Donato Piccolo – Lullaby

Un’unica, monumentale installazione che occupa l’intero spazio della galleria: un intervento inedito che affonda le sue radici nella robotica, nell’intelligenza artificiale e nei meccanismi delle reti neurali.
Comunicato stampa
“Un viaggio di un essere meccanico pensante all'interno di una rete neurale, uno stimolo al senso di noia che ci pervade giornalmente”. Questo, e solo questo, Donato Piccolo anticipa della mostra presentata a Milano dalla galleria Playlist by Giampaolo Abbondio. Un’unica, monumentale installazione che occupa l’intero spazio della galleria: un intervento inedito che affonda le sue radici nella robotica, nell’intelligenza artificiale e nei meccanismi delle reti neurali.
La mostra invita dunque i visitatori a vivere una reale esperienza immersiva, dove la tecnologia diventa organismo pulsante, dove l’intelligenza artificiale non è più solo calcolo, ma presenza fisica. Il confine tra umano e non-umano si sfuma, si contamina, si interroga.
Noto per la sua capacità di intrecciare scienza, filosofia e percezione sensibile in opere che interagiscono concettualmente ma anche materialmente con la realtà contemporanea, Piccolo è da sempre interessato all’energia invisibile delle cose e alla pregnanza poetica del pensiero scientifico. Con questa nuova opera arriva un lavoro che sfida la nostra comprensione del reale e apre a nuove modalità di relazione tra uomo e macchina, tra natura e artificio, tra pensiero e materia.
Quello tecnologico diventa spesso il linguaggio più adatto per riflettere il nostro tempo: AI e robot sono ormai parte della nostra realtà culturale e sociale, e come tali sono legittimi strumenti espressivi. Dirimente diventa la modalità con cui l’opera si relaziona al pubblico: innesca pensiero, emozione, interpretazione? Allora siamo nel territorio dell’arte.
Un progetto espositivo radicale, che segna un nuovo capitolo nella ricerca dell’artista e riafferma l'identità innovativa e sperimentale della giovane galleria Playlist.
“Con artisti come Donato Piccolo è indispensabile allargare le consuete categorie che adottiamo per approcciarci alla creatività contemporanea”, osserva il curatore Massimo Mattioli. “Ed entrare in una temperie dove l'opera non è definita solo dai materiali usati, ma dall'intenzione dell'artista. Il 'Kunstwollen' teorizzato all'inizio del '900 dal filosofo Alois Riegl, la volontà artistica, la spinta interna all'arte: il desiderio di trasformare la percezione della realtà attraverso la creatività, che si esprime in opere che vanno oltre il semplice rappresentare il mondo, ma lo interrogano, lo sfidano, lo ridisegnano, assecondando il progredire di linguaggi e modalità connettive”.
Donato Piccolo (Roma, 1976)
La sua arte indaga fenomeni naturali, fisici e biologici attraverso disegni di design e installazioni tecnologiche e meccaniche. Attraverso lo studio delle facoltà cognitive umane, l'arte di Piccolo analizza gli aspetti percettivi del mondo naturale. Le sue opere indagano i fenomeni naturali, fisici e scientifici che sono alla base della vita umana. La maggior parte delle opere dell'artista combina due aspetti complementari e inscindibili: sono sculture e macchine, forme e processi allo stesso tempo. Secondo Donato Piccolo, questo carattere ibrido costituisce la natura stessa di un'"arte olistica": un'arte la cui funzione essenziale è esplorare "l'incomprensibile mistero del mondo visibile". Piccolo è uno degli artisti italiani che lavorano sulla scena internazionale. Le sue opere sono state esposte in numerosi musei e istituzioni nazionali e internazionali. Alcune di queste mostre includono:; Museo dell'Hermitage, San Pietroburgo, Russia; Museo d'arte dello Zhejiang, Hangzhou, Cina, Museo MAXXI di Roma, Italia, XIII Biennale dell'Avana, Cuba, Museo Stieglitz, San Pietroburgo, Russia, Museo di Yerevan, Armenia, Museo a Cuba, Centro Desarollo; Festival dei due mondi, Spoleto (2009, 2016); Macro, Museo di Arte Contemporanea Roma;, Fondazione Francès, Senlis, Francia; Mole Vanvitellana, Ancona, Beyond Museum, Seoul; Museo Biedermann, Donauschingen, Germania; Musma museo matera, Museo Georg-Kolbe, Berlino, Esposizione internazionale Biennale di Venezia, Venezia (2007,2011); Fondazione Boghossian, Bruxelles; Stadtgalerie, Kiel; Galleria dello Spazio, Bratislava; MACUF, Museo di Arte Contemporanea Gas Natural Fenosa, La Coruña; Centro Saint-Benin, Aosta; Galleria Wood Street, Pittsburgh, Stati Uniti