Contratto spaziale

Informazioni Evento

Luogo
A421 STUDIO
Via Santissimi Quattro 27, Roma, Italia
Date
Dal al

Aperto tutti i Giovedi e Venerdi dalle 15,00 alle 19,00
Sabato dalle 11,00 alle 17,00
Evento su prenotazione

Vernissage
25/11/2021
Generi
architettura
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Un contributo di A4.21 STUDIO e sei artisti internazionali per salutare la Biennale di Architettura di Venezia 2021.

Comunicato stampa

IL CONTRATTO SPAZIALE
Un contributo di A4.21 STUDIO e sei artisti internazionali per salutare
la Biennale di Architettura di Venezia 2021

A4.21 studio presenta Il Contratto Spaziale dal 25 Novembre 2021 al 23 Dicembre 2021 presso Via Santissimi Quattro 27, Roma.

Aperto tutti i Giovedi e Venerdi dalle 15,00 alle 19,00
Sabato dalle 11,00 alle 17,00
Evento su prenotazione

A4.21 STUDIO vuole salutare e contribuire a suo modo alla proposta della 17° Biennale fatta dal curatore e architetto Hashim Sarkis: "in un contesto di divisione politica e di crescente disuguaglianza economica e sociale, chiediamo agli architetti di immaginare spazi in cui si possa vivere generosamente insieme". Il tema centrale è IL CONTRATTO SPAZIALE. Gli artisti, che da sempre indagano il rapporto tra spazio e l'architettura, contribuiscono ad evolvere e ci propongono il proprio punto di vista. È quindi in questo contesto che l’Associazione Culturale A4.21 Studio di Roma saluta la chiusura della Biennale con una mostra in OUT.

L’Associazione offre varie attività anche all'interno di spazi che ospitabo atelier in cui vengono svolti eventi e collaborazioni. Ad esempio l'artista Michel Pellaton. Pellaton sviluppa vari metodi derivati dal collage, per mettere insieme diverse pratiche, artistiche e culturali.

Le attività dell’associazione sono un'enfasi sulla convinzione che i lavori di artisti esposti e prodotti per altri artisti, in un contesto come quello di uno studio, possano proporre proposte un po’ “décalées”.

A4.21 Studio è quindi solidale con il tema del CONTRATTO SPAZIALE, ma concentrandosi sulle risorse necessarie per fare una mostra, in un periodo post-pandemico. Si tratta di far viaggiare le opere degli artisti da San Paolo, New York, Berlino, Zurigo, Ginevra e Roma al di sopra dello spazio concreto dei confini. Una modalità che può essere paragonata alla Mail Art o a qualsiasi altra pratica economica di invio di opere di grandi dimensioni per posta.

Lo scopo è quindi una triplice congiuntura del Contratto Spaziale: una condizione di realizzazione dovuta al trasporto; una pratica specifica di ogni artista per intraprendere il suo rapporto con lo spazio; infine una mostra più "leggera" per produrre ed esibire opere in una situazione diversa.

Gli artisti che hanno risposto a questo exercice de style : Jonathan Delachaux di Ginevra, Nicolas Fielder di San Paolo, Patrick Martinez di New York, Sladjan Nedeljkovic di Berlino, Michel Pellaton di Roma e Christain Ratti di Zurigo.