Claudia Oliva

I suoi scatti sono ritratti, veri e propri primi piani che indagano le espressioni degli animali, per scoprirne sentimenti e note caratteriali.

Comunicato stampa

Il progetto di Claudia Oliva nasce in occasione della morte del suo gatto per istiocitosi progressiva cutanea. Più evolveva la malattia più intravedeva nel suo sguardo sofferenza e solitudine: sentimenti che il suo amore per gli animali l'hanno portata a ricercare anche in altre specie.
Da lì è nata la sua riflessione sui giardini zoologici, nati con scopi didattici nel diciottesimo secolo per esibire specie esotiche altrimenti impossibili da conoscere.
Costretti in gabbie che spesso non ne rispettano le caratteristiche etologiche, oggetto della curiosità dei visitatori sempre in attesa di un gesto eclatante come un ruggito o una scenetta simpatica da immortalare, gli animali sono come oggetti d’arte sotto i riflettori, come quadri in un museo e l’uomo, inconsapevolmente, ne diventa un sadico spettatore.
Il progetto non vuole essere una denuncia contro gli zoo ma una riflessione più ampia sulla reazione e i comportamenti degli animali in cattività.
Ogni immagine è una testimonianza, un racconto, una storia.
I suoi scatti sono ritratti, veri e propri primi piani che indagano le espressioni degli animali, per scoprirne sentimenti e note caratteriali.
Claudia Oliva non vuole una semplice fotografia di denuncia che riprenda il pavimento in cemento, le gabbie piccole o lo spazio verde troppo esiguo.

Infatti le sue foto solo essenziali bianco e nero per concentrare l’attenzione su un unico protagonista:
lo sguardo.
Sguardo triste, pigro, curioso, combattivo, indagatore.
Sguardo reso astratto dal camouflage del pelo o dalle pieghe della pelle.
Sguardo dritto in camera, come a volere interpellare lo spettatore: perché è l’osservatore che guarderà quegli occhi e li interpreterà in base alla propria sensibilità ed esperienza.
Perché è questa la forza che Claudia Oliva trova nella fotografia: «la possibilità di sviluppare qualità come lo spirito di osservazione, il coraggio, l’intraprendenza e la capacità di comunicare per coinvolgere altre persona nei propri progetti».

Classe 1982, Claudia Oliva è fotografa professionista e specializzata in fotogiornalismo d’inchiesta e reportage. Ha pubblicato su magazine nazionali e internazionali quali People, The Sun, New York Post, Daily Mail, Gala, Freizet Spass, Bunte, l’Espresso, Corriere Sera Magazine, La Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX, la Gazzetta del Sud, Moto Nautica, A, Tu, Glamour, Vanity Fair, DivaDonna, Chi, Gente, Oggi, Novella 2000, Eva 3000, Vero, Visto, Vip.
Collabora con agenzie fotografiche milanesi e con la Facoltà di Architettura di Genova.