Dan Rees – Attachment

  • T293

Informazioni Evento

Luogo
T293
via Ripense 6 , Roma, Italia
Date
Dal al

Tuesday/Friday, 12 – 7 pm
Saturday, 3 – 7 pm

Vernissage
17/12/2018

ore 18

Artisti
Dan Rees
Generi
arte contemporanea, personale
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Nuova mostra personale di Dan Rees (1982 Swansea, Regno Unito) “Attachment”, titolo che si riferisce a una condizione psicologica di profondo desiderio emotivo, come l’ “amore danneggiato” descritto in modo molto intenso nel libro Cime Tempestose di Emily Brontë.

Comunicato stampa

T293 is pleased to announce the new solo exhibition of Dan Rees (1982 Swansea, Uk) “Attachment”, a title which refers to the psychological condition of deep emotional longing, such as the 'damaged love' so potently described in the book Wuthering Heights by Emily Brontë.
Rees' works assume a double value: on the one hand, they evoke what can be defined as the principle of turmoil consisting in the movement and dynamism described in his paintings and photographs; on the other hand, the calm and gentle harmony of colours, which emerge in soft subtle tones, like ghosts of the past, still present.
The core of the exhibition consists of a new production of Artex paintings, one of the artist's most recognised pictorial series. The name refers to a decorative technique that was common in the United Kingdom in the 1970's adorning the ceilings of many working class homes. Now the material is considered obsolete and behind the times, a common signifier of a particular social demographic which so called economic 'progress' precludes. Rees' paintings undermine this signifier by representing Artex as oil paintings, self-aware of their own staging as luxury items; they find a pathway back into homes of art collectors. Rees' paintings are shaped by their sparse use of colour, which we can perceive as the emergence of emotion within the work. Colour presents itself in these new paintings like shadows, full of past and present time, evocative of the changing destination from the domesticity within the ceilings of old houses to the reflective stage of gallery walls.
Accompanying these works is a large installation of photographs, Falling Sky, 2018 conceived as a transmigration of the locus of imagination from lying on the bed staring at the ceiling to lying of the grass staring at the sky. Both Falling Sky and the Artex paintings evoke the manner in which the human imagination is able to permeate its immediate boarders in its endless striving for meaning.
The new project by Dan Rees represents a pause of reflection and a subtle critique of the system in which the spiritual life of objects becomes drained. Rees presents a project that doesn't intend to lift the spiritual veil of objects but rather seeks a self-revelation in the very recognition of objects as veiled in the first place.

T293 è lieta di annunciare la nuova mostra personale di Dan Rees (1982 Swansea, Regno Unito) “Attachment”, titolo che si riferisce a una condizione psicologica di profondo desiderio emotivo, come l' “amore danneggiato” descritto in modo molto intenso nel libro Cime Tempestose di Emily Brontë.
Le opere di Rees si caricano di una doppia valenza: da una parte quel che può definirsi il principio del tumulto, che riprende il movimento e il dinamismo descritto nei suoi dipinti e nelle sue fotografie, dall’altra emerge una calma e mansueta armonia di colori, che si tramuta in toni più tenui e delicati, come fantasmi di un passato tuttora presente.
Il corpo principale della mostra consiste in un’inedita produzione di Artex, una tra le più note serie pittoriche dell’artista. Il nome riprende quello di una tecnica decorativa diffusasi nel Regno Unito negli anni ’70 e utilizzata per rivestire i soffitti delle case delle classi medie. Materiale economico e considerato obsoleto, diventa significante comune di una particolare demografia sociale che il cosiddetto "progresso" economico preclude. I dipinti di Rees indeboliscono questo significante rappresentando gli Artex sotto forma di dipinti ad olio, consapevoli della propria funzione di oggetti di lusso volti ad abbellire le case dei collezionisti d'arte. I suoi dipinti sono modellati dall’ampio uso del colore, percepito come l’emergere di emozioni all’interno dell’opera. I colori si presentano sulle tele come delle ombre, cariche di passato e presente, evocando un cambio nel loro destino: da uso domestico nei soffitti delle vecchie case ad oggetto di contemplazione nella galleria.
Ad accompagnare queste opere vi è una grande installazione di fotografie, Falling Sky, 2018 concepita come una trasmigrazione del luogo dell'immaginazione: dal letto su cui ci si sdraia per fissare il soffitto si passa al prato su cui sdraiarsi a guardare il cielo. Sia Falling Sky che i dipinti Artex evocano il modo in cui l'immaginazione umana è in grado di permeare i suoi confini nella sua infinita ricerca di senso.
Il nuovo progetto di Dan Rees rappresenta una pausa di riflessione e una sottile critica del sistema in cui la vita spirituale degli oggetti si esaurisce. Il suo intento non è quello di sollevare il velo spirituale delle cose, ma piuttosto quello di cercare una rivelazione di sé nel riconoscere quegli stessi oggetti che prima erano celati.