Claudio Spada – La città che avanza
La base di una gru in primo piano, uno scorcio del Tevere e, al di là della sponda, nuovi edifici a rappresentare l’arrivo della modernità: è “La città che avanza”, di Giacomo Balla, da cui Claudio Spada ha tratto ispirazione e titolo per la sua nuova mostra “La città che avanza” presso la Galleria Vittoria che si inaugura il sette maggio prossimo.
Comunicato stampa
La base di una gru in primo piano, uno scorcio del Tevere e, al di là della sponda, nuovi edifici a rappresentare l’arrivo della modernità: è "La città che avanza", di Giacomo Balla, da cui Claudio Spada ha tratto ispirazione e titolo per la sua nuova mostra "La città che avanza" presso la Galleria Vittoria che si inaugura il sette maggio prossimo.
"Ho Roma nel cuore, nel mio dna," spiega l’artista, "mi affascina l’architettura dei suoi antichi palazzi, sono rapito dalla sua bellezza, ma mi incuriosisce e mi appassiona il nuovo, l’avveniristico, una sfida che mi attira e di cui temo il rischio. Rivendico la presenza e l’importanza del verde e della natura al centro della città, dei parchi, del fiume… Questa mostra su "La città che avanza" è dunque anche un messaggio affinchè il nuovo, rappresentato dai grattacieli, non soffochi il nucleo storico delle città, ma sia il i simbolo di una naturale trasformazione epocale, una crescita di civiltà che ha come primo riferimento il rispetto dell’uomo e del suo ambiente, per la qualità della sua vita".
La grande bellezza di Roma e la magia dell’ acquerello sono i due amori del maestro Claudio Spada e costituiscono la poetica della sua arte pittorica. Lirico nella raffigurazione dei paesaggi, si rivela un ricercatore silenzioso, attento a evocare i misteri della città eterna, atmosfere di una storia illustre che percorre il tempo. La predilezione per l’acquerello lo ha accompagnato per tanti anni, una passione nata da piccolo vedendo dipingere il nonno. " tu da grande farai il pittore!" gli ripeteva spesso e così è stato. Oggi alla delicatezza dell’acquarello unisce la corposità della materia con interventi di una tecnica pittorica mista, creando una nuova, originalissima espressione artistica assai suggestiva, che arricchisce e da corpo alle trasparenze.
Frequentatore di studi d’arte di pittori famosi come Gentilini, Fazzini, Monachesi, Spada unisce allo studio e ad una ricca esperienza, maturata negli anni, quel talento che è proprio dell’artista, che lo guida nella via dell’innovazione, nel divenire dell’arte. "Mi piace lanciarmi in una sfida più ampia!" ama dichiarare e da Roma vola verso nuovi orizzonti, esprimendo la sua voglia di cercare altri spazi, nuove realtà urbane futuribili. Da Roma, che ha sempre nel cuore e nei colori, si proietta nel mondo, creando, nuovi incanti, nuovi silenzi e nuove bellezze. "Le tecniche che oggi sperimento mi hanno permesso di fare cose molto grandi" spiega, ma la sua odierna esigenza di spazi e di verticalità non rinnega le sue inconfondibili cupole, le sue geometrie, i suoi colori, i suoi silenzi in una immagine che trasmette un eterno presente. Dell’acquarello rimane la poesia, la delicatezza dei colori incisivi, ma non aggressivi, mitigati dal bianco che da rilievo alla corposità della materia, illuminandola.
Sabina Caligiani