Buddha10 – Evoluzioni sonore

Informazioni Evento

Luogo
MAO - MUSEO D'ARTE ORIENTALE
Via San Domenico 9/11, Torino, Italia
Date
Dal al
Vernissage
08/11/2022

ore 18.30

Generi
performance - happening, incontro - conferenza, musica
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Music public program a cura di Chiara Lee & freddie Murphy.

Comunicato stampa

In occasione della mostra Buddha10 Chiara Lee & freddie Murphy propongono una serie di appuntamenti che proseguono fino all’estate: non semplici concerti, ma piuttosto un rito sonoro collettivo itinerante, officiato da artisti provenienti dal continente asiatico e dalla relativa diaspora.

In una continua tensione tra reinterpretazione e sperimentazione, le opere degli artisti selezionati abbracciano concetti tipici della tradizione asiatica come il dialogo tra vuoto e pienezza, la ripetizione come trasformazione, ma anche tematiche contemporanee quali decolonizzazione, fluidità di genere, background intersezionali e futurismo distopico.

Coniugando presente e passato, senza perdere una spiccata spinta verso un futuro di cui poter ridefinire visione e potenzialità, gli artisti diventano eco e testimonianza delle tante unicità del continente asiatico dal punto di vista della cultura, delle tradizioni e dei generi, facendosi intermediari e interpreti di contaminazioni e influenze a livello globale.

IL PROGRAMMA COMPLETO

8 novembre ore 18.30| ZHUO MENGTING

“A score of emptiness”: una partitura sonora site specific per acqua, oggetti amplificati e feedback, che esplora ciò che è là fuori e ciò che non può essere visto.

Zhuo Mengting è un artista di base a Londra, originaria di Canton, Cina. Fondendo corpo, suono, oggetti e luoghi, crea opere che emergono dal qui e ora, in forma di performance, installazioni partecipate e concerti. “A score of emptiness”, la sua performance site-specific per il MAO, si svilupperà a partire proprio dal concetto di risonanza. Giocando tra suoni minuscoli e amplificazione, traducendo spazi vuoti in segnale e rumore, l'artista presenterà un atto sonoro concettuale utilizzando i suoni del vuoto e la discordanza tra il vedere e l’udire.

22 novembre ore 18.30| TADLEEH

“The Flock We Belong”: performance esclusiva per il MAO sul senso di appartenenza. Pattern di batteria tribali, elettronica contorta e vocalizzazioni melodiche intime e viscerali.

Tadleeh è un progetto di Hazina Francia, nata in India e di base in Italia, i cui lavori spaziano tra tribalismo e vocalizzazione di ritmi e melodie che si susseguono in via verticale e orizzontale, creando una ragnatela sonora composta ed organica e sollecitando quelle che sono le sue origini e quello che è ora. Al MAO presenterà una performance di voce ed elettronica composta in esclusiva per l’occasione raffigurando musicalmente ciò che per lei è simbolo di stormo, gregge, insieme e unione, dal titolo “The Flock We Belong” (“Lo stormo a cui apparteniamo”). Come agisce l’interazione di tanti a discapito del singolo individuo, e viceversa? Un insieme di suoni perversi e primitivi a rappresentare l’universo dal quale proveniamo e dentro al quale, uno ad uno, torneremo cessando di esistere.

1 dicembre ore 18.30| PARK JIHA

Minimalismo, musica tradizionale coreana, spiritualità e improvvisazione si incontrano in un affascinante linguaggio avanguardistico.

La musica della compositrice Park Jiha fonde minimalismo classico e improvvisazione tramite una tavolozza strumentale eclettica che include strumenti tradizionali coreani quali Piri (flauto di bambù a doppia canna), Saenghwang (organo a bocca in bambù) e Yanggeum (dulcimer martellato), e combina abilmente la complessa espressività della musica tradizionale del suo paese con una serie di forme e suoni contemporanei.

24 gennaio ore 18.30| DIASPORAS NOW: RIEKO WHITFIELD + MICAELA TOBIN (WHITE BOY SCREAM)

Conversazioni e narrazioni alternative su identità migranti, background intersezionali, decolonizzazione, self-empowerment, cura e supporto reciproco.

In questo pomeriggio molto speciale il MAO accoglie due ospiti: Rieko Whitfield, artista, scrittrice e musicista giapponese-americana di base a Londra, una delle fondatrici di Diasporas Now, piattaforma di solidarietà diasporica che si occupa di discorsi contemporanei sulle identità migranti; e Micaela Tobin, soprano e sound artist, filippina-americana di prima generazione di base a Los Angeles.

Le due artiste presenteranno due dei loro più recenti lavori: due film/opere musicali che partono da mitologie speculative per togliere centralità alle traiettorie storiche del colonialismo eurocentrico.

Lo screening delle due opere musicali sarà seguito da una talk su temi diasporici in cui interverranno le due artiste, moderato da Ilaria Benini, editor della collana Asia di Add editore, ed esploratrice della scena culturale asiatica contemporanea.

