Desidero Ergo Sum
La mostra unisce il lavoro di artisti, performer, musicisti e danzatori con l’intento di dare forma ad una riflessione sui temi dell’identità e della rivalutazione delle radici corporee del pensiero, in rapporto al radicamento del pensiero stesso nella struttura spaziale del corpo, e all’interazione che quest’ultimo stabilisce con il mondo esterno.
Comunicato stampa
A CURA DI ROBERTA GIULIENI
Inaugurazione martedì 14 giugno 2011 – ore 18.30
Sala 1 - Roma
Paolo Bielli/Marco Giuseppe Schifano, Alessandro Caruso, Marco Casolino, Lucia Crisci, Mario Cusimano,
Loredana Denicola, Giuseppe Graziosi, Claudio Laureti, Nikky, Elena Pinzuti, Pejman Tadayon
Ensemble Navà. Musica, video, poesia e danza sufi
Pejman Tadayon, Reza Mohsenipoor, Hamid Mohsenipoor, Martina Pelosi, Paolo Madugno e Paola Stella
giovedì 30 giugno – dalle ore 20
Presentazione giovedì 9 giugno presso il wine bar Camponeschi (Piazza Farnese) dalle ore 21.00
in collaborazione con l'Electronic Art Cafè di Umberto Scrocca
Esiste una profondità della superficie?
Martedì 14 giugno Sala 1 e Associazione Culturale Malirò presentano il progetto multidisciplinare "DESIDERO
ERGO SUM" che unisce il lavoro di artisti, performer, musicisti e danzatori con l'intento di dare forma ad una
riflessione sui temi dell’identità e della rivalutazione delle radici corporee del pensiero, in rapporto al
radicamento del pensiero stesso nella struttura spaziale del corpo, e all’interazione che quest’ultimo stabilisce
con il mondo esterno.
Tenendo presente questa relazione tra sé corporeo e mondo esterno, gli artisti hanno lavorato sui concetti di
“frammentazione” dell’io e di “alterità”, proprio in rapporto alla mutevolezza della società contemporanea.
Il corpo, sotto forma di rappresentazione mimetica o metaforica, diviene l’elemento centrale nei lavori
presentati, indagato quale punto di sovrapposizione del fisico, del simbolico e del sociologico.
In alcuni lavori il corpo dell’artista è interpretato quale origine e metafora di un pensiero mutevole e
frammentario che si rivela in un processo di ri-creazione e metamorfosi continua (Casolino), o nell'autorigenerazione
di un sé che si trasforma pur restando “identico” (Bielli), ora come dimora intima connotata da
caratteri fortemente “emozionali” ed espressionisti (Pinzuti). Il corpo dell’artista diventa specchio di una visione
sociale e cattolica dell’umanità e si fa portatore di scissioni e sofferenze (Crisci, Laureti, Cusimano).
Alterità ancora in una dimensione di disagio interiore che porta all’esclusione e alla “morte” sociale (Denicola,
Caruso) e come espressione di una diversità culturale rappresentata attraverso il linguaggio della danza
assimilato al “tocco” dell'artista-compositore ( Tadayon). Infine una riflessione sul “resto” (Graziosi), ossia su ciò
che rimane dell’essere umano, della sua presenza fisica che reca in sé le tracce dell’individualità.
Il corpo si farà ancora metafora della molteplicità dei modelli proposti dai mezzi di comunicazione di massa,
compresi i nuovi social network capaci di generare relazioni superficiali e fittizie come sarà rappresentato
nella performance di Nikky che si svolgerà durante l'inaugurazione. La performer nel corso della serata
assumerà varie identità, quelle di false dive quali Titilla Diamanti, Sandy Bridge, Cindy Shareman ecc...,
nickname intercambiabili utilizzati sul suo profilo facebook, ed interagirà con il pubblico chiedendo la propria
"amicizia" e instaurando con esso un rapporto estremamente superficiale. Il pubblico potrà essere poi
fotografato con la "diva" che farà dono di palloncini sottovuoto, utilizzati come simbolo di contraddizione. Le
fotografie, realizzate dagli artisti Cusimano e Laureti, saranno esposte il giorno del finissage (giovedì 7 luglio)
con la possibilità, per chi è stato immortalato, di portare via l'immagine "autografata".
Le stesse, successivamente, saranno scaricabili dal sito dell'Associazi one (www.associazionemaliro.it).
Giovedì 30 giugno concerto di Ensemble Navà, evento di musica, video, poesia e danza sufi, in cui la musica
tradizionale persiana si muoverà sincronicamente alla poesia, rigorosamente in lingua farsi, e alla danza sufi
per illustrare il legame esistente tra mente e corpo, riproposto nel video che farà da "quinta mobile" al
concerto. In particolare, secondo la tradizione derviscia, il corpo della danzatrice, seguendo la musica, si
avvita attorno al perno di un piede e gira vorticosamente attorno al proprio cuore. Il suo pensiero in questo
modo si ritrae dall'esterno e si assorbe tra le membra in movimento.