Chen Li / Andrea Palama’

Informazioni Evento

Luogo
UNDERDOGSTUDIO
Via Carteria 32, Modena, Italia
Date
Dal al

sabato dalle 17:30 alle 20

Vernissage
26/11/2011

ore 18.30

Artisti
Andrea Palamà, Chen Li
Generi
arte contemporanea, doppia personale
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I due giovani artisti, impegnati nella ricerca di una personale declinazione del linguaggio figurativo contemporaneo, espongono una serie di tele inedite per Fables of deconstruction.

Comunicato stampa

Sabato 26 novembre alle 18:30, l’Underdogstudio di Modena inaugura FABLES OF DECONSTRUCTION, doppia personale di Chen Li e Andrea Palamà.
I due giovani artisti, impegnati nella ricerca di una personale declinazione del linguaggio figurativo contemporaneo, esporranno una serie di tele inedite realizzate nel corso del 2011.

Il rapporto tra uomo, arte e natura costituisce probabilmente il territorio di indagine preferenziale che accomuna la loro pittura.

Scrive Giovannni Matteo nel testo di presentazione alla mostra: “Il percorso di Andrea Palamà si inscrive nel cammino storico dell'arte occidentale, che ha sempre guardato alla natura con meraviglia ma anche con diffidenza, considerandola come altro dall'uomo, oggetto di studio, rappresentazione, riflessione, proiezione. La terra, le acque, il cielo, la vegetazione, sono evocate dalle sue pennellate dagli accostamenti cromatici inattesi eppure armoniosi, ma l'artista fa emergere in questo intrico, talvolta in modo subdolo, l'uomo. E lo fa tracciando deboli ma riconoscibili segni della sua presenza: figure, silouette, fragili segni di antropizzazione. Non a caso gli abitanti umani delle sue tele si presentano con l'apparato iconografico del viaggiatore, dell'esploratore, del cacciatore.

Chen Li, pur essendo saldamente ancorata alle istanze della pittura contemporanea europea, tradisce una consapevolezza profondamente orientale nel riconoscere la natura come maestra. L'artista non rappresenta la natura ma si identifica con essa, agisce come lei: i suoi verdi, i suoi grigi, le sue pennellate ampie e corpose sono natura. Suggeriscono profumi, suoni, sensazioni tattili. Si espandono seguendo i ritmi e la musicalità imprevedibile della vegetazione e della terra.

Anche nella pittura di Chen Li balenano di tanto in tanto corpi estranei, in cui si possono riconoscere quelle che potrebbero sembrare presenze umane o animali ma che sono, più credibilmente, frammenti del percorso millenario dell'arte come rappresentazione. Forse sono semplicemente figure. Che la pittura di Chen - come fa la natura con i nostri ruderi - avvolge, accoglie, assorbe.”