Dalla Macchia al Contemporaneo

Informazioni Evento

Luogo
CENTROARTEMODERNA
Lungarno Mediceo 26, Pisa, Italia
Date
Dal al

10-12,30/16,30-19,00 (feriali); Domenica 12 Gennaio 2014 17,00-19,00 (festivi telefonare) ; chiuso lunedì mattina.

Vernissage
11/01/2014

ore 18

Curatori
Massimiliano Sbrana
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Rassegna che annualmente raccoglie opere di pittura, fotografia ed installazioni di artisti legati alla realtà più interessante del panorama italiano contemporaneo partendo da importanti testimonianze artistiche legate alla tradizione toscana.

Comunicato stampa

Si inaugurerà Sabato 11 Gennaio 2014 alle ore 18,00 (visitabile fino al 5 Febbraio 2014 con ingresso libero) a cura Massimiliano Sbrana, presso la GAMeC CentroArteModerna di Pisa (Lungarno Mediceo,26) la mostra "Dalla Macchia al Contemporaneo" dedicata in questa edizione al tema del "Il Paesaggio" .

Rassegna che annualmente raccoglie opere di pittura, fotografia ed installazioni di artisti legati alla realtà più interessante del panorama italiano contemporaneo partendo da importanti testimonianze artistiche legate alla tradizione toscana.

Il paesaggio ha esercitato un forte fascino sugli artisti da sempre, ma è soprattutto a partire dal Trecento, con la grande pittura senese e a seguire con Piero della Francesca e con il gusto paesistico veneziano che il paesaggio assume un ruolo quasi da protagonista.
La grande stagione del paesaggio arriva però avvio grazie al realismo dei pittori olandesi, soprattutto con Jacob Van Ruysdael, per poi avere interpretazioni classiciste con i fratelli Annibale e Agostino Carracci e idealizzate con il francese Nicolas Poussin.
Nel Settecento il paesaggio diventa un tema quasi dominante anche grazie alla moda dei viaggi (è il secolo in cui si afferma il Grand Tour, ovvero la moda dei lunghi viaggi dei giovani aristocratici britannici) ed è il periodo in cui nasce il vedutismo. La consacrazione del paesaggio come tema principe della pittura avviene però nell'Ottocento, con il romanticismo di Joseph Turner, John Constable e Caspar David Friedrich. Sulle loro tele il paesaggio domina e talvolta sovrasta, anche filosoficamente, l’uomo.
Alla semplice rappresentazione del paesaggio, nello stesso secolo si aggiunge il fatto stesso di dipingere immersi “nel” paesaggio. Si afferma così la pittura en plein air, ovvero “all’aria aperta”. I maggiori esponenti saranno Jean-Baptiste Camille Corot e la scuola di Barbizon, fino a quando il genere sfocerà nell’Impressionismo accomunando maestri come Claude Monet, Edouard Manet, Pierre-Auguste Renoir, Alfred Sisley e Paul Cézanne.
Nel secolo scorso il rapporto con il paesaggio subisce una trasformazione legata all’affermarsi della società industriale e delle prime, vere metropoli moderne. Il paesaggio diventa urbano e sembra riecheggiare, attraverso la nascita delle Avanguardie (tra tutte il Futurismo, che del paesaggio urbano e della modernità sarà il cantore con artisti come Umberto Boccioni) le inquietudini del Novecento che porteranno alle due guerre mondiali.
Nel dopoguerra il paesaggio ritornerà protagonista assoluto nell’arte grazie soprattutto a una corrente chiamata Land Art, affermatasi negli Stati Uniti tra gli anni ’60 e ’70. Fra i maggiori autori ricordiamo Robert Smithson, Richard Long, Walter De Maria e Christo, famoso per avere completamente avvolto monumenti di grande dimensione come il Pont-Neuf a Parigi o il Palazzo del Parlamento di Berlino, o ambienti naturali.

In questa edizione 2014 sono quindi in esposizione opere di numerosi artisti provenienti da tutta Italia con particolare attenzione al primo e secondo Novecento toscano e all’evidenza contemporanea italiana ed europea odierna.

Ecco gli artisti in esposizione:
Andreozzi Sergio, Arcidiacono Gaetano, Ballantini Stefano, Biondi Giuseppe, Cappelli Franco, Compagnone Alessandro, Corrado Mimmo, Fidanzi Paolo, Martin Mauro, Martini Alberto, Meucci Mario, Migliorini Dino, Montagna Stefano, Nencini Mara, Simonelli Aspreno, Sbrana Giulio, Squarciapino Luca, Valeriani Gianluca, Vittorini Umberto