Da Caligari a Hitler. Il cinema della Repubblica di Weimar
Una doppia iniziativa: una rassegna cinematografica e una mostra fotografica dedicate agli anni della Repubblica di Weimar (1918-1933).
Comunicato stampa
Dal 13 gennaio al 16 febbraio 2015 presso Spazio Oberdan, Fondazione Cineteca Italiana presenta DA CALIGARI A HITLER. IL CINEMA DELLA REPUBBLICA DI WEIMAR, una doppia iniziativa: una rassegna cinematografica e una mostra fotografica dedicate agli anni della Repubblica di Weimar (1918-1933).
Un’epoca ricca di stimoli e contraddizioni, quella della cosiddetta Repubblica di Weimar, che può essere definita come la prima esperienza democratica tentata in Europa dopo la prima Guerra Mondiale, fino a quando la presa del potere da parte di Hitler mise fine a quel periodo di grande fermento intellettuale e artistico. Gli anni dal 1918 al 1933 sono, per il cinema in special modo, ricchi di opere di enorme interesse, se non di capolavori, fonte ancor oggi di ispirazione per i registi e di scoperte o riscoperte per gli spettatori.
Delle opere prodotte in quel periodo, caratterizzato anche dal passaggio graduale dal muto al sonoro, la rassegna qui in programma offre un nutrito ventaglio (quasi 20 titoli), proponendole in edizioni spesso restaurate e con accompagnamento musicale dal vivo. Oltre ai film d’epoca, come ad esempio l’edizione restaurata de Il gabinetto del dr. Caligari, classico del cinema espressionista tedesco, il capolavoro L’ultima risata di Murnau, Berlino sinfonia di una grande città, documentario di Walther Ruttmann e tanti altri, la rassegna propone poi in anteprima italiana il documentario di Rüdiger Suchsland Da Caligari a Hitler. Il film mutua il titolo dal celebre saggio di Siegfried Kracauer - “testo sacro” della critica ancor oggi per molti versi insuperato - e che, attraverso l’analisi psicanalitico-fenomenologica dei film, si propone di studiare il comportamento delle masse e le tendenze psicologiche predominanti nella Germania pre-hitleriana, percorsa da inquietudini e sinistri presagi, gli stessi che affiorano, come da un inconscio collettivo, in opere popolate da fantasmi, ombre, automi, vampiri, diabolici geni del male.
La rassegna sarà accompagnata da una mostra fotografica nel foyer di Spazio Oberdan realizzata con materiale proveniente dall’archivio della Cineteca Italiana e dominata dalle molte sfumature del bianco e nero, il “colore” dell’espressionismo cinematografico. La mostra sarà arricchita dalla presenza di alcune opere dell’artista piacentino Valerio Santarelli, cui si deve anche l’allestimento, che rimandano alle caratteristiche visionarie di quel cinema. Oggetti fabbricati con materiale di recupero, a metà tra il ready made e l’objet trouvé, che alludono in questa sede all’evidenza e alla deformazione espressionista delle scenografie dell’epoca.
SCHEDE DEI FILM E CALENDARIO
Martedì13 gennaio h 21 / Sabato 24 gennaio h 18.45 / Martedì 3 febbraio h 17
Da Caligari a Hitler (R. Suchsland. 2014, 113’, v.o. sott. it.) Anteprima
Presentato al festival di Venezia e ora in anteprima esclusiva a Milano, un film che ci apre le porte di un viaggio negli anni d’oro del cinema tedesco, racchiuso nella stagione della repubblica di Weimar (1918-1933). Il documentario è punteggiato da brevi interviste e da una galleria di immagini di attori e registi entrati nel mito: Louise Brooks, Billy Wilder, Fritz Lang, Ernst Lubitsch, Emil Jannings, Marlene Dietrich, F.W. Murnau ecc., ma è soprattutto un affascinante mosaico in cui rivivono nello splendore di restauri smaglianti le sequenze di celebri film ma anche quelle non meno sorprendenti di opere oggi dimenticate.
Venerdì 16 gennaio h 21
Il gabinetto del dr. Caligari (R. Wiene.1920, 78’, muto) Copia restaurata
Raccontata da Franz, la storia del dr. Caligari, sorta di folle mago dagli istinti criminali, capace di ipnotizzare il sonnambulo Cesare facendogli compiere un omicidio.
Accompagnamento musicale dal vivo di Francesca Badalini (chitarra elettrica e strumenti giocattolo), Federica Badalini (pianoforte e strumenti giocattolo), Jari Pilati (violino), Andrea Grumelli (basso), Davide Martinelli (batteria).
Sabato 17 gennaio h 17
La terribile armata (G. Lamprecht. 1931, 65’, v.o. sott. it.) Copia restaurata
Il piccolo Emil è in viaggio per Berlino, dove deve consegnare 140 marchi alla nonna. Durante il tragitto viene narcotizzato e derubato. Arrivato in città una banda di coetanei lo aiuta a pedinare e a far arrestare il ladro, su cui c’era una taglia di mille marchi.
Domenica18 gennaio h 19
Uomini di domenica (R. Siodmak, E. G. Ulmer. 1930, 74’, muto) Copia restaurata
Dopo un sabato nella trafficatissima metropoli, quattro giovani impiegati berlinesi trascorrono una domenica in riva al Wannsee. In un contesto di allegria generale trovano spazio anche delusione, rabbia, ironia e riappacificazione.
Accompagnamento dal vivo al pianoforte di Antonio Zambrini.
Mercoledì 21 gennaio h 21 / Lunedì 9 febbraio h 16.45
Il testamento del dr. Mabuse ( F. Lang. 1933. 122’) v.o. sott. it.
