Clue: Cold. Fotografia forense storica

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA FOTO-FORUM
Via Weggenstein 2/1, Bolzano, Italia
Date
Dal al

martedì - venerdì
ore 15 - 19

Vernissage
27/01/2015

ore 19

Curatori
Stefano Amoretti, Mino Tristovskij
Generi
documentaria, fotografia
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Attraverso documenti fotografici storici rinvenuti a Genova, negli anni ’80, dal collezionista Riccardo Sezzi, la mostra si propone ai professionisti, ricercatori – o semplici appassionati – di scienze forensi, indagini poliziesche e scene del crimine.

Comunicato stampa

de

Nachdem die Ausstellung Clue: Cold im letzten Jahr in der „Gallery 1885“ (London, GB), beim „London Analogue Festival 2014“ (GB) und beim Festival „Analogica 2014“ (Auer, IT) gezeigt wurde kommt sie jetzt nach Bozen. Anhand historischer fotografischer Dokumente, die von dem Sammler Riccardo Sezzi in den 80er Jahren in Genua entdeckt wurden, richtet sich diese Ausstellung an Spezialisten, Forscher und Liebhaber der forensichen Wissenschaften, Polizeiermittlungen und Schauplätze von Verbrechen.

Hauptziel der Recherche ist es, dem Publikum die Arbeit eines anonymen kriminaltechnischen Fotografen vorzustellen, der um die Jahrhundertwende vom 19. zum 20. Jahrhunderts Ermittlungen begleitet hat und dabei Tatorte von Morden und Selbstmorden dokumentierte, Indizien fotografisch sammelte (Patronenhülsen, Tatwaffen, Fingerabdrücke, schriftliche Dokumente) und Fotografien von Verbrechern und Verdächtigen katalogisierte.

Einige der originalen Glasnegativplatten werden ausgestellt sein. Die gesamte Sammlung enthält etwa hundert Negative. Sie sind der sichtbare Beweis des Pioniereifers und der technologischen Entwicklung im Bereich der Kriminaltechnik jener Zeit in ganz Europa: der mug-shot oder bertillonage (der Name stammt von seinem Erfinder Alphonse Bertillon aus dem Jahr 1888) wurde gerade als anthropometrische Technik für die Wiedererkennung von der Polizei von Paris offiziell eingeführt. In England veröffentlicht Francis Galton 1892 sein Handbuch der Biometrik Fingerprints.

Die Ergänzung der traditionellen fotografischen Drucktechniken – heute wiederentdeckt als „alternative“ Techniken – durch die digitale Bildbearbeitung bildet, mit einer zeitgenössischen Ästhetik, eine Verbindung zwischen fotografischer Avantgarde und Justizsytem Italiens Ende des 19. Jahrhunderts.

Stefano Amoretti: Studiert Cultural and Creative Industries an der "City University" in London. Er arbeitet mit Kunstgalerien in Italien und Großbritanien zusammen. Für einer unabhängigen Produktionsfirma entwickelt er Kurzfilme. Er widmet großen Teil seiner Zeit der Fotografie mit besonderem Interesse für antike und traditionelle Techniken. Er ist spezialisiert auf der Technik des Chimigramms.

Mino Tristovskij: Lebt und arbeitet seit 2008 als unabhängiger Fotgraf in London. Mit der analogen Fotografie arbeitend hat er kürzlich an der Produktion von Musikcovers mitgewirkt. Das Studium der Kommunikationswissenschaften schloss er an der Universität „La Sapienza“ in Rom ab.

it

Dopo essere stata presentata lo scorso anno alla Gallery 1885 (Londra, GB) ed esibita al London Analogue Festival 2014 (GB) e Analogica 2014 (Ora, IT), Clue: Cold arriva a Bolzano. Attraverso documenti fotografici storici rinvenuti a Genova, negli anni '80, dal collezionista Riccardo Sezzi, la mostra si propone ai professionisti, ricercatori - o semplici appassionati - di scienze forensi, indagini poliziesche e scene del crimine.

L'obiettivo principale della ricerca è quello di far scoprire al pubblico Italiano il lavoro di un anonimo fotografo forense che, a cavallo tra XIX e XX secolo, ha partecipato ad indagini investigative documentando luoghi del crimine (omicidi e suicidi), raccogliendo indizi (bossoli di proiettili, armi del delitto, impronte digitali, documenti scritti) e catalogando foto di criminali e sospettati.

Verranno esposte al pubblico alcuni originali delle lastre fotografiche ritrovate - l'intera collezione comprende un centinaio di negativi - come prova visibile del fervore pionieristico, e dello sviluppo tecnologico in campo forense ricercato, in quel tempo, in tutta Europa: il mug-shot, o bertillonage (dal nome, nel 1888, del suo inventore Alphonse Bertillon), è appena stata introdotta come tecnica antropometrica ufficiale di riconoscimento dalla Polizia di Parigi; mentre in Inghilterra Francis Galton si accinge a pubblicare il manuale di biometrica Fingerprints (1892).

L'integrazione di tecniche di stampa fotografica tradizionali - oggi riscoperti come "alternativi" - con tecnologie di manipolazione immagine digitale ripropone, con un'estetica contemporanea, il legame tra avanguardismo fotografico e sistema giudiziario nell'Italia di fine '800.

Stefano Amoretti: Studia Cultural and Creative Industries alla "City University" di Londra. Collabora con alcune gallerie d'arte in Italia e Gran Bretagna. Produce cortometraggi presso una casa indipendente. Dedica gran parte del suo tempo alla ricerca fotografica con particolare interesse alle tecniche antiche e tradizionali. È specializzato nella stampa di chimigrammi.

Mino Tristovskij: Fotografo indipendente, vive a Londra dal 2008. Professionista di fotografia analogica, ha recentemente collaborato alla realizzazione grafica di prodotti discografici. Ha conseguito i suoi studi di Scienze della Comunicazione presso l'università "La Sapienza" di Roma.

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