Davide Baroggi – Neue Bilder
Mostra personale Neue Bilder del pittore Davide Baroggi (Cannobio, 1974). Il percorso espositivo rappresenta una sintesi chiarificatrice dell’esperienza pittorica del pittore, consapevole rappresentante di un espressionismo esistenziale che trova una precisa contestualizzazione nella realtà contemporanea.
Comunicato stampa
La Galleria Monopoli presenta la mostra personale Neue Bilder del pittore Davide Baroggi (Cannobio, 1974). Il percorso espositivo rappresenta una sintesi chiarificatrice dell’esperienza pittorica del pittore, consapevole rappresentante di un espressionismo esistenziale che trova una precisa contestualizzazione nella realtà contemporanea.
Neue Bilder è una mostra pericolosa.
Mettendo da parte ogni intellettualismo e giungendo all’essenza della comunicabilità espressiva, la rapida e violenta stesura del colore diventa il modo più franco per esprimere un’idea. I lavori di Davide Baroggi sono il paradigma di ciò che una pittura ammanierata ed accomodante non ha la capacità di esprimere; descrivono un incontenibile sentimento di passione che si esprime in maniera impetuosa, annientando la distanza siderale che spesso mette al sicuro lo spettatore dall’opera.
Il percorso espositivo di Neue Bilder si fa carico del grosso fardello della franchezza intellettuale di un artista che mette a nudo i propri sentimenti con la rappresentazione di ritratti appartenenti alla più intima realtà quotidianità.
La pittura di Baroggi non consente ripensamenti, insicurezze o titubanze, è dettata da un agire diretto ed implacabile, che decostruisce ogni certezza e spazza via gli orizzonti d’attesa di ogni spettatore.
Le parole di Claudio Olivieri ci aiutano a comprendere meglio la pittura di Baroggi: «Ciò che vediamo è un deflagrare improvviso, che investe il soggetto e lo travolge in un sogno o forse in un incubo, il cui eccesso, cromatico, spaziale o semplicemente inventivo più che compositivo, si manifesta senza filtri, in un feroce abbandono che allontana, anzi cancella ogni riserva consolatoria, ogni supporto di affinità culturali (C. OLIVIERI, Apocalypse Tomorrow [dal catalogo della mostra personale di Davide Baroggi], Galleria Monopoli, Milano 2011).
Il mondo descritto dal pittore è una straordinaria dimensione onirica, costituita da profondi sguardi che catturano l’anima del personaggio ritratto.
«La realtà oggettiva diventa, sotto le sue mani, un corpo o un paesaggio che sono frutto di un sogno psichico tanto lontano da collocarsi in una zona ignota. Sta di fronte all’uomo Baroggi e di fronte a sé stesso con una necessità priva di qualifiche, ombreggiata da oppressione e assenza di sollievo. Dalle sue tele è assente ogni elemento inessenziale, ogni orpello retorico» (M. CAVALLARIN, Fuori di Cuore [dal catalogo della mostra personale di Davide Baroggi], Galleria l’Affiche, Milano 2005).
Toni sordi si combinano inspiegabilmente con cromie squillanti, come nella più tenera e drammatica delle armonie.
Emerge nelle figure ritratte una consapevolezza umana ed artistica spiegata con le parole di Baroggi: «Qualcuno mi definisce espressionista. Questa definizione mi sembra snobistica, come ogni definizione del resto. Non mi interessa. Sono uno come tutti» (F. GUALDONI, Davide Baroggi [dal catalogo della mostra personale persone di D. Baroggi], Galleria l’Affisce, Milano 2002).