioni in sculture realizzate con materiali naturali e in forme minimali: nei calibrati equilibri tridimensionali degli elementi compositivi e strutturali interni, nell’attenta presenza della luce (naturale, artificiale o mediata dall’architettura) che diviene determinante nel momento dell’incontro visivo e spirituale dell’osservatore con le opere e nei ricercati rapporti concettuali con gli spazi scelti per le loro preziose e particolari qualità (storiche, antropologiche, architettoniche) in cui le sculture vengono collocate”.

Le opere di Ester Pasqualoni disposte, come scrive Giuliana Algeri, “in un percorso storicamente ed emotivamente motivato, invitano a rileggere con occhi nuovi, rivolti al futuro, un passato che troppo spesso ci è sembrato ormai irrimediabilmente lontano e verso il quale invece i suoi calibrati interventi – che vogliono recuperare e riproporre l’essenzialità delle costruzioni medievali esaltandone i valori semantici e luministici – ci riportano, facendoci riscoprire il fascino austero di una spiritualità appena suggerita dalle forme astratte ma riverberata e amplificata dall’inserimento in un contesto chiaramente e indiscutibilmente sacro”.

Nel mese di giugno 2019 è stato inaugurato il Preludio del progetto DONUM percorsi d’arte contemporanea nei luoghi del sacro: tre opere di Ester Pasqualoni sono state collocate nella basilica di San Salvatore dei Fieschi a Cogorno, storico luogo dove l’artista ha tratto l’iniziale ispirazione per il progetto.

Le opere presentate nelle quattro sedi storiche del Monte di Portofino forniscono testimonianza del percorso di ricerca artistica degli ultimi anni di Ester Pasqualoni: sono presenti Brillamento del 2012, Scultura 2 del 2017, Ombra Sonora del 2018, Luce del 2019 oltre a tre opere realizzate appositamente per questo progetto espositivo che mostrano i recenti e inediti risultati che l’incontro con il particolare luogo naturale e con la storia ha suscitato.

La mostra è inserita nella programmazione del Festival della Comunicazione che si terrà a Camogli dal 12 al 15 settembre 2019 e che quest’anno ha come tema la Civiltà. www.festivalcomunicazione.it

Ester Pasqualoni (Roma, 1980). Dopo la laurea in Lettere e Filosofia, con indirizzo Storico Artistico, conseguita presso l’Università La Sapienza di Roma, prosegue la ricerca storico artistica pubblicando su riviste scientifiche come il Bollettino d’Arte. Dopo il trasferimento in Liguria, avvenuto nel 2010, affianca alla ricerca storico artistica quella visiva cominciando a sperimentare un linguaggio personale che parte dalla sua sensibilità, arricchita dalla conoscenza del passato. Dopo la partecipazione ad alcune mostre collettive in Liguria e a Milano decide di dedicarsi totalmente allo sviluppo del proprio linguaggio artistico attraverso l’approfondimento dell’arte contemporanea e la continua sperimentazione in studio.
Aldo Iori (Crema, 1954). Dopo gli studi universitari in architettura, restauro e storia dell'arte antica e contemporanea in Italia e all'estero, dal 1983 è docente di ruolo della cattedra di Storia dell'arte presso l'Accademia 'Pietro Vannucci' di Perugia per la quale è stato curatore di numerosissime iniziative artistiche e progetti europei. Ha collaborato con il Comune di Perugia, il Comune di Gubbio, la Galleria Nazionale dell’Umbria, il Centro per l'arte contemporanea 'L.Pecci' di Prato, il CAMeC di La Spezia, la Fondazione Puglisi Cosentino di Catania, la Fondazione Roma Musei, il MACRO di Roma, il Museo Cantonale di Lugano e con gallerie private tra cui la Galleria dello Scudo di Verona, la Galleria Giacomo Guidi di Roma e la Galleria Maria Grazia Del Prete di Roma. Attualmente collabora attivamente anche con la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Città di Castello.