Seppur internato in un manicomio, il pericoloso dr. Mabuse, guidato da un’insaziabile sete di dominio e sfruttando le sue facoltà mentali non comuni, regge le fila di un’organizzazione criminale.
Giovedì 22 gennaio h 18.45
L’ultima risata (F.W. Murnau. 1924, 75’, muto con musica registrata)
Per raggiunti limiti d’età, l’anziano portiere di un lussuoso hotel viene “degradato” a custode delle toilette. L’uomo, disperato, nasconde la cosa alla famiglia, finché non è scoperto e cacciato di casa.
Domenica 25 gennaio h 21.15
Schatten – Ombre ammonitrici (A. Robison. 1923, 84’, muto) Copia restaurata
Una festa in un palazzo di nobili. Fra gli ospiti arriva anche un prestigiatore in grado di staccare le ombre dai corpi e di far loro compiere azioni dettate dalla passione.
Accompagnamento dal vivo al pianoforte di Francesca Badalini.
Me.rcoledì 28 gennaio h 21.15
M, il mostro di Düsseldorf (F. Lang. 1931, 117’) v.o. sott. it.
Un maniaco assassino terrorizza la città di Düsseldorf circuendo e uccidendo bambine. Saranno i criminali comuni della città a pemettere alla polizia di arrestarlo.
Al termine della proiezione intervento di Lucio Sarno del Centro Milanese di Psicoanalisi “Cesare Musatti”.
Giovedì 29 gennaio h 19
Asfalto (J. May. 1929, 75’, muto con musica registrata)
Una rutilante Berlino fa da sfondo alla drammatica vicenda amorosa fra un poliziotto e la bella ladra di cui l’uomo commette l’errore di innamorrasi perdutamente.
Venerdì 30 gennaio h 17
Berlino sinfonia di una grande città (W. Ruttmann. 1927, 70’)
Un caleidoscopio di scene urbane in un poema sinfonico-visivo che oscilla tra immagini astratte e brevi quadri di vita quotidiana, colti con rapidi stacchi di montaggio.
Domenica 1 febbraio h 19.15
L’ angelo azzurro (J. von Sternberg. 1930, 98’) v.o. sott. it.
La storia del severeo e pedante professore Unrat che perde la testa e la dignità per Lola-Lola, una cantante-ballerina di night club.
Mercoledì 4 febbraio h 21.15
Nosferatu il vampiro, una sinfonia dell’orrore (F. W. Murnau. 1922, 90’, muto)
Un incontro d’affari nei Carpazi tra il mediatore Hutter e il conte Orlok si trasforma presto in un incubo. Orlok si rivela essere un vampiro, che scatenerà una epidemia di peste nella città di Hutter.
Accompagnamento dal vivo la pianoforte di Antonio Zambrini.
Al termine della proiezione intervento di Pietro Rizzi del Centro Milanese di Psicoanalisi “Cesare Musatti”.
Sabato 7 febbraio h 17
Fiamme nella miniera (K. Grune. 1923, 40’, muto) Copia restaurata
«… è un film moderno perché la sua ambientazione assurge per la prima volta allo stato della natura vivente. Nel film le macchine e il lavoro non sono cose morte, ma fatalmente legate agli uomini, alla vita (…) Lo spazio industriale è in questo caso divenuto un paesaggio in senso artistico.» (Béla Balàsz, 1923)
Accompagnamento dal vivo al pianoforte di Antonio Zambrini.
Ingresso € 3,50
Sabato 7 febbraio h 18
Die Strasse (K. Grune. 1923, 74’, muto)
Un giovane piccolo borghese, stanco della routine, decide di tuffarsi nelle luci e nel chiasso della metropoli. Attratto da una prostituta e ingiustamente accusato di un delitto, arriverà sull’orlo del suicidio prima che la sua innocenza venga riconosciuta.
Accompagnamento dal vivo al pianoforte di Antonio Zambrini.
Ingresso € 3,50
Domenica 8 febbraio h 19 / Lunedì 16 febbraio h 21
L’opera da tre soldi (G. W. Pabst. 1931, 105’) v.o. sott. it.
Nei cupi bassifondi della Londra vittoriana, tra furfanti e criminali di ogni risma, si intrecciano i destini pericolosi del fuorilegge Mackie Messer e della bella Polly Peachum, figlia del re dei mendicanti.
Mercoledì 11 febbraio h 21.15
Il Golem (P. Wegener, C. Boese. 1920, 73’, muto) Copia restaurata
Ambientato a Praga nel ‘500 e ispirato a una leggenda medioevale, il capolavoro sul mito della creazione della vita, dell’uomo che vuole diventare Dio.
Accompagnamento dal vivo al pianoforte di Francesca Badalini.
Giovedì 12 febbraio h 17
I misteri di un’anima (G. W. Pabst. 1926, 65’, muto con musica registrata)
Assalito da incubi notturni,, il chimico prof. Mathias si trova ad affrnotare reali impulsi uxoricidi. Il ricorso a uno psicanalista lo aiuta a ricordare il passato e il trauma infantile causa delle sue ossessioni.
Sabato 14 febbraio h 17
Terra di nessuno (V. Trivas. 1931, 72’) v.o. sott. it.
Alla fine della Prima guerra mondiale, cinque soldati di diverse nazionalità si ritrovano in quella zona ” tra un fronte e l’altro detta “terra di nessuno e decidono di non farsi la guerra ma di aiutarsi l’un l’altro..
Domenica 15 febbraio h 19
La montagna dell’amore (A. Fanck. 1926, 57’, muto) Copia restaurata
Dramma passionale che vede due amici alpinisti morire per amore di una ballerina, Diotima (interpretata da Leni Riefenstahl) che incarna lo spirito indomabile e selvaggio della natura in scenari alpini mozzafiato.
Accompagnamento dal vivo al pianoforte di Francesca Badalini.