Carol Rama – Presagi di Birnam

Informazioni Evento

Luogo
CENTRO CONSERVAZIONE E RESTAURO LA VENARIA REALE
Via XX Settembre 18, 10078 , Venaria Reale, Italia
Date
Il
Vernissage
20/10/2014

ore 15.30

Contatti
Email: marianna.ferrero@centrorestaurovenaria.it
Artisti
Carol Rama
Generi
presentazione
Loading…

Presentazione del progetto di studio e conservazione dell’opera “Presagi di Birnam” di Carol Rama, restaurata presso i laboratori di Venaria nell’ambito del Corso di Laurea Magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali.

Comunicato stampa

In occasione di una Tesi Magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università di Torino, seguita dal prof. Antonio Rava e svolta presso il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, è stato affrontato lo studio delle problematiche di intervento e il restauro di un’opera d'arte contemporanea in gomma realizzata dall’artista Carol Rama e attualmente di proprietà del Museo del Novecento di Milano. La ricerca è stata svolta con la collaborazione del Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino e con un intervento del Dipartimento di Scienze ed Innovazione Tecnologica dell'Università del Piemonte Orientale di Alessandria.
L'opera, intitolata "Presagi di Birnam”, è un'installazione costituita da un cavalletto di ferro che sorregge una grande quantità di camere d'aria di bicicletta, realizzata nel 1970 dall'artista torinese nell’ambito delle sue ricerche sull’uso delle gomme di bicicletta nelle diverse espressioni artistiche.
La rapida alterazione dei materiali, peggiorata dalle non idonee condizioni ambientali in cui è stata conservata l'opera prima dell'intervento, ha contribuito a un'accelerazione del degrado naturale della gomma e, al contempo, ha diminuito la forte testimonianza evocativa che l'artista si era prefissata al momento della creazione dell'opera. Nello specifico, sono state riscontrate e distinte diverse tipologie di degrado diffuse su tutta la superficie delle gomme. Queste ultime sono state interessate da ampi fenomeni di fotossidazione, estese manifestazioni di deposito superficiale di natura grassa, notevoli concrezioni e deformazioni, fessurazioni e veri e propri distacchi e perdite di materiale originale. Le camere d’aria sono state catalogate in base alle tipologie e alle marche riscontrate, attribuibili a diverse produzioni italiane ed europee. Le gomme rappresentano inoltre un catalogo e un patrimonio forse unico di camere d’aria di bicicletta a partire dagli anni venti e trenta del Novecento.
Grazie a un primo cantiere conoscitivo, è stato possibile verificare l'esatta costituzione dei materiali e l’avanzamento del degrado. Sulla base dei risultati ottenuti sono state effettuate diverse sperimentazioni scientifiche per identificare i materiali conservativi più idonei, in particolare per quanto riguarda la scelta del miglior trattamento adesivo e consolidante. Alla fine dei test è stato selezionato un prodotto adatto alla applicazione sulle camere d'aria, facilmente reversibile e somministrato adottando il principio del minimo intervento. La ricerca ha permesso l’individuazione e lo studio di nuovi trattamenti consolidanti, alcuni dei quali non ancora sperimentati su questo tipo di supporto. La buona riuscita dell’operazione ha garantito il pieno recupero morfologico di ciascuna camera d'aria e ne ha migliorato flessibilità, elasticità e morbidezza, che si erano perdute con l'avanzare del degrado nel tempo.
L'esito di questo lavoro ha pertanto consentito la creazione di "linee guida" di intervento su questo materiale che potranno essere rivolte ai professionisti del settore.

L’opera viene ora portata a Barcellona dove a partire dal 31 ottobre 2014 e fino al 22 febbraio 2015 sarà esposta al MACBA, in occasione di una mostra itinerante internazionale in omaggio all’artista torinese Carol Rama. Il percorso espositivo proseguirà poi a Parigi e Dublino, per concludersi alla GAM di Torino. Al termine dell’esposizione temporanea a Barcellona, “Presagi di Birnam” sarà restituita al Museo del Novecento di Milano, che vorrebbe inserirla nel suo percorso espositivo permanente in occasione della mostra istituzionale per EXPO 2015.