Chiara Ceroni – Il gioco indotto
Un archivio di migliaia di immagini in cui si declina la complessità del concetto di intoccabile – fra sacralità, immaterialità e disgusto – si presta volta per volta a nuove modalità di allestimento e lettura, mettendo così in crisi ogni presunta fissità dell’immagine, o sua semantica univocità.
Comunicato stampa
Un archivio di migliaia di immagini in cui si declina la complessità del concetto di intoccabile – fra sacralità, immaterialità e disgusto – si presta volta per volta a nuove modalità di allestimento e lettura, mettendo così in crisi ogni presunta fissità dell’immagine, o sua semantica univocità.
Accade invece che il destino di quelle immagini è nel metodo che le vede andare incontro a una materialità precaria e reversibile – in questo caso: una miriade di aeroplani di carta; un indice verbale che ci prospetta una direzione criptica; l’epifania videografica di frammenti di immagini dell’archivio; e infine il patetico scioglimento di una piccola scultura di cera.
Opere esposte
Il Gioco Indotto (Aeroplani), immagini dell’archivio stampate e piegate, 2023-25
Il Secondario (Emergere e Sparire), video-astrazione delle immagini dell’archivio, 2025
Intuizione e Testo, indice provvisorio delle immagini dell’archivio, 2025
Segreto, video-documentazione dello scioglimento di una scultura in cera, 2024
La ricerca artistica di Chiara Ceroni (Milano, 1998) trascende il medium specifico, attuandosi sul piano del metodo, inteso come percorso di concretizzazione di un'esperienza estetica non solo visiva. La dissezione e la parafrasi, insieme all’utilizzo del gioco come strumento dialogico ed espressivo, sono gli elementi processuali che definiscono il suo lavoro, volti ad attivare relazioni che riflettono sui temi della fruizione e progettualità artistica.
Si è laureata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera; dal 2025 frequenta il corso magistrale in Arti Visive e Cinema Espanso presso IUAV di Venezia, città in cui attualmente vive e lavora.