Carlo Busellato – Nuovi Orizzonti

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA D'ARTE BUSELLATO
Corso Iv Novembre 86, Asiago, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
01/08/2014
Contatti
Email: carlo.busellato@regione.veneto.it
Artisti
Carlo Busellato
Generi
arte contemporanea, personale

L’artista presenterà nuove opere ispirate al paesaggio, alla natura e ai grandi alberi.

Comunicato stampa

Una mostra su un itinerario tra le zone dove vegetano gli olivi diventa nei dipinti a olio su plexiglass e su vetro di Carlo Busellato un'occasione, che unisce all'espressione creativa la vicenda personale.

La sensibilità artistica trasmessa dal padre pittore si fonde con l'attività professionale strettamente a contatto, per la laurea in Scienze Forestali, con la natura.

È noto per la passione e l'interesse diretto negli anni verso il paesaggio e dipingere l'olivo diventa, prima ancora d'essere opera, testimonianza di un rapporto con un albero, che s'inserisce nella storia della botanica e dell'arte. Busellato lo dipinge con piccole foglie, dal grande tronco contorto e scavato allungato nei rami protesi al cielo.

Ed è la presenza della gradazione cromatica grigio-azzurrata dell'olivo turco, toccato da morbide tonalità argentee ad affascinarlo in un confronto con altri esemplari protagonisti assoluti dello spazio.

Precisa è l'osservazione del legno, la sua erosione e l'infinito tormento, che trasforma il tronco in scavo scultoreo. Il suo esistere lo eleva a simbolo nella natura, risalto nelle frastagliate coste marine in un rapporto di miracolosa sopravvivenza stabilito con un'estiva terra, nel giallo arso delle alture, per la scorza rude e ferita nell'ostinata intesa con il vento.

Esiste sempre il cielo con nuvole, in Busellato, di un azzurro che nei grandi quadri varia fino a cedere all'oscurità, per l'arrivo dell'ombra. Busellato ha al suo attivo numerose mostre, tra le quali emergono i premi del 1999 e quello del 2002 con l'opera il "Il faggio" intitolato alla Scuola Internazionale di Fisica - Enrico Fermi, presso la Fondazione G. Grossi di Varenna (Lecco).

(a cura di Lucia Ferraguti)