Cuore di Cane

Informazioni Evento

Luogo
UNDERDOGSTUDIO
Via Carteria 32, Modena, Italia
Date
Dal al

venerdi e sabato dalle 17:30 alle 20:00

Vernissage
11/06/2011

ore 19

Biglietti

ingresso libero

Generi
arte contemporanea, collettiva
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Un progetto collettivo che vede coinvolti dodici giovani artisti italiani le cui personali ricerche tracciano percorsi tra loro dissonanti, spaziando con disinvoltura dalla pittura al collage, dal disegno alla fotografia digitale

Comunicato stampa

Sabato 11 giugno alle 19:00 l’Underdogstudio di Modena inaugura CUORE DI CANE, progetto collettivo che vede coinvolti dodici giovani artisti italiani le cui personali ricerche tracciano percorsi tra loro dissonanti, spaziando con disinvoltura dalla pittura al collage, dal disegno alla fotografia digitale.

UNDERDOG (sottocane / perdente in partenza) è un termine comunemente usato nel gergo delle scommesse sportive: indica il partecipante ad una competizione o ad un concorso che è ritenuto un perdente scontato. Il team o l’individuo previsto come vincitore è chiamato top-dog. Nei rari casi in cui un underdog vinca, il risultato è definito upset (sconvolgimento).

L’Underdostudio gioca a rimescolare semanticamente e concettualmente la propria identità, invitando gli artisti a reinterpretare il simbolo dello spazio espositivo: una creatura ibrida uomo-cane, ad un tempo metafora della condizione umana nella società attuale e allegoria dello status di outsider all'interno del sistema ufficiale dell'arte. Partendo da questa suggestione il progetto è stato intitolato CUORE DI CANE, come l'omonimo romanzo di Michail Bulgakov, storia della trasformazione chirurgica di un cane in un uomo, con chiaro intento parodico e satirico nei confronti della società sovietica di quegli anni.

(...) "Mai più uomini, altro da essi, lanceranno i loro eserciti alla conquista di una nuova identità umana, o forse solo per attestare il caleidoscopico canile che la società è diventata, in preda a salivazioni pavloviane di fronte a consumismi e sete di potere. E non è forse che di notte i latrati s’alzano lunghi senza più frontiere e nessuno può star più certo che si tratti soltanto di cani?"

Testo Critico di Gioia Perrone