Chiara Pellegrin – Voyages
Presso gli spazi del St Stephen’s Cultural Center di Roma la mostra “Voyages” di Chiara Pellegrin.
Comunicato stampa
“La superficie del quadro evoca la pelle sulla quale affiorano i segni di un’identità, i suoi percorsi, il suo vissuto. C’è la memoria della body art nelle tele di Chiara Pellegrin, nella ritualità con la quale l’artista lavora ognuna di loro nel tentativo di far affiorare in superficie il suo mondo interiore. Come in un rituale di passaggio di antica memoria, ogni tela è marcata dall’artista al primo approccio, segnata nella sua individualità da tanti piccoli rilievi tondi, disposti in infinite successioni che abbozzano segni, formano disegni di strani animali marini, corpi celesti, microrganismi luminosi, in un gioco permanente tra microcosmo e macrocosmo.
Non c’è violenza all’origine di queste piccole cicatrici iniziatiche, ma il gesto dell’artista che spreme leggermente il tubetto di colore appoggiato sulla tela e traccia così le coordinate del suo universo pittorico. Sulla tela lavorata come un ricamo, affiorano le piccole protuberanze lasciate dal colore essiccato. I piccoli punti fatti di colore-materia, il cui tono non è dato conoscere all’osservatore, sono segno e disegno ricoperto da successivi strati di tinta liquida, dalla sovrapposizione di velature di colore trasparente che, come in un processo da analisi di laboratorio, sembrano voler svelare la loro intima natura. Potrebbero essere frammenti di un alfabeto sconosciuto, memoria insepolta di civiltà remote, insediamenti dispersi in una topografia dai contorni incerti. Ma più probabilmente sono la personale testimonianza del logoramento delle immagini quotidiane e l’affermazione di un linguaggio altro, un codice di comunicazione impregnato di percezione tattile, come se il messaggio cifrato racchiuso in quei segni potesse essere svelato al tocco del quadro anche al buio.” (dal testo critico “La tela di Chiara” di Elisa Byington)
Chiara Pellegrin è nata a Roma nel 1966. Lavora nel campo dell’arte, dell’insegnamento e dell’interior design. Si è formata artisticamente a Londra, a Parigi e negli Stati Uniti, dove ha collaborato con numerosi artisti e studi di design. Ha studiato a Bennington, negli Stati Uniti, dove ha conseguito un B.A in Fine Arts. Ha soggiornato a lungo in Nigeria, India e Cuba dove ha praticato tecniche di arti tradizionali (tessitura, carta pressata, tintura). Ha esposto in Italia e all’estero in personali e collettive. Attualmente lavora come atelierista nella scuola Ambrit International School a Roma e collabora con studi di design e architettura con contributi artistici. Tra le principali mostre personali: 2010 Camponeschi, Roma; 1995 Paleo Gallery, Koln; 1991 Centro Ananda, Roma; 1989 Palazzo Lazzaroni, Roma. Tra le collettive: 1996 Galerie Dominion, Montreal; 1994 Paleo Gallery, Koln; 1993 “Palle“ Stefania Miscetti gallery, Roma; 1990 shows in London, 108 Drummond st. and Chumley Dene with ARC group; 1987 Usdan gallery , Bennington, VT.