Deriva continental (una storia d’abbandono)

  • LA RADA

Informazioni Evento

Luogo
LA RADA
Via alla Morettina 2 secondo piano della Centrale Swisscom, Locarno, Italia
Date
Dal al

venerdì - domenica 15.00 - 19.00

Vernissage
11/06/2021

ore 18

Generi
arte contemporanea, collettiva
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Le opere presenti in mostra, a partire da ricerche microstoriche e suggestioni autobiografiche, delineano un quadro delle ragioni politiche dietro i processi di ricollocazione territoriale, di dislocamento forzato della popolazione e di ricostruzione della memoria in contesti specifici.

Comunicato stampa

Deriva continental (una storia d’abbandono)

Oscar Formacio, Byron Gago, Carlos Lara, Fatima Wegmann

A cura di Nina Fiocco e Tommaso Gatti

11 Giugno - 10 Luglio 2021

Inaugurazione 11 Giugno, Ore 18.00

L'abbandono del paesaggio è un tema frequente nella storia dell'arte. Le immagini di vestigia e ambienti naturali con ruderi sono apparse in modo intermittente per diversi secoli, spesso rappresentando il simbolo malinconico di un passato da celebrare. Ogni giorno, in America Latina, compaiono nuove rovine e alcuni territori si svuotano della presenza umana. Lontani da qualsiasi pretesa romantica, questi fenomeni sono legati su scala globale a politiche di sfruttamento e abuso, e sono la conseguenza di processi di estrattivismo, nuove industrializzazioni e narco-violenza. Il paesaggio, raccontato e rappresentato dagli artisti latinoamericani, diventa quindi il sito forense in cui raccogliere indizi sulle conseguenze di questioni storiche e sociali al centro del dibattito postcoloniale contemporaneo. In Deriva Continental, a cura di Nina Fiocco e Tommaso Gatti, quattro paesaggi sono frammentariamente evocati attraverso i video, i racconti e le installazioni di quattro artisti (Oscar Formacio, Byron Gago, Carlos Lara e Fatima Wegmann) . Le opere presenti in mostra, a partire da ricerche microstoriche e suggestioni autobiografiche, delineano un quadro delle ragioni politiche dietro i processi di ricollocazione territoriale, di dislocamento forzato della popolazione e di ricostruzione della memoria in contesti specifici.

Byron Gago (*Ecuador, 1994) vive e lavora a Losanna; ha ottenuto un bachelor presso l’Accademia di Brera di Milano e un master in Visual Arts presso l’ECAL di Losanna. È stato insignito del Premio Ducato 2020 nella categoria Accademia. Nella sua pratica affronta con diversi media momenti storici di transizione a cui spesso introduce una componente di finzione, osservando in particolare l'architettura come dispositivo e agente di identità e le sue derive dispotiche, caratterizzate da spazi vincolati a specifici immaginari collettivi.

Fatima Wegmann (*Perù, 1992) artista, operatrice culturale, ricercatrice e DJ (alias ven'3mo) con sede a Ginevra. Ha ottenuto un Bachelor presso l’International Relations Global Institute dell’Università di Ginevra e sta svolgendo un Master in Visual Arts presso la HEAD di Ginevra. Il suo lavoro esplora nozioni di identità e ibridazione attraverso una pratica audiovisiva intrecciata con la poesia, le teorie postcoloniali e il cyberfemminismo. Questo le permette di dar luogo a distinti spazi di sperimentazione laddove ricerca discorsi emancipatori e processi di guarigione.

Oscar Formacio (*Messico, 1989) vive e lavora in Messico, è artista e manager culturale. Il suo lavoro, basato sul suo quotidiano e sulla sua storia familiare, affronta criticamente problemi socio-politici ed economici, con particolare enfasi sui concetti di territorio e memoria. Il suo lavoro I lavori di Oscar sono stati esposti in diverse città del Messico, così come in mostre e festival in Spagna, Italia, Russia, Perù e Germania.

Carlos Lara (*Messico,1994) è un artista multidisciplinare. Si è laureato in arti visive presso l'Università di Monterrey (UDEM), ha studiato fotografia presso la scuola Alfa Horus e incisione, disegno e pittura presso la Scuola Adolfo Prieto. Il suo lavoro esplora le diverse maniere e le valenze simboliche legate ai processi di modernizzazione industriale, su cui è costruita l'identità. In particolare analizza il processo di civilizzazione inteso come un riflesso della cultura del lavoro, come veicolo per il progresso, la capitalizzazione del tempo libero e lo sfollamento forzato in balia della modernizzazione.

