Crosswise! – Roberto Galasso

Informazioni Evento

Luogo
ART CORE GALLERY
via dei Marrucini 1/1a, 00185 , Roma, Italia
Date
Dal al

Lunedì: 12,30 – 17,00 Martedì - Venerdì: 12,30 – 02,00 Sabato e Domenica: 17,00 – 02,00

Vernissage
19/03/2013

ore 19

Contatti
Email: press@fondazionevolume.com
Sito web: http://www.fondazionevolume.com
Biglietti

ingresso libero

Artisti
Roberto Galasso
Generi
fotografia, personale
Loading…

Questa edizione vede protagonista la fotografia, in un ciclo di appuntamenti che indaga le differenti declinazioni della ricerca contemporanea. Le fotografie in mostra rappresentano momenti differenti della ricerca artistica che Roberto Galasso ha portato avanti nel corso degli anni.

Comunicato stampa

Gli spazi di art_core_gallery accolgono la seconda edizione della manifestazione CROSSWISE! ideata ed organizzata dalla Fondazione VOLUME! nata con la volontà di coniugare una molteplicità di linguaggi, creando un luogo di incontro e comunicazione fra differenti ambiti artistici.

Questa edizione vede protagonista la fotografia, in un ciclo di appuntamenti che indaga le differenti declinazioni della ricerca contemporanea, dalla fotografia di reportage e documentaria, fino ai più sperimentali progetti di artisti emergenti.
Ad ampliare gli intenti del ciclo di mostre, un autore sarà invitato a riflettere sul lavoro del fotografo in mostra, attraverso una composizione letteraria che accompagnerà le immagini, raccontandole, allargandone lo spazio visivo e creando uno stimolo verso differenti punti di vista.

Roberto Galasso
Annotazioni visive del quotidiano

Le fotografie in mostra rappresentano momenti differenti della ricerca artistica che Roberto Galasso ha portato avanti nel corso degli anni. Dal suo interesse per l'architettura agli scatti realizzati durante viaggi e derive, frammenti di vita che narrano di incontri, geometrie urbane e possibilita'.
Annotazioni visive del quotidiano di chi, riportando le parole del fotografo stesso, " cresciuto con l'odore forte dell’idrochinone e quello acre del fissaggio, nei silenzi di una camera oscura” approda alla fotografia digitale "conservando lo stesso fascino che piu' di centocinquanta anni fa spingeva alcuni fotografi a voler-scrivere con la luce".

Accompagna le foto in mostra un testo di Roberto Moliterni.

Inaugurazione: 19.03.2013 ore 19:00
Date: dal 20.03.2013 al 08.04.2013
Ingresso: gratuito
Orari:
Lunedì: 12,30 – 17,00 Martedì - Venerdì: 12,30 – 02,00 Sabato e Domenica: 17,00 – 02,00

INTERVISTA A ROBERTO GALASSO

SILVIA MARSANO: COME E QUANDO HAI INIZIATO A FOTOGRAFARE?
ROBERTO GALASSO: Ho iniziato ad interessarmi alla fotografia intorno ai 17 anni, affascinato da una vecchia Rolleiflex che mio fratello possedeva....la particolarità del mirino a pozzetto (con tutte le difficoltà di inquadratura per un neofita) e del formato 6x6 furono il mio battesimo.
Più tardi passai al 35mm con una "terrificante" ma mai dimenticata Zenit E, per poi proseguire, con i primi soldi veri, con una Nikon.

SM: CHE MEZZI E QUALI TECNICHE UTILIZZI?
RG: Ho chiaramente iniziato e proseguito fino al 2003 circa con la fotografia analogica, quella con la chimica, facendo anche molta camera oscura, trattando, grazie al mio lavoro, materiali storici come albumine, collodi, ecc. Sono approdato con convinzione al digitale, con la consapevolezza di maneggiare con cautela una nuova tecnologia avendo rispetto per gli insegnamenti dei vecchi Maestri.

