Carolina Franza

Informazioni Evento

Luogo
BANCA NAZIONALE DEL LAVORO AI PORTICI DI CHIOZZA
via Carducci 18 , Trieste, Italia
Date
Dal al

da lunedì a venerdì 8.50 - 13.20 e 14.30 - 16.00

Vernissage
06/12/2012
Artisti
Carolina Franza
Generi
arte contemporanea, personale
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Una mostra di icone inedite, dai colori delicati, della pittrice triestina Carolina Franza. In mostra una serie d’icone inedite, realizzate nell’estate 2012 e ispirate alle pietre preziose.

Comunicato stampa

La Banca Nazionale del Lavoro ai Portici di Chiozza (via Carducci 18) di Trieste organizza anche quest’anno dal 6 al 19 dicembre la manifestazione benefica Telethon per sostenere la ricerca sulle malattie genetiche. Il direttore Laura Rubesa presenta per la quarta volta, a tal fine, una mostra di icone inedite, dai colori delicati, della pittrice triestina Carolina Franza. In mostra una serie d’icone inedite, realizzate nell’estate 2012 e ispirate alle pietre preziose: ogni tavola, realizzata con fedeltà filologica ma nel contempo con estro creativo molto personale e raffinato, è dedicata a una pietra: ametista, topazio, acquamarina, zaffiro, smeraldo e rubino chiarissimi e diamante. A quest’ultimo è dedicata una Madre di Dio della Tenerezza interpretata attraverso il grafismo del bianco e del nero e dipinta, non a caso, tra la festa della Trasfigurazione e il 15 agosto, giorno della Madonna Assunta. Saranno esposte anche 2 icone rotonde, che rappresentano magicamente due angeli (da lunedì a venerdì 8.50 - 13.20 e 14.30 - 16.00/ info 333 3215658).

Carolina Franza nasce a Trieste e inizia a dipingere fin da piccola. Incomincia la ricerca in Italia e all’estero per un’arte che unisca in sé la conoscenza dei colori della pittura su tavola nel loro aspetto pittorico e scientifico, la filosofia dei soggetti rappresentati e le sue misure, venendo a contatto con opere della “Tradizione” di altri popoli. Segue a Firenze le lezioni della pittrice Luisa del Campana e apprende la necessità di impadronirsi di tutti gli stili. E’ del 1981 l’incontro con gli insegnamenti di Tommaso Palamidessi e il 1989 vede la realizzazione e la presentazione delle prime icone, che prendono a modello, come avviene tradizionalmente, l’iconografo russo S. Andrej Rublev, con la verifica e l’ispirazione costante del suo maestro d’rrte Alessandro Benassai. Nel 1989 inizia a Firenze l’attività espositiva che prosegue tuttora intensissima in Italia e all’estero.