Claudio Costa / Hermann Nitsch – Il viaggio nell’ancestrale

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA MICHELA RIZZO - EX BIRRERIA GIUDECCA
Isola della Giudecca 800Q 30133, Venezia, Italia
Date
Dal al

Private view su invito: Sabato 4 settembre
Opening: Domenica 5 settembre | 11.00 - 18.00
martedì – sabato
Orari di apertura11.00 – 18.00

Vernissage
04/09/2021

su invito

Artisti
Hermann Nitsch, Claudio Costa
Curatori
Stefano Castelli
Generi
arte contemporanea, doppia personale
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La Galleria Michela Rizzo ha il piacere di presentare la doppia personale Il viaggio nell’ancestrale, che affianca lavori di Claudio Costa e Hermann Nitsch.

Comunicato stampa

Claudio Costa | Hermann Nitsch
Il viaggio nell’ancestrale
A cura di Stefano Castelli
Da un’idea di Massimo Melotti

4 settembre - 13 novembre 2021

Galleria Michela Rizzo
Giudecca 800/Q, Venezia
Fermata vaporetto: Palanca

La Galleria Michela Rizzo ha il piacere di presentare la doppia personale Il viaggio nell’ancestrale, che affianca lavori di Claudio Costa e Hermann Nitsch: un inedito accostamento che va alla ricerca di affinità e differenze nell’opera di due protagonisti della ricerca artistica del secondo Novecento e di oggi. L’allestimento prevede sale monografiche dedicate a ciascuno dei due autori e momenti di incontro che li vedono dialogare.

Di Claudio Costa viene proposta una selezione di lavori provenienti da diverse fasi della sua carriera, dagli assemblaggi alle grandi installazioni. Viene così colta la coerenza ma anche l’evoluzione del suo linguaggio, che corre in stretto parallelismo con la sua biografia, dalla fase “archeologico/antropologica” a quella “alchemica”.
Hermann Nitsch propone un nucleo di lavori che ben rappresentano sia le sue ricerche storiche sia quelle attuali. A un’ampia gamma delle “Reliquie”, oggetti che sono allo stesso tempo testimonianza delle sue performance ma anche opere autonome, si affiancano esempi della sua pratica pittorica, da quella più immediatamente identificabile con il suo stile caratterizzata dallo spargimento del colore fino alle ultime innovazioni ricche di passaggi cromatici.

Due opere diverse come quelle di Costa e Nitsch trovano punti in comune nella presenza dell’oggetto, nella ricerca “antropologica” che rinnova e sfida gli abituali criteri dell’approccio umanistico, nell’evocazione della presenza umana tramite reperti, tracce e reliquie. Costa introdusse con molto anticipo sulle ricerche odierne l’idea di un’antropologia “allargata” che dia dignità paritaria a tutte le culture. Nitsch coinvolge direttamente la dimensione corporea nella sua concretezza più scabrosa per dar vita a un’idea rinnovata di “tragico” che tocca assieme aspetti di denuncia e di catarsi. Alla razionalità della ricerca intellettuale, i due autori affiancano e mescolano componenti che attengono a dimensioni “alternative” rispetto ai comuni percorsi dell’arte contemporanea: l’alchimia nel caso di Costa, la ritualità e il sacrificio nel caso di Nitsch.

Claudio Costa è nato a Tirana nel 1942 ed è scomparso a Genova nel 1995. L’esperienza del Maggio parigino, i numerosi viaggi, la sua pratica nel campo dell’arteterapia sono passaggi fondamentali della sua biografia e della sua opera. Nel suo curriculum, oltre a numerose personali in gallerie private e istituzioni pubbliche, figurano partecipazioni a Documenta e alla Biennale di Venezia.

Hermann Nitsch è nato a Vienna nel 1938. Negli anni Settanta con l’Azionismo viennese dà una scossa al mondo dell’arte raggiungendo livelli inediti di radicalità nel campo della performance. La sua pratica di performer, pittore, compositore si articola nei decenni successivi dando vita a un ininterrotto progetto di “arte totale” definito Theatre of Orgies and Mysteries. Le sue opere sono presenti nelle collezioni dei maggiori musei internazionali.

In collaborazione con Archivio Claudio Costa e Atelier Hermann Nitsch

La mostra è dedicata alla memoria di Massimo Melotti, al quale si deve l’idea originaria di accostare i due artisti e il titolo.