Barbara De Ponti – Isolario

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO NOVELLA GUERRA
Via Bergullo, 15 40026 Imola bologna, Imola, Italia
Date
Il
Vernissage
19/06/2014

ore 18,30

Artisti
Barbara De Ponti
Generi
presentazione, incontro - conferenza
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Un incontro di studio a partire dalla presentazione del libro Isolario. Appunti geografici sull’opera di Barbara De Ponti.

Comunicato stampa

Giovedì 19 giugno dalle ore 18,30 avrà luogo al Centro Residenze Novella Guerra un incontro di studio a partire dalla presentazione del libro Isolario. Appunti geografici sull’opera di Barbara De Ponti, le cui tematiche, illustrate da un dialogo tra Alessandro Castiglioni e Barbara De Ponti, saranno lo spunto per una conversazione con:
Lelio Aiello (Curatore, Accademia di Bologna), Emanuela Ascari (Artista), a.titolo (Collettivo Curatoriale) in collegamento Skype®, Elisa Baldini (Storica dell’Arte Dams, Bologna), Claudia Baroncini (Musei Civici, Chiostri di San Domenico, Imola), Annalisa Cattani (Artista-Curatrice, Accademia di Bologna), Piero Deggiovanni (Curatore, Accademia di Bologna), Elisa Del Prete (Nosadella 2), Emilio Fantin (Artista, Politecnico di Milano), Elena GardenghiNicola Nanni (CulturologaArchitetto), Federico Montanari (Semiologo, Università di Urbino), Stefano Pasquini (Artista, Accademia di Torino), Raffaele Quattrone (Curatore e Sociologo), Anteo Radovan (Artista, Casabianca), Fabrizio Rivola (Artista, Accademia di Bologna), Gabi Scardi (Curatrice, Iulm, Università Cattolica, Milano) in collegamento Skype®, Elvira Vannini (Curatrice, Naba, Milano) in collegamento Skype®, Uliana Zanetti (MamBo Bologna).

Il testo si incentra su di una riflessione dedicata allo spazio, inteso non esclusivamente come misura, nella sua componente fisica e geometrica, bensì, nella sua accezione più geografica, legata alla definizione di luogo, di misura unita all’esperienza. Il lavoro che ha portato alla realizzazione di questo progetto, iniziato nel 2011, è l’occasione per fornire un’ampia rilettura all’opera di Barbara con l’obiettivo di valorizzare la componente processuale, la dimensione di ricerca, la posizione indagati¬va dell’artista, all’interno di un lavoro che ha come principale campo di studio quello della relazione tra uomo e spazio, in cui lo spazio è concepito nella sua componente più antropizzata: parliamo dunque di come leggiamo le città, i nostri movimenti dentro di essa, ma anche di come leggiamo il senso dei luoghi, delle forme che le stelle disegnano nel cielo e della specifica indagine dedicata ad alcune architetture o a determinati fatti storici.

Il libro, seguendo questa direzione, ha come titolo la parola Isolario poiché essa identifica le prime pubblicazioni cinquecentesche che preludono alla creazione e alla stesura di veri e propri atlanti geografici. Questi isolari risultano per noi particolarmente interessanti poiché, in qualche modo, queste ricerche empiriche si caratterizzavano per una descrizione degli spazi che conservava una forte identità dei luoghi, in linea con quanto documenta questo lavoro che appunto non è un atlante, ma una raccolta di appunti geografici sull’opera di Barbara De Ponti.
Parte fondamentale del libro è costituita dal contributo critico di diverse persone che hanno incontrato, attraversato e arricchito il percorso: l’intero lavoro è introdotto dalle riflessioni di Elio Franzini ed Ermanno Cristini e ogni capitolo è completato da focus teorici curati da Matilde Marzotto, che appaiono come vere e proprie schede di approfondimento, dedicate ad alcuni specifici termini che aggiungono un’ulteriore lettura critica, trasversale all’opera in oggetto.

Per concludere e invitare alla lettura, attraverso i suoi tre capitoli, il primo dedicato alla descrizione e mappatura degli spazi, il secondo alla dimensione dell’esperienza dei luoghi e il terzo alla capacità di costruzione e creazione degli stessi, ricordo come il libro cerchi di suggerire e delineare il profilo di una geografia, personale e soggettiva, che è alla base del lavoro di Barbara De Ponti.

Isolario. Appunti geografici sull’opera di Barbara De Ponti
a cura di Alessandro Castiglioni
con testi di Alessandro Castiglioni, Ermanno Cristini, Elio Franzini, Matilde Marzotto Caotorta
ed. Postmediabooks, Milano 2014
stampato presso Nuova lItoeffe, Piacenza
pg 112, Ita/Eng
copertina e immagini a colori

Barbara De Ponti come artista dedica la propria ricerca all’identità dei luoghi, attraverso progetti di ricerca, installazioni e lavori a carattere relazionale. Tra questi si ricordano: Speaking Things, Delft (NL), 2010, La Luce Naturale delle Stelle, Planetario Civico di Milano, 2010, Mantero. Op. Cit, 2011, Politecnico di Milano, 2011, Route to Identity, Casa dell’architettura, ex acquario romano, Roma, 2012.

Alessandro Castiglioni è storico dell’arte e ricercatore culturale. Lavora per il Museo MA*GA di Gallarate e per il centro di ricerca Little Constellation a San Marino. Tra i recenti progetti: Mediterranea 16 - XVI Young Artists Biennale e Subjective Maps/Disappearances, National Gallery of Iceland. Per Postmedia nel 2013 ha pubblicato, con Ermanno Crisitini, Roaming. Sull’intermittenza dell’opera d’arte.

Matilde Marzotto Caotorta ha pubblicato Arte Open Air, dedicato ai parchi d’arte contemporanea italiani. Attualmente è impegnata nell’indagare i rapporti tra filosofia, arte e paesaggio.

Elio Franzini insegna Estetica all’Università degli Studi di Milano. Si occupa delle relazioni tra arte, filosofia e pensiero simbolico, tema a cui ha dedicato numerosi libri e articoli.

Ermanno Cristini, artista, è, con Alessandro Castiglioni, ideatore di ROAMING, un progetto di ricerca che attualmente ha prodotto 22 mostre in musei e project spaces di altrettanti paesi europei. I temi del confronto e della negoziazione sono alla radice del suo lavoro ed hanno dato luogo ad esperienze quali DIALOGOS, Assab One, Milano, 2010 e CACT/MACT, Bellinzona, 2013, nonché, dal 2009, L’OSPITE E L’INTRUSO e, dal 2011, RISS(E).