Christoph Brech – Roma città scattata
Questa mostra rappresenta una prima assoluta. Al centro dell’esposizione è infatti una selezione di fotografie di Roma in grande formato, che Christoph Brech ha realizzato nel 2012 appositamente per questo progetto espositivo.
Comunicato stampa
Christoph Brech nasce nel 1964 a Schweinfurt (Germania). Studia all’Akademie der Bildenden Künste di Monaco di Baviera. La sua opera pluripremiata abbraccia gli ambiti della video arte, della fotografia e dell’arte nello spazio pubblico. Con il suo soggiorno come borsista dell’Accademia Tedesca Villa Massimo a Roma del 2006 inizia un intenso confronto con Roma e il Belpaese.
Questa mostra rappresenta una prima assoluta. Al centro dell’esposizione è infatti una selezione di fotografie di Roma in grande formato, che Christoph Brech ha realizzato nel 2012 appositamente per questo progetto espositivo.
Si tratta di vedute inedite della Città eterna, che indirizzano lo sguardo su aspetti quotidiani. Immagini di chiarezza e quiete, piene di forza poetica, in cui ha luogo un miracolo: Roma diventa senza tempo. Ciò che è già avvenuto mille volte appare come una terra inesplorata. Brech schiude allo sguardo un mondo nuovo ricco di motivi antichi, in cui il caso è tutt’altro che casuale. Perché accosta l’insolito all‘usuale, unisce ciò che è distante. Sono istantanee che superano i tipici motivi da cartolina postale, e dove il destino - ossia Brech - ha avuto il ruolo di regista.
Nella mostra sono esposti anche alcune immagini scattate nei Musei Vaticani nel 2009. Fanno parte del percorso espositivo anche alcune foto dei suggestivi ruderi di Ninfa con il suo spettacolare giardino paesaggistico.
Attualmente Brech lavora ad un nuovo progetto: un'escursione fotografica negli angoli segreti dei Musei Vaticani, dove l'artista fotografa ciò che normalmente sfugge alla vista o non è permesso vedere.
Infine, la Casa di Goethe presenta anche alcuni video romani dell’artista, realizzati tra il 2006 e il 2011, che si trovano nella collezione del museo come donazione di Michael e Ricarda Matheus.
S. Ivo alla Sapienza, 2012