*L’incontro si svolge in inglese

25 gennaio ore 18.30| CHINABOT: JPN KASAI & NEO GEODESIA

Una serata con Chinabot, collettivo che vuole cambiare la discussione sulla musica asiatica. Canti Khmer, samples di karaoke, musica popolare giapponese, juke e batteria metal.

Sin dal suo lancio l’etichetta-collettivo londinese Chinabot ha ampliato e demistificato la percezione pubblica delle scene musicali sperimentali asiatiche pubblicando opere bizzarre, imprevedibili e innovative di artisti provenienti da varie regioni dell’Asia. La serata speciale al MAO vedrà la proiezione di una selezione di videoclip di artisti Chinabot e la talk con Saphy Vong, fondatore dell'etichetta, e Giulia Mengozzi, assistente curatrice presso il PAV Parco Arte Vivente, parte di ALMARE, collettivo dedicato alle pratiche contemporanee che usano il suono come mezzo espressivo, e di AWI - Art Workers Italia.

A seguire il concerto in streaming da Kyoto di JPN Kasai, che abbina musica popolare giapponese Ondo e Minyo a juke e footwork minimali, ed un live dello stesso Vong che mixa samples di canti Khmer, karaoke e batteria metal sotto lo pseudonimo di Neo Geodesia.

*L’incontro si svolge in inglese

15 febbraio ore 18.30| SAINKHO NAMTCHYLAK

Canto difonico e ricerca artistica tra folklore siberiano e tradizione sciamanica.

Sainkho Namtchylak è considerata una delle voci più straordinarie del nostro tempo ed è specializzata nel canto armonico. Il suo repertorio è costituito da musica tradizionale siberiana (in particolare dai canti difonici di Tuva), avant-jazz, elettronica e composizioni moderne e le sue performance uniscono la ricerca artistica al bagaglio religioso e di musica popolare che la contraddistingue.

1 marzo ore 18.30| LIEW NIYOMKARN

Paesaggi sonori ambient, dolci melodie folk e pattern d'avanguardia.

Liew Niyomkarn è un’artista interdisciplinare originaria della Thailandia e di base in Belgio.

Il suo lavoro riflette sulle radici storiche della geografia e utilizza come riferimento rituali, diverse culture sonore e forme di convivenza tra esseri viventi. Nella sua pratica si serve di objet trouvé, field recordings, linguaggio di programmazione, video, testi, spoken word e vari sistemi di accordature; il tutto combinato in una tavolozza sonora che va ad evidenziare le proprietà stesse del suono.

21 marzo ore 18.30| ANA ROXANNE

Ispirazioni ambient, jazz, hindustani, corali ed elettroniche fuse in una magica esperienza extracorporea che riflette sulla fluidità di genere.

Ana Roxanne è una compositrice intersessuale filippino-americana. È nota per la sua miscela di musica jazz, corale, elettronica e Hindustani e per l’esplorazione di tematiche legate all'identità di genere. Lavora nella zona liminale fra elettronica sospesa, dream pop e cantautorato ambient. Le sue ispirazioni abbracciano il sacro (attraverso le tradizioni corali cattoliche con cui è cresciuta e il canto Hindustani classico che ha appreso a Uttarkhand, in India) e il profano (con l’ascolto di dive R&B degli anni '80 e '90); il tutto sintetizzato in un linguaggio sonoro unico e intuitivo, allo stesso tempo affascinante e arcano, curativo ed evocativo.

6 aprile ore 18.30| SALAMANDA

Dub, house lo-fi, rullanti reggaeton, ritmi dembow, ambient e sintesi vocale in un avvolgente bozzolo di toni armoniosi.

Le Salamanda sono un duo di dj e produttrici di musica ambient leftfield di Seoul composto da Uman Therma (Sala) e Yetsuby (Manda).

Il titolo del nuovo album "ashbalkum" (Human Pitch) deriva da un modo di dire coreano che indica la consapevolezza che la "realtà" altro non è che sogno. Espressione di un ambient ultraterreno, il quarto disco del duo, dischiude un portale verso un universo parallelo, dove verità e fantasia sono la stessa cosa.

Un mondo onirico costruito da paesaggi sonori ambientali e ritmi minimali, un punto di vista affascinante su come interagiamo con il mondo che ci circonda, dove il linguaggio, la natura e il nostro stesso essere sono infinitamente mutevoli.

27 aprile ore 18.30| PHEW

Voci sussurrate e sintetizzatori sommersi per la musica fuori dal tempo di una leggendaria figura dell’avanguardia giapponese.

Phew è stata una figura importante della scena underground giapponese sin dagli anni '70, quando era la leader del gruppo avant-punk-psichedelico Aunt Sally.

Parte dell'etichetta di culto Vanity Records, con il suo post-punk d'avanguardia viscerale ha sperimentato con le tecniche di amplificazione, utilizzando le nuove apparecchiature audio disponibili nel periodo del boom tecnologico giapponese, in netto contrasto con la brillantezza tipica della cultura pop di quell’epoca. La sua ricerca musicale ha attraversato decenni ed include collaborazioni con Ryuichi Sakamoto e membri di Can, Einstürzende Neubauten.

Prenotazione obbligatoria a [email protected]

Costo: 15 € intero | 10 € ridotto studenti