Cosimo Casoni

Informazioni Evento

Luogo
INTERNO18
via Beltrami 18 - 26100, Cremona, Italia
Date
Dal al
Vernissage
16/12/2014

ore 18

Artisti
Cosimo Casoni
Generi
arte contemporanea, personale
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Il linguaggio pittorico di Casoni è una combinazione sperimentale di astrazione e figurazione, che affida il soggetto rappresentato a false prospettive e spazi in assenza, configurando una visione che si fa straniante in una sintesi sospesa fra forza e debolezza, equilibrio e squilibrio.

Comunicato stampa

INTERNO18 arte contemporanea ospiterà, dal 16 dicembre al 1 febbraio 2015 la mostra personale di Cosimo Casoni.
Il linguaggio pittorico di Casoni è una combinazione sperimentale di astrazione e figurazione, che affida il soggetto rappresentato a false prospettive e spazi in assenza, configurando una visione che si fa straniante in una sintesi sospesa fra forza e debolezza, equilibrio e squilibrio.
Contenuto, forma e sostanza sono calibrati a favore di una semiosi in cui parchi giochi, tutori per alberi, bancali divengono il vettore per mettere a fuoco il concetto chiave di “sostegno”, in una rappresentazione decostruita volta a incrinare la concezione cartesiana della realtà. L’obiettivo dell’artista è mettere in discussione il ruolo “portante” dei soggetti non tanto negando l’essenza formale, che seppur alterata rimane riconoscibile, bensì eludendo il piano d’appoggio, eliminando l’equilibrio statico a favore dell’instabilità. L’umore che emerge non è disfattista e votato al pessimismo, non si tratta di mettere in scena il dramma, piuttosto la sensazione è quella della consapevolezza e della sorpresa nel vedere che ancora tutto si regge... L’abilità di Casoni sta nel costruire una mossa sulla precarietà delle condizioni, tra ansia, emozione e spavento.
Piani scivolanti, prospettive impossibili, giochi di geometrie che si librano nel vuoto e oggetti decontestualizzati, che sembrano provvisoriamente sostenersi uno con l’altro, danno vita a immagini in bilico tra metafisica e surrealismo, tra figura e astrazione.
“Considero l'aratro il primo modello su cui ho indagato alcuni aspetti della contemporaneità, tanto da diventare, per me, l' emblema di quella condizione sostanziale che vede l'uomo in bilico tra potenza e impotenza.
Successivamente all'aratro, mi sono servito di altri oggetti a me cari, presi dalla vita quotidiana, per arricchire l'immaginario della mia ricerca; tra questi: bancali in legno, assi da stiro, pedane. Questi diventano rifugi precari, piattaforme fragili del quotidiano, la cui utilità non risulta chiara, composizioni instabili ma immobili, galleggianti sulla tela o sul foglio. La figura umana fa presenza come fosse un oggetto posizionato casualmente, senza alcun ruolo preciso, il cui peso fisico è messo in discussione dalle composizioni stesse”.
Nella serie Playground, centrata sui parchi giochi, l’artista scombina queste strutture ideate per dare sicurezza al bambino, cercando delle soluzioni visive che appaiono possibili solo perché dipinte, ma che in realtà crollerebbero. Il rapporto tra i vari elementi genera delle immagini scultoree e visionarie in uno spazio indefinito. Il risultato non combacia con l’idea di architettura per bambini, ma si trasforma in una serie di “divertimenti per adulti” apparentemente realistici, ma che, a un secondo sguardo, risultano impossibili e inutilizzabili.
I disegni, più che le pitture, appaiono "irrisolti", incompleti. L'utilizzo del disegno aptico - la riproduzione del soggetto che avviene osservandolo o toccandolo senza guardare il foglio - crea un sistema vibrante e complesso di segni in un continuo oscillare tra idea dell'oggetto e l'oggetto stesso, rendendo il risultato più leggero ed enigmatico.

Nel 2013 in occasione del Premio Arte promosso da Cairo editore, Cosimo Casoni, a soli 23 anni, si è aggiudicato la targa d’oro per la sezione Pittura.