Collettivo Kunstschau – EU

Informazioni Evento

Luogo
KUNSTSCHAU CONTEMPORARY PLACE
Via G. Toma 72 , Lecce, Italia
Date
Dal al

su appuntamento

Vernissage
09/11/2021

ore 18,30

Generi
arte contemporanea, personale
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“EU”, primo intervento ad opera degli artisti del Collettivo Kunstschau.

Comunicato stampa

Martedì 9 novembre alle ore 18.30, Kunstschau_Contemporary Place a Lecce in via Gioacchino Toma 72, inaugura la mostra "EU", primo intervento ad opera degli artisti del Collettico Kunstschau.

Il titolo della mostra, "EU", allude ad una doppia accezione. Per un verso richiama la sigla della European Union e dei suoi Paesi membri; per l'altro si riferisce all'etimologia greca della parola "εὖ", ovvero "il bene, la bontà". Un suffiso, quest'ultimo, che ricorre in una delle parole al centro del dibattito sociale, politico e culturale nell'intero continente in questi mesi: "eutanasia" (dal gr. εὐϑανασία, εὖ+ϑάνατος, la buona morte).

La mostra riflette sulla recente proposta referendaria "Eutanasia legale. Liberi fino alla fine" che in Italia ha visto l'adesione di oltre 1.200.000 firmatari alla chiusura della raccolta firme del 31 settembre 2021.
L'impiego della spugna idrofila, il cui utilizzo ricorre nell'industria florovivaistica al fine di prolungare artificialmente la vita e la vivacità dei fiori recisi, definisce uno spazio asettico, impraticabile, laddove i parallelepipedi verdi disposti a pavimento non recano alcuna traccia di presenza o di passaggio umano.
Sul fondo della white room, impilati in ordine su di una mensola bianca, quattro camici verdi, utilizzati in campo medico-chiururgico, rimandano alla definizione di uno spazio ospedaliero ma anche all'impiego, da parte di quattro Paesi europei, delle leggi su eutanasia legale e suicidio medicalmente assistito.
L'opera del Collettivo Kunstschau vuole essere un dispositivo di innesco della riflessione sui temi di vita e morte, naturale e artificiale, etica e libertà. Attraverso il cortocircuito tra i materiali impiegati, i colori dei supporti e l'insidia etimologica del linguaggio, la mostra apre ad ipotesi controverse, mostrando da un lato il vuoto legislativo su un tema di carattere universale, dall'altro l'inaccessibilità dello spazio logico che tale questione comporta nella sua impossibile risoluzione.