Collezione del Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO D'ARTE MODERNA MARIO RIMOLDI
Corso Italia 69, Cortina d'Ampezzo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni 10.00 - 12.30 e 16.00 - 19.30. Chiusura il lunedì, tranne le aperture straordinarie: 24 e 31 Dicembre 2012; 21 Gennaio 2013; 11 e 18 Febbraio 2013; 1 Aprile 2013.
25 Dicembre 2012 e 1 Gennaio 2013 apertura solo 16.00-19.30.

Vernissage
07/12/2012

no

Contatti
Email: angela@regole.it
Biglietti

Ingresso intero cumulativo per i tre Musei delle Regole d’Ampezzo: 8,00€ Ingresso ridotto cumulativo per i tre Musei delle Regole d’Ampezzo: 5,00€ Ingresso famiglia cumulativo per i tre Musei delle Regole d’Ampezzo: 15,00€

Generi
collettiva, arte moderna

Esposizione di una parte della collezione Rimoldi, rinnovata e riallestita. Una delle raccolte private più importanti d’Italia.

Comunicato stampa

Il Museo è stato inaugurato nel 1974 a seguito della cospicua donazione pervenuta alle Regole d'Ampezzo da parte di Rosa Braun, vedova di Mario Rimoldi, collezionista di Cortina d'Ampezzo. Artisti come de Pisis, De Chirico, Sironi, Campigli e Music, frequentatori della conca ampezzana, instaurano con il collezionista una fruttuosa amicizia. Nel 1941, quando si apre a Cortina la prima Mostra Internazionale del Collezionista, la collezione di Mario Rimoldi è già delineata: spiccano gli splendidi de Pisis, i Morandi, i Semeghini, i Rosai, i Campigli, i Sironi, i Garbari, i Severini, i Tosi e i Guidi. Nel dopoguerra entrano nella collezione le opere sperimentali di artisti già rappresentati con quadri figurativi. Il collezionista s'interessa ad artisti legati al filone figurativo e all'ambiente veneto, come Cadorin, Cesetti, Saetti, Tomea e Depero, con aperture anche verso nuovi movimenti che si vanno formando fuori dal Veneto. La collezione si arricchisce de La Zolfara diGuttuso e di opere dei protagonisti della nuova sperimentazione, come Corpora, Crippa, Dova, Morlotti, Music, Santomaso, Vedova. Scopre anche artisti stranieri, come Kokoschka, Leger, Villon, Zadkine, e si accosta ai protagonisti delle neoavanguardie, agli astratti degli anni Cinquanta.