Blind Date Blind Fate: Collage as an Even / Sara Munari

Due mostre: Blind Date, Blind Fate: Collage as an Even e la nuova mostra di Sara Munari, co-curata da Simone Azzoni.
Comunicato stampa
Artphilein Library presenta Blind Date, Blind Fate: Collage as an Event, un progetto espositivo e editoriale dedicato al linguaggio contemporaneo del fotocollage, nato da un dialogo creativo con l’artista Daniele Villa Zorn.
La mostra esplora l’evoluzione del collage fotografico, dalle sue origini come strumento di critica politica e sociale fino al suo utilizzo attuale come mezzo per indagare la natura stessa dell’immagine fotografica.
In un’epoca dominata dalla cultura del “cut-and-paste”, Blind Date, Blind Fate riflette su come gli artisti contemporanei rielaborino materiali visivi preesistenti, trasformandoli in nuove narrazioni.
Il progetto riunisce una selezione di fotolibri di collage provenienti dalla collezione della Artphilein Library e dall’archivio personale di Daniele Villa Zorn. L’artista contribuisce inoltre con una serie di opere: composizioni minime, simili a haiku visivi, realizzate con frammenti di guide turistiche degli anni ’50, che danno vita a paesaggi poetici e disorientanti.
Ad arricchire ulteriormente l’iniziativa è una conversazione tra Daniele Villa Zorn e Yuval Etgar, curatore e studioso di collage, che offre una riflessione articolata sulla cultura visiva, la fotografia e il riuso dell’immagine.
In occasione della mostra è stato pubblicato un Dossier omonimo, in libreria e online sul nostro sito.
Focus Artphilein presenta, dal 6 maggio, la nuova mostra di Sara Munari, co-curata da Simone Azzoni.
Da sempre i vulcani affascinano e spaventano l’umanità. Simboli di distruzione e rinascita, di forza primordiale e mistero, hanno ispirato miti, leggende e rappresentazioni artistiche nel corso dei secoli.
Dalle leggende antiche alle rappresentazioni di Plinio il Giovane, Hokusai, Turner e Dalì, fino al contemporaneo, il suo immaginario si rinnova tra suggestioni cinematografiche e interpretazioni artistiche.
Il progetto di Munari intreccia visione e realtà in un percorso immersivo, dove immagini, suoni e narrazioni si fondono, esplorando il vulcano come fenomeno naturale e metafora profonda.
In occasione della mostra è stato pubblicato un Cahier omonimo, con testi di Simone Azzoni e Sara Munari.