Carlo Pucci – Geography Alice!

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA 3D / CANTIERE CORPO LUOGO
Piazzale Luigi Candiani 31 , Mestre, Italia
Date
Dal al

su appuntamento

Vernissage
26/06/2013

ore 19

Artisti
Carlo Pucci
Curatori
Sara Sist
Generi
arte contemporanea, personale
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Una selezione di video di Carlo Pucci. All’interno di inquadrature metaforiche l’artista esplora lo spazio delle sensazioni disegnando i confini di una realtà sdoppiata, riflessa da uno specchio che decreta con forza il distacco tra l’essere in atto e l’essere in potenza.

Comunicato stampa

CARLO PUCCI
“Geography, ALICE!” | DISTACCO INVERNALE
progetto di Adolfina De Stefani
a cura di Sara Sist
presentazione critica a cura di Gaetano Salerno

16 | 29 giugno 2013
vernice martedì 25 giugno 2013 ore 19.00
performance ore 19.30
"piano vi odio FORTE TUTTI_DieWelt Worldful ShoW" di ESC (Alessandra Facciolo Froio)
presentazione catalogo “Geography, ALICE!” ore 20.00
Una selezione di video di Carlo Pucci. All’interno di inquadrature metaforiche l’artista esplora lo spazio delle sensazioni disegnando i confini di una realtà sdoppiata, riflessa da uno specchio che decreta con forza il distacco tra l’essere in atto e l’essere in potenza. Negando l’esattezza dell’immagine e il suo valore iconico di realtà rivelata, lo sguardo dell’artista diviene elogio dell’incertezza e paradigma del dubbio esistenziale. Alice vive con innocenza le forti contraddizioni dettate dalle dicotomie di una natura umana perfettibile, accettando l’assenza di regole di un mondo in disfacimento in cui il bianco annulla i colori e il caos annulla la perfezione. Il percorso di crescita sembra così concretizzarsi in un inevitabile allontanamento dalla purezza iniziatica; la corruzione (soprattutto del pensiero percipiente nei confronti dell’oggetto evocato) codifica la regola epistemologica per una pretestuosa ascesa alla Verità. Divenire significa Crescere così come opporsi tenacemente alla realtà statica dell’attesa significa - per Carlo Pucci come per ciascuno di noi – avanzare sulla scacchiera privata della sua ortogonalità, scartando di volta in volta l’errore insito nella ricerca empirica, consapevoli dell’inaccettabilità di un’ unica verità affermativa e accogliendo con stupore le illuminanti intuizioni di un sapere interiorizzato.
(testo critico a cura di Gaetano Salerno)