Beat Streuli – Immagini in movimento

Informazioni Evento

Luogo
MUFOCO - MUSEO FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA
Via Giovanni Frova 10, Cinisello Balsamo, Italia
Date
Dal al
Vernissage
05/05/2012

ore 17

Contatti
Email: info@museofotografiacontemporanea.org
Patrocini

MEDIA PARTNER LOCALI
Zona 9, Milano
La Città, Cinisello Balsamo
La Calderina, Paderno Dugnano
CON LA PARTECIPAZIONE E IL SOSTEGNO DI
Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema, Sede Lombardia, Milano
Fondazione Hangar Bicocca, Milano
Parco Nord Milano
Teatro degli Arcimboldi, Milano
Università Milano Bicocca, Milano
Comune di Sesto San Giovanni
Comune di Paderno Dugnano
Comune di Cinisello Balsamo
Pro Helvetia, Fondazione svizzera per la cultura

Artisti
Beat Streuli
Curatori
Roberta Valtorta
Generi
fotografia, personale
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All’interno del grande progetto Art Around (otto opere site specific in otto luoghi del Nord Milano realizzate da otto giovani artisti selezionati da scuole di fotografie e d’arte di tutta Italia), il Museo di Fotografia Contemporanea presenta al pubblico italiano due progetti di Beat Streuli raccolti sotto il titolo Immagini in movimento: un grande billboard installato nel centro storico di Cinisello Balsamo e una mostra composta da videoproiezioni nello spazio espositivo interno del Museo.

Comunicato stampa

All’interno del grande progetto Art Around (otto opere site specific in otto luoghi del Nord Milano realizzate da otto giovani artisti selezionati da scuole di fotografie e d’arte di tutta Italia), il Museo di Fotografia Contemporanea presenta al pubblico italiano due progetti di Beat Streuli raccolti sotto il titolo Immagini in movimento: un grande billboard installato nel centro storico di Cinisello Balsamo e una mostra composta da videoproiezioni nello spazio espositivo interno del Museo.
Beat Streuli (Altdorf, Svizzera, 1957) è un figura di spicco nel panorama dell’arte contemporanea internazionale. Con rigore e coerenza da oltre quindici anni fotografa o riprende in video i passanti delle innumerevoli città del mondo nelle quali ha lavorato, da New York a Osaka, da Zurigo a Chicago, da Dusseldorf a Sidney, da Barcellona a Vienna, da Berlino a Los Angeles, da Helsinki a Cracovia a Singapore.
Streuli ha eletto la folla metropolitana a motivo costante del suo lavoro. Le sue figure di passanti raccontano lo status esistenziale dell’uomo urbano nella sua duplice veste di individuo irripetibile e di essere anonimo sprofondato nella massa. In questa coincidenza tra privato e pubblico sta la verità e la straordinaria contemporaneità delle sue immagini. Senza enfasi espressiva alcuna, ma anzi riducendo all’essenziale i codici della fotografia e del video, Beat Streuli trae queste figure dalla strada, luogo di tutti e di nessuno, e le compone tra loro, costruendo di progetto in progetto un racconto del mondo globalizzato assai complesso, un enorme mosaico di tipi umani ripresi nell’evidenza del loro transitare nelle città . Nelle sue immagini non vi sono quegli “eventi” che farebbero la gioia di un reporter poiché egli “si limita” a registrare con sguardo uguale e quasi automatico fisionomie, gesti, abiti segnati dalle leggi della moda e del consumo, pettinature, accessori, dispositivi tecnologici e, insieme, spezzoni di automezzi e di ambiente urbano. Nella maggior parte dei casi, le persone non sanno di essere fotografate e sono presentate da molto vicino grazie all’utilizzo del teleobiettivo. Nell’opera di Streuli la fotografia (immagine fissa) e il video (immagine in movimento) sono molto vicine, anzi sembrano sovrapporsi: video che seguono regole fotografiche e fotografie in sequenza dinamica come video.

La forza dell’impianto narrativo del lavoro dell’artista svizzero giunge a pieno significato nel momento in cui le molte immagini raccolte nelle strade delle città vengono fortemente ingrandite ed esposte nello spazio pubblico: prendono infatti la forma di grandi billboard urbani, manifesti incollati sui muri, gigantesche figure collocate su pareti esterne e interne e vetrate di edifici e spazi pubblici (università, stazioni, aeroporti, musei, banche), immateriali proiezioni su ampi schermi. Una volta installate o proiettate, le immagini di Beat Streuli diventano parte integrante dello spazio urbano e parlano in modo diretto a quelle stesse persone (cittadini, passanti, turisti, frequentatori dei luoghi pubblici nei quali sono collocate) che sono anche, contemporaneamente, i soggetti delle immagini, come in un gigantesco rispecchiamento che fa coincidere attori e spettatori.
Il Museo di Fotografia Contemporanea ha commissionato a Beat Streuli un lavoro sulla città e sul territorio di Cinisello Balsamo.
A partire dalle riprese, realizzate nell’autunno 2011 tra viale Zara, viale Fulvio Testi (Milano) e la città di Cinisello Balsamo, l’artista ha progettato per il centro storico di Cinisello un gigantesco billboard con grandi immagini di volti, che viene installato in preparazione della prossima apertura del nuovo Centro Culturale Pertini. Sia dal punto di vista architettonico che simbolico con questa installazione la città si apre a una nuova dimensione metropolitana della cultura, dell’informazione, dell’innovazione.
All’interno del Museo di Fotografia Contemporanea viene invece presentata una mostra composta di cinque recentissime videoproiezioni realizzate da Beat Streuli tra il 2010 e il 2012: Manhattan/September 09, 2010; Cars/Brussels, 2010; Quai de l’industrie 09/Brussels, 2010/11; Border Lines/Singapore, New York, 2011; e Zara Cinisello, 2012. Quest’ultima opera video presenta, insieme a molte immagini realizzate a Cinisello Balsamo, anche quelle già presenti sul billboard.
Nel loro insieme le cinque proiezioni, in parte sonore e in parte mute, creano un ambiente video di tono fortemente metropolitano, con masse di persone in movimento, volti, automobili in transito, particolari dell’ambiente urbano, in un sottile equilibrio tra immagine fissa e immagine in movimento più lento o più veloce, delicate dissolvenze, alternanza di figure, intermittenze, a comporre il ritmo pulsante della vita urbana.
I due lavori di Beat Streuli – billboard e mostra – sono accompagnati da un importante volume, Beat Streuli. Public Works 1996-2011, pubblicato dall’editore jrp ringier di Zurigo, che raccoglie tutti i principali lavori di arte pubblica realizzati dall’artista.