Mostra realizzata con il contributo di:
Migros Ticino e Pro Helvetia Nuove Leve

L’esposizione è parte diGlob0, programma espositivo de la rada 2021. Il programma annuale ha il sostegno di: Municipio di Locarno, Repubblica e Cantone Ticino, Migros Kulturprozent. Si ringrazia in particolare Michele Tognetti per il costante supporto.

Inaugurazione: 11 giugno 2021, ore 18.00-22.30

❕Osservazioni❕: il vernissage ha luogo in osservanza delle disposizioni vigenti.

L’affluenza è regolamentata, si richiede la mascherina e il rispetto delle distanze.

La mostra rimarrà aperta fino al 10 luglio 2021

Orari d’apertura: venerdì - domenica 15.00 - 19.00

e su appuntamento: [email protected] / +41789088262

ENTRATA LIBERA

Per maggiori informazioni:

https://larada.ch

la rada

via della Morettina 2

6600 Locarno

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Deriva continental (una storia d’abbandono)

Oscar Formacio, Byron Gago, Carlos Lara, Fatima Wegmann

Curated by Nina Fiocco and Tommaso Gatti

June 11 - July 10, 2021

Opening: June 11, 6-9 pm

Abandoned landscapes are a frequent theme in art history. Images of vestiges and natural environments with ruins have appeared intermittently for several centuries, often representing the melancholic symbol of a past to be celebrated. Every day, new ruins appear in Latin America, and territories become empty of human presence. Far from any romantic claim, these phenomena are linked on a global scale to policies of exploitation and are the consequence of processes of extractivism, new industrialization, and narco-violence. The landscape, narrated and represented by Latin American artists, is the forensic site in which to collect clues about the consequences of historical and social issues at the center of the contemporary postcolonial debate. In Deriva Continental, curated by Nina Fiocco and Tommaso Gatti, four landscapes are fragmentarily evoked through the videos, stories, and installations of four artists (Oscar Formacio, Byron Gago, Carlos Lara, and Fatima Wegmann). The artworks, starting from micro-historical research and autobiographical suggestions, outline a picture of the political reasons behind the processes of territorial relocation, forced displacement of the population, and reconstruction of memory in a specific context.

Byron Gago (*Ecuador, 1994) lives and works in Lausanne; he holds a BA from the Fine Arts Academy of Brera in Milan and a master's degree in Visual Arts from ECAL in Lausanne. He was awarded the Ducato Prize 2020 in the Academy category. In his practice he faces, with different media, historical moments of transition to which he often introduces a component of fiction, focusing on architecture as a device and agent of identity and its despotic drifts, characterized by spaces bound to specific collective imagination.

Fatima Wegmann (*Perù, 1992) is an artist, cultural worker, researcher, and DJ (aka ven'3mo) based in Geneva. She holds a BA from the International Relations Global Institute at the University of Geneva and is pursuing a Master's degree in Visual Arts at HEAD in Geneva. Her work explores notions of identity and hybridization through an audiovisual practice intertwined with poetry, postcolonial theories, and cyberfeminism. This allows her to give rise to distinct spaces of experimentation where she researches emancipatory discourses and healing processes.

Oscar Formacio (*Mexico, 1989) lives and works in Mexico, is an artist and cultural manager. His work, based on his daily life and family history, critically addresses socio-political and economic issues, with particular emphasis on the concepts of territory and memory. Oscar’s works have been exhibited in several cities in Mexico, as well as in exhibitions and festivals in Spain, Italy, Russia, Peru, and Germany.

Carlos Lara (*Mexico, 1994) is a multidisciplinary artist. He graduated in visual arts from the University of Monterrey (UDEM), studied photography at the Alfa Horus school, and etching, drawing, and painting at the Adolfo Prieto School. His work explores the different symbolic values related to the processes of industrial modernization, on which the identity is built. In particular, he analyzes the process of civilization understood as a reflection of the culture of work, as a vehicle for progress, the capitalization of leisure, and forced displacement at the mercy of modernization.

Exhibition realized with the contribution of:

Migros Ticino and Pro Helvetia Nuove Leve

The exhibition is part of Glob0, la rada’s 2021 exhibition program. The yearly program has the support of: Municipio di Locarno, Repubblica e Cantone Ticino, Migros Kulturprozent. We would like to especially thank Michele Tognetti for his consistent support.

Opening: June 11, 2021, 6:00-10:30 pm

❕Note❕: the vernissage will take place in compliance with the precautionary covid-19 measures. Attendance is regulated and a mask and respect for distances are required.

The exhibition is open until July 10, 2021

Opening hours: Friday - Sunday 3-7 pm

and by appointment: [email protected] / +41789088262