Carmine Caputo di Roccanova – Geometrie

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO ROCCO SCOTELLARO
Via Cesarea 49, Vigevano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
14/01/2012

ore 17.30

Artisti
Carmine Caputo di Roccanova
Curatori
Mauro de Giosa
Generi
arte contemporanea, personale
Loading…

Dagli esordi l’artista segue il concetto di ordine e razionalita’, secondo cui ogni forma d’arte deve essere autonoma da ogni riferimento naturalistico.

Comunicato stampa

Si inaugura sabato 14 gennaio alle 17,30 presso lo Spazio “Rocco Scotellaro” di Vigevano la mostra personale dell’artista Carmine Caputo di Roccanova, acura di Mauro de Giosa e patrocinata dall'Amministrazione comunale di Vigevano. L’artista, lucano di nascita vive e lavora a Milano. Si diploma in Pittura e Scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera seguendo gli insegnamenti di Luigi Veronesi e Alik Cavaliere.

Nel 1998, si laurea, con Fulvio Irace, in Architettura al Politecnico di Milano. Debutta in pubblico nel 1983 a Santhià, in provincia di Vercelli, dove viene segnalato alla XX Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea. Nello stesso anno vince la Rassegna “San Fedele” Scultura Giovani. Da allora ricco e continuativo risulta il percorso espositivo di mostre e rassegne tematiche.

Scrive Mauro De Giosa: «(…) Dagli esordi l’artista segue il concetto di ordine e razionalità, di pulizia e di misura secondo cui ogni forma d’arte deve essere autonoma da ogni riferimento naturalistico e da ogni desiderio di rappresentatività del reale, scivolando in una tecnica sapiente ed epurata esercitando, con consapevole ossessione, il mestiere del pittore con rigore dal sapore antico, si pensi all’utilizzo della foglia d’oro adoperata dall’artista come “retaggio” simbolico del passato. (…) Va rilevato come negli anni, la ricerca diviene una vocazione che si rinnova con un lavoro ancora più preciso giungendo - attraverso una personale “maniera” - all’utilizzo di un modulo grafico composto in diverse configurazioni quale primus movens della creazione pittorica, che associato a una rigida bidimensionalità e al rigore cromatico, genera un work in progress di geometrie fantastiche fortemente caratterizzate da un’istanza decostruttiva».