SM: QUAL È LA TUA IDEA DI FOTOGRAFIA?
RG: Mi piace pensare la fotografia come momento di documentazione del vissuto, dei luoghi dei paesaggi che frequentiamo, luoghi e paesaggi anche "piccoli" a volte minimali che hanno subito o subiranno nel corso degli anni le conseguenze del trascorrere del tempo e che hanno rappresentato o rappresentano momenti di vita più o meno importanti delle persone. Mi piace pensare la fotografia come indagatrice di piccoli e anonimi spazi che diventano così protagonisti.
Circoscritti dal perimetro di un fotogramma.

SM: QUALE RUOLO DAI A CHI OSSERVA LE TUE OPERE ? PREFERISCI CHE DALLE TUE IMMAGINI EMERGA LA TUA LETTURA, IL TUO PARTICOLARE PUNTO DI VISTA O INTENDI STIMOLARE UN’APERTURA VERSO UNO SPAZIO VISIVO ALTRO, ALL’INTERNO DEL QUALE L’OSSERVATORE SI POSSA MUOVERE LIBERAMENTE ?
RG: Il mio rapporto con l’osservatore è di confidenziale distacco, e qui prendo in prestito una citazione di Ansel Adams: "quando si ha la necessità di spiegare una fotografia, vuol dire che quella è una fotografia venuta male". Il fruitore della fotografia, come ogni fruitore di opere, può ricevere sensazioni, belle o brutte che siano..o anche nessuna...è come un dialogo, c'è chi ti capisce meglio di altri.

Guai a dare letture in fotografia, viviamo già tra troppi steccati. Libertà assoluta.

Roberto Galasso vive e lavora a Roma dove svolge la professione di fotografo presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nel corso degli anni, si è occupato di documentazione e rilievo fotografico di beni storico-artistici al Gabinetto Fotografico Nazionale per poi rivolgere il suo interesse al contemporaneo, nello specifico alla fotografia di architettura. Dopo aver seguito il work in progress del Museo MAXXI con il progetto “monitorare il cantiere”, ha portato avanti diverse campagne fotografiche presso i cantieri di Roma. Attualmente sta documentando la riqualificazione degli ex mercati generali di Roma (Koolhaas) e i cantieri della stazione marittima (Zaha Hadid), della piazza sul mare (Bofill) e della città giudiziaria (Chipperfield) di Salerno.

MOSTRE/ESPOSIZIONI:
“Il colore del cantiere”( Fondazione Siniscalco- 2008 Foggia)
“MAXXI,il backstage prima dell’arte” (galleria exelettrofonica- 2009 Roma)
“10+1 case a ballatoio a Lecce” (Castello Carlo V -2012 Lecce)
“ArteInCantiere”la fotografia racconta l’architettura”(galleria Bonomo 2012- Bari)
“locus Ardea…..Manzù tra passato e presente attraverso la fotografia di R.Galasso (Ardea-Museo Manzù- 29 settembre 2012)

Roberto Moliterni, nato a Matera nel 1984, vive e lavora a Roma dove ha frequentato l’XI corso di formazione e perfezionamento per sceneggiatori RAI-script. Fondatore con Nicola Fanini dell’associazione Visual Thinking, ha realizzato il documentario La vita è altrove e, con Claudio Maccari, il corto Il tempo uccide. Ha partecipato a numerosi festival e concorsi vincendo i premi per miglior sceneggiatura de “I corti Pluriel/Premio Solinas 2005”, “Mitreo film festival 2008 – Premio Francesco Crocco” e "Premio Malerba”. Ha lavorato come responsabile ufficio stampa per Dino Audino con il quale ha pubblicato nel 2012 il manuale “Fare un corto”. Attualmente collabora con la rivista Tutto Digitale, occupandosi prevalentemente di sceneggiatura, e con Paese Sera, su cui tiene la rubrica Storie in affitto, racconti sulle case in affitto a Roma.