Digital Marrakech Festival

[.BOX] prosegue il suo giro per i vari continenti, presentando il “best of” di uno dei più interessanti festival di new media e video arte, del mondo arabo.

Comunicato stampa

DIGITAL MARRAKECH
International Video Art Festival,
Marrakech – Morocco
A cura di ABDELAZIZ TALEB & ABDELLATIF BENFAIDOUL
Directors of ARAB MEDIA LAB PROJECT and DIGITAL MARRAKECH FESTIVAL

dal 23 Aprile al 19 Maggio 2013

Vernissage 23/24 Aprile 2013
H. 18.30 – 21.00

[.BOX] prosegue il suo giro per i vari continenti, presentando il “best of” di uno dei più interessanti festival di new media e video arte, del mondo arabo: DIGITAL MARRAKECH FESTIVAL – International media arts and digital cinema Festival in collaborazione con ARAB MEDIA LAB PROJECT.
Dal 1990, la creazione di video nei paesi arabi è stata testimone costante della crescita e del rinnovamento. Le specifiche condizioni politiche e sociali di questi comunità, la loro narrazione radicata e le tradizioni poetiche (scritte e orali), nonché una presenza determinante della musica e della tradizione rituale, hanno permesso di indagare e sperimentare attraverso l’opera video , la commistione tra fascino e tecnologia con un senso di poesia e ritmo. L’uso del silenzio e la capacità di parlare con noi, direttamente o metaforicamente delle loro realtà individuali o territoriali.
Per mappare queste realtà, ARAB MEDIA PROJECT LAB ha avviato insieme DIGITAL MARRAKECH FESTIVAL un’ esplorazione attuale sugli avvenimenti arabi, di cui presenteremo una parte qui una parte, come finestra di scambio e di sinergie.

Artisti presentati:

Simo Ezoubeiri|Mariam Agha|Jackie Salloum|Naji Abu Nowar|Michelle Medina

Apertura ogni mercoledì e giovedi dalle 18.30 alle 20.30 o su appuntamento: [email protected]

Opere in Mostra:

Inner Marrakech, 5mn, 2012, Simo Ezoubeiri, Morocco
Inner Marrakech, è una visione soggettiva sulla città di Marrakech, ispirata alla pittura e il disegno, che cattura i vividi colori della città ocra. Immagini di vita quotidiana tra il paesaggio naturale e urbano
Il video è girato in stop motion per raccontare e guardare la città con un approccio di pittorico.

Beirut, the moon has a secret” 6mn30, 2010 Mariam Agha, Lebanon
Il viso di un clown nel cuore di Beirut.

Planet of the Arabs, Jackie Salloum, 9mn, 2005, Palestine
Uno spettacolare found footage sull’ implacabile denigrazione di Hollywood e sulla disumanizzazione di arabi e musulmani, nella cultura dello spettacolo statunitense. L’opera è ispirata al libro di Jack Shaheen
"Reel Bad Arabi "

Death of a Boxer, 14mn,2010, Naji Abu Nowar, Jordan
Breve biografia di Abu Naji Nowar , ispirato a Mohammed Abu Khadija e alla lotta per diventare il primo pugile olimpico della Giordania. Ma prima della sua partenza per Atene, i suoi sogni improvvisamente vanno in frantumi.

Portrait of Khmissa ( Water ), 9mn, 2009, Michelle Medina, Morocco
A Casablanca, Fatima, la figlia di una madre ebrea e padre musulmano , parla della conversione di sua madre e l'amore dei suoi genitori.
A New York, Izza Genini, prima donna marocchina a realizzare un documentario, racconta la sua storia e l’amore che l’hanno portata alla conversione all’ebraismo, attraverso la metafora della fluidità dell'acqua.

Curatorial Stament
E `solo una tendenza generazionale, oppure c'è stato un profondo cambiamento di prospettiva tra artisti contemporanei arabi nel mondo arabo? Senza sostenere di essere la nuova avanguardia, senza un atteggiamento ben definito, giovani registi arabi, artisti video stanno esplorando i sentieri personali
esprimendosi con una libertà fragile e ansiosa.
Si sono ritagliati un nuovo percorso nelle loro società fragili e mutevoli ...
All'interno di tutte queste realtà ARAB MEDIA PROJECT LAB ha avviato con DIGITAL MARRAKECH FESTIVAL uno scambio e uina finestra aperta al fine di esplorare attuali tendenze arabe e al tempo stesso una rete di collaborazioni interdisciplinari e scambi

[.BOX] Videoart project space
Da due anni il punto di riferimento a Milano per tutti gli appassionati di arte contemporanea che desiderano approfondire e confrontarsi con artisti emergenti e storici, e con nuovi progetti curatoriali dedicati alla videoarte e new media nazionale ed internazionale.