Chartae

Mostra collettiva.
Comunicato stampa
CHARTAE
Kazuko Hiraoka, Marco Laganà, Chiara Cirio e Anna Valla
5 luglio - 27 luglio 2025
Inaugurazione: 5 luglio ore 18:00
Via Rocca 31, Neive
La carta è lo strumento della lettura, della creazione, della riflessione e della comprensione.
Con la carta abbiamo affrontato la nostra storia e alla carta abbiamo affidato la nostra memoria. La carta c’è sempre, c’è ancora, ci sarà sempre. La tocchiamo, la sfogliamo, la annusiamo, la guardiamo e la rigeneriamo.
La carta ci aiuta a dire chi siamo. Anche nell’arte.
Tra le sue pieghe, tra gli strappi che generano nuovi orizzonti, tra i suoi strati che filtrano il nettare della nostra terra, si origina la mostra CHARTAE che, dal 5 al 27 luglio, la galleria GART Arte Contemporanea presenta attraverso le ricerche e i lavori di Kazuko Hiraoka, Marco Laganà, Chiara Cirio e Anna Valla.
L’inaugurazione della mostra, che vedrà tutti gli artisti presenti, si terrà sabato 5 luglio alle ore 18:00 negli spazi di Neive, in Via Rocca 31.
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KAZUKO HIRAOKA
(1951, Ota-ku, Tokyo)
Dalla tradizione millenaria giapponese che ha fatto della carta la sua stessa essenza, presentiamo i dipinti calligrafici e le miniature di Kazuko Hiraoka: la storia di una vita affidata alla carta, alla sua minuziosa produzione e all’arte della calligrafia che continua ad insegnare a Torino presso l’associazione Sakura.
Già grafic designer presso la CBSSONY, Kazuko ha gestito un’azienda di produzione di carte pregiate in Giappone, un legame indissolubile con la carta che ha recentemente presentato al National Art Center di Tokyo, con la scuola Akitsu-Kai di cui fa parte, e al Castello di Vinovo nella mostra Kin, sfumature d’oro nelle arti giapponesi. Con Chartae, la galleria presenta la sua espressione artistica tra profumi d’inchiostro, gesti di quiete e raffinata bellezza.
MARCO LAGANA’
(1967, Genova)
La carta è la sua materia, la plasma, la incide, la macera e la rigenera, quasi a compiere un ciclo vitale alla ricerca di nuova luce.
Dalla stampa delle acqueforti con il torchio calcografico, seguendo un rituale fatto di precisione, pressione tra carta e inchiostro, alla scultura in cartapesta quanto mai suggestiva e personale che ci accompagna in luoghi incantati e fiabeschi, Marco Laganà approda al collage generando dialoghi tra luci ed ombre, sovrapponendo colori su vecchie pagine intrise di parole. La texture unica e vibrante evoca i paesaggi unici delle nostre Langhe abbracciate dalle nebbie che suggeriscono dimensioni intime, remote e affascinanti.
CHIARA CIRIO
(1985, Asti)
Solo l’occhio attento di una scultrice dall'anima indissolubilmente legata alla sua terra e alle sue più nobili tradizioni di vinificazione, poteva arrivare ad interpretare i filtri di carta utilizzati nei momenti di filtrazione del vino come narrazioni biologiche uniche. Evoluzioni naturali scavate, indirizzate e fissate dall’artista ci presentano queste carte come memorie di processi naturali ma sapientemente colti nel loro divenire.
ANNA VALLA
(1951, Saluzzo)
Eccellente interprete della poesia visiva italiana, Anna Valla, con ostinata perseveranza, lascia traccia di infinite cancellature, segni di conquiste e pentimenti, attraverso gesti ripetuti ed ossessivi: la testimonianza della persistente danza dei pensieri sotto il ritmo dell’anima. E quando anche la carta si lacera, Anna Valla ricompone nuove proporzioni, ricodifica volumi, intrecciando resti di memorie per creare una nuova lettura visiva dell’emozione. Le opere dell’artista si presentano come composizioni narrative incomplete, frammentate, inquadrature di una sceneggiatura in corso d’opera. Palinsesti su cui si scrive, si cancella, si riscrive ed è proprio questo andamento incessante di proiezione futura che genera sulla carta il ritmo della vita. Attualmente, i suoi lavori sono anche in mostra presso la Galleria Francesco Clivio in Foro Bonaparte a Milano con i più prestigiosi interpreti della poesia visiva italiana.