Corrispondenze. Italo Valenti e i sodalizi artistici fra Vicenza e Locarno

Informazioni Evento

Luogo
PINACOTECA CASA RUSCA
Piazza Sant'antonio , Locarno, Switzerland
Date
Dal al
Vernissage
23/03/2024

ore 17

Curatori
Veronica Provenzale
Uffici stampa
UESSE ARTE
Generi
arte moderna
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La mostra indaga le interessanti esperienze sviluppate in Veneto e in Canton Ticino da due gruppi di intellettuali (artisti e poeti) che hanno in comune la presenza e l’attività del pittore Italo Valenti (Milano, 1912-Ascona, 1995).

Comunicato stampa

l Museo Casa Rusca di Locarno (Svizzera) presenta dal 24
marzo al 7 luglio una mostra dal titolo Corrispondenze. Italo
Valenti e i sodalizi artistici fra Vicenza e Locarno, a cura di Vero-Valenti e i sodalizi artistici fra Vicenza e Locarno, a cura di Vero-Valenti e i sodalizi artistici fra Vicenza e Locarno
nica Provenzale, che indaga le interessanti esperienze svilup-
pate in Veneto e in Canton Ticino da due gruppi di intellettuali
(artisti e poeti) che hanno in comune la presenza e l’attività
del pittore Italo Valenti (Milano, 1912-Ascona, 1995).
Realizzata dal Museo Casa Rusca di Locarno in copro-
duzione con l’Archivio Italo Valenti di Mendrisio, con la col-
laborazione dell’Accademia Olimpica, del Museo Civico di
Palazzo Chiericati, dell’Assessorato alla cultura del Comune
di Vicenza, e della Fondazione Remo Rossi di Locarno, l’e-
sposizione, nel tracciare il percorso personale e artistico di
Italo Valenti, approfondisce dunque la conoscenza di due
sodalizi artistici, attivi il primo a Vicenza dall’inizio degli anni
Trenta ai primi Cinquanta del secolo scorso e il secondo nel
Locarnese tra gli anni Cinquanta e gli Ottanta.
A Vicenza, dove Italo Valenti giunge da bambino con la
famiglia, si costituisce quasi naturalmente, fra personalità che
cercano di non omologarsi alla cultura di quegli anni ma di
individuare nuovi percorsi di ricerca e di creazione, un gruppo
di giovani artisti e poeti, fra cui spiccano Neri Pozza, Valenti
e Antonio Barolini. “Una gaia gioventù”, come verrà definita
da quest’ultimo, che matura in pittura e scultura una origi-
nale figuratività, ignorando manifestamente le prove esibite
nell’ambito di Novecento e guardando piuttosto al movimento
artistico di Corrente, che prende corpo nel corso del 1938 a
Milano. Da qui, dove fu assistente a Brera di Aldo Carpi ed
Eva Tea, Valenti approda in Svizzera, stabilendosi definiti-
vamente nel 1952 ad Ascona, dove scopre un clima artistico
fertile grazie alla presenza nella regione di numerosi artisti
di varia provenienza, fra cui maestri come l’alsaziano Jean
Arp e l’inglese Ben Nicholson, e inserendosi ben presto in un
contesto culturale di alto profilo che ne favorisce una nuova
stagione espressiva indirizzata verso un’astrazione libera e
di carattere lirico.
La mostra presenta, con opere selezionate con grande
attenzione, le figure più significative dei due sodalizi artistici.
Così, del periodo vicentino si possono incontrare Neri Pozza,
scultore prima, incisore ed editore poi, il poeta Antonio Barolini,
i pittori Maurizio Girotto, Bruno Canfori e Otello De Maria, lo
scultore Gastone Panciera e, unica donna, la pittrice Nerina
Noro. Per il periodo svizzero, che vede il Locarnese meta di
soggiorno e di vita per numerosi artisti, taluni operanti in un
complesso di atelier contigui messi a disposizione dallo scul-
tore Remo Rossi, è ben documentata la varietà delle ricer-
che condotte in quegli anni grazie ai lavori di Jean Arp, Hans
Richter, Fritz Glarner, Ingeborg Lüscher, Julius Bissier, Ben
Nicholson, Aline Valangin, Alberto Magnelli, Max Bill e della
fotografa Anne de Montet, moglie di Valenti.
Oltre 170 sono le opere presenti nell’esposizione, che
occuperà tutte le sale del Museo Casa Rusca, grazie ai pre-
stiti concessi per la parte svizzera dall’Archivio Italo Valenti di
Mendrisio, dalle Collezioni della Città di Locarno, dalla Fonda-
zione Remo Rossi di Locarno, dalla Fondazione Matasci per
l’Arte di Tenero, dal Museo d’Arte Moderna di Ascona, dalla
Fondazione Arp di Locarno-Solduno, oltre che da varie colle-
zioni private. Per quanto riguarda la parte dedicata al periodo
vicentino, oltre ai prestiti privati, ci si è potuti avvalere della
disponibilità delle Collezioni dei Musei Civici di Vicenza, pro-
prietari di importanti materiali in parte già esposti nell’ambito
della mostra Gli amici della «gaia gioventù». Arte e poesia a
Vicenza dal 1930 al 1950 proposta nel 2023 presso il Museo
Civico di Palazzo Chiericati.
In appendice alla mostra si aggiungono un omaggio a Ser-
gio Grandini (1924-2012), figura centrale della divulgazione
culturale in Canton Ticino e in Svizzera ma anche a livello
internazionale negli ultimi decenni del secolo scorso, e un
altrettanto significativo ricordo degli atelier creati dallo scul-
tore Remo Rossi, con l’esposizione di opere e di documenti,
riuniti negli spazi della Sinopia di Casa Rusca, che trovano
un opportuno completamento con la visita alla sede della
Fondazione Remo Rossi a Locarno.
La mostra è accompagnata da un catalogo (Edizioni Dadò,
Locarno) con un ampio saggio della curatrice Veronica Pro-
venzale e i testi di Maria Elisa Avagnina, Angelo Colla, Simone
Cornaro, Diana Rizzi, Stefano Vassere, Carlo Carena, Paride
Pelli e Giacomo Grandini. Sono fin d’ora previsti vari appro-
fondimenti nel contesto di un’ampia rassegna di eventi orga-
nizzati a corollario dell’esposizione.
La mostra è sostenuta da: Repubblica e Cantone Ticino,
Fondazione Giuseppe Roi onlus, Fondazione cultura nel
Locarnese, BancaStato, Ente Regionale per lo Sviluppo
del Locarnese e Vallemaggia, Camera di commercio e
dell’industria del Cantone Ticino, Coop Cultura, Società
Elettrica Sopracenerina.
Con il supporto di: Gruppo Corriere del Ticino