Do ut do 2019
L’Accademia di Belle Arti ospita e mette in mostra alcune opere che fanno parte della quarta edizione di “Do ut do”, la Biennale itinerante dell’arte nata con lo scopo di raccogliere fondi a sostegno della Fondazione Hospice MT. Chiantore Seràgnoli, che quest’anno reca il titolo “La Morale dei singoli”.
Comunicato stampa
L’Accademia di Belle Arti ospita e mette in mostra alcune opere che fanno parte della quarta edizione di “Do ut do”, la Biennale itinerante dell’arte nata con lo scopo di raccogliere fondi a sostegno della Fondazione Hospice MT. Chiantore Seràgnoli, che quest’anno reca il titolo “La Morale dei singoli”. Il tema pone l’accento sulla “rivoluzione” etica che può essere innescata dalla responsabilità individuale e dalle azioni di ciascuno di noi: una prova del potere che il singolo ha quando si mette in connessione con gli altri e si attiva a favore della comunità e della collettività sociale. Tutte le opere di “Do ut do”, sparse in vari spazi cittadini in occasione di ART CITY, sono donate dai rispettivi artisti e saranno messe all’asta alla conclusione del progetto. La sezione ospitata in Accademia si caratterizza sotto il segno della grande fotografia d’artista: in esposizione Il Muro, un polittico di 15 foto di Nino Migliori, due immagini di Mimmo Jodice della serie Real Albergo dei Poveri di Napoli, Rose: The slave market del fotografo e artista multimediale egiziano Moataz Nasr e un’immagine della serie Cassini 31 del tedesco Thomas Ruff. Accanto alle foto, Loris Cecchini propone una grande installazione fatta di moduli di metallo. Dopo l’inaugurazione di sabato 2 febbraio alle ore 17, la mostra in Accademia resterà aperta durante la Notte bianca e poi fino al 10 febbraio con i seguenti orari: lunedì-venerdì ore 9-19, sabato e domenica ore 